Uova fatali
Titolo originaleРоковые яйца
AutoreMichail Afanas'evič Bulgakov
1ª ed. originale1925
Genereromanzo
Sottogenerefantascienza
Lingua originalerusso
AmbientazioneRussia, 1928-1929
Protagonistiprof. Vladimir Ipat' evic Persikov
CoprotagonistiPankrat, prof. Ivanov, Rokk

Uova fatali (in russo Роковые яйца?, Rokovye jajca, pronuncia [rəkɐˈvɨjə ˈjajtsə]) è un romanzo breve scritto da Michail Afanas'evič Bulgakov nel 1925.

Trama

Capp. 1–4

Il professor Vladimir Ipat'evic Persikov è il direttore dell'Istituto di Zoologia di Mosca. Ha 58 anni, è un tipo di alta statura, un po' curvo, calvo, con occhialetti, carattere un po' scontroso e solitario. Lavorano con lui all'Istituto Pankrat, guardiano zoologico, e il prof. Ivanov, libero docente. Persikov vive in una grande casa insieme a Mar'ja Stepanovna, una vecchia e devota badante di cui ha bisogno, perché è stato abbandonato dalla moglie. Il 16 aprile 1928 il professore lascia per un'ora e mezza delle amebe esposte all'azione di un raggio rosso al centro di una spirale luminosa prodotta dall'energia elettrica del microscopio, e si accorge che proliferano a una velocità fulminea e che le nuove nate divorano quelle deboli e crescono in modo rapidissimo. Informa allora Ivanov, che costruisce con lenti varie altri apparecchi con raggi sempre più grandi. I due scienziati conducono esperimenti positivi su uova di rana. La notizia si diffonde al di fuori dell'Istituto e un giornalista fantasioso, Alfred Bronskij ne amplifica la portata, parlando ormai della scoperta del "raggio della vita".

Capp. 5–6

Intanto a Steklovsk si verifica una moria di galline: prima quelle della vedova del pope Drozdov, poi quelle della vicina muoiono vomitando sangue. Da lì la peste delle galline dilaga in tutta la Russia, per cui le autorità vietano di consumare galline e uova. Nel frattempo uno stato straniero tramite una spia offre soldi a Persikov per essere messo al corrente delle sue scoperte ed avere i disegni degli apparecchi e l'invadente giornalista Bronskij chiede al professore informazioni sulle malattie delle galline.

Cap. 7

Tutte le galline dell'URSS sono morte e Aleksandr Semënovič Rokk, direttore del sovchoz "Raggio Rosso", si reca da Persikov con un documento ufficiale perché vuole gli apparecchi per far rinascere le galline dalle uova. Ne porta via tre, nonostante le preoccupate proteste del professore. È un uomo con gambe corte, piedi piatti, occhi piccoli, abbigliamento antiquato, che prima della rivoluzione era un flautista estraneo alla politica.

Capp. 8–9

A Koncovka, nel governatorato di Smolensk, nel sovchoz di Rokk arrivano tre casse di uova, grandi e sporche, che vengono messe sotto il raggio degli apparecchi. Subito si diffonde una strana inquietudine percepita dai cani, dagli uccelli e dalle rane del circondario e quando si aprono le uova sono spariti i pulcini. Rokk va allo stagno per un bagno e nell'erba gli compare davanti un enorme rettile di 10 metri. Quando si avvicina la moglie, il serpente subito la sbrana mentre Rokk riesce a fuggire. Terrorizzato si reca dalla polizia per denunciare il fatto: due agenti armati si recano al sovchoz e non trovano anima viva; solo la serra pullula di enormi serpenti che li attaccano e li sbranano.

Capp. 10–12

Quando a Persikov vengono consegnate delle uova di gallina, invece di quelle di struzzo e di anaconda che aveva chiesto, tutto risulta chiaro, ma ormai è troppo tardi. Dal governatorato di Smolensk la popolazione in preda al panico fugge verso Mosca, dove viene dichiarato lo stato di guerra. L'esercito affronta col gas le bestie che si riproducono velocemente e bombarda le enormi uova, ma non riesce a fermare l'assalto. La folla inferocita assale e distrugge l'Istituto di zoologia e uccide Pankrat, Persikov e Mar'ja Stepanovna. Solo un'ondata di gelo inaudito, -18° nella notte fra il 19 e il 20 agosto 1928, riesce a fermare i rettili che stanno circondando Mosca. Sul terreno resta un putrido marciume che provoca epidemie. L'Istituto viene ricostruito nel '29 e il nuovo direttore è Ivanov, il quale tenta invano di ottenere il raggio rosso.

Edizioni italiane

Versioni cinematografiche, radiofoniche e televisive

Nel 1971 venne pubblicata dal periodico cattolico Famiglia Mese una versione a fumetti, dal tratto allucinato e di impatto grafico assai violento[senza fonte].

Nel 1977 la Rai ha trasmesso uno sceneggiato televisivo in due parti intitolato, appunto, Uova fatali, per la regia di Ugo Gregoretti, con Gastone Moschin, Alessandro Haber. Lo sceneggiato in due puntate è stato distribuito anche su DVD nel 2009[1] ed è stato ritrasmesso da Rai Storia[2]. Alle puntate dello sceneggiato se ne aggiunse una ulteriore, in cui il regista Ugo Gregoretti spiegava con dovizia di particolari i vari trucchi di scena, con particolare attenzione ai rettili antropofagi di Giorgio Ferrari.

Un adattamento radiofonico è stato trasmesso il 17 aprile 1981 nel programma Nightfall della CBC.

Un adattamento cinematografico diretto da Sergej Lomkin è stato distribuito nel 1996; nel cast vi era Oleg Ivanovič Jankovskij.

Note

  1. ^ Nella collana Gli sceneggiati RAI. Giallo & mistero, distribuita da Fabbri e Rai Trade nel 2009.
  2. ^ il sito, su rewind.rai.it. URL consultato il 28 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2011).

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