Urlo | |
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Titolo originale | Howl |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2010 |
Durata | 86 min |
Dati tecnici | B/N e a colori rapporto: 2,35 : 1 |
Genere | drammatico, biografico, animazione |
Regia | Rob Epstein, Jeffrey Friedman |
Sceneggiatura | Rob Epstein, Jeffrey Friedman |
Casa di produzione | Werc Werk Works, RabbitBandini Productions, Telling Pictures, Radiant Cool |
Distribuzione in italiano | Fandango |
Fotografia | Edward Lachman |
Montaggio | Jake Pushinsky |
Musiche | Carter Burwell |
Scenografia | Thérèse DePrez |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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«Il simbolo di un'intera generazione.»
Urlo (Howl) è un film del 2010 scritto e diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, che racconta la vita del celebre poeta beat Allen Ginsberg, interpretato da James Franco.[1]
Oltre alla vita di Ginsberg, il lungometraggio è strutturato attorno al processo per oscenità del 1957, aperto dopo la pubblicazione di Urlo.[1]
Il film è stato presentato in concorso al Sundance Film Festival e alla 60ª edizione del Festival di Berlino, dove era in lizza per l'Orso d'oro.
La pellicola è caratterizzata da un taglio sperimentale[2] ed utilizza la tecnica del bianco e nero, del colore e dell'animazione per affrontare i tre diversi temi proposti: la vita di Allen Ginsberg raccontata in prima persona, il processo e l'interpretazione animata dell'opera letteraria.[2]
Il film è composto da tre diversi aspetti che si intrecciano: la gioventù di Allen Ginsberg e la sua evoluzione come scrittore e poeta, quando, nel 1955, lesse per la prima di fronte al pubblico del Six Gallery di San Francisco il suo poema Urlo (Howl), che divenne un manifesto per l'intera cultura beat[1].[2] Una seconda parte re-immagina attraverso l'animazione il poema Howl.[2] Il terzo aspetto analizzato è il processo per oscenità,[2] aperto dopo la pubblicazione di Howl, contro Ginsberg e il cofondatore del City Lights Bookstore Lawrence Ferlinghetti.[1] Il processo fu aperto nel 1957, a causa dei riferimenti all'uso di droghe e all'omosessualità, quest'ultima ancora un tabù negli anni cinquanta del XX secolo.[1]
Le riprese del film sono state effettuate interamente a New York.
Dopo essere stato presentato in concorso al Sundance Film Festival e alla 60ª edizione del Festival di Berlino, il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 27 agosto 2010,[3] da Fandango, ancor prima della distribuzione statunitense, avvenuta il 24 settembre 2010.