Valerio è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2][3][4].
Riprende il nomen romano Valerius, tipico della gens Valeria, basato sul verbo valere, che vuol dire "essere forte", "essere vigoroso", "stare bene", avendo quindi il significato augurale di "robusto", "forte", "sano"[2][3][4][6][7][8], analogo a quello dei nomi Indalecio, Nerone, Drusilla e Valente (con il quale condivide anche la radice etimologica).
È maggiormente attestato in Italia settentrionale e in Toscana, e più raro invece in Italia meridionale[3]; la sua diffusione è stata aiutata dal culto verso i numerosi santi così chiamati[3].
Il nome Valeriano è un patronimico di Valerio[3][6][8][9]. Non va invece confuso con Valerico, di diversa origine.
Il nome venne portato da molti dei primi santi[2][3]; l'onomastico si può festeggiare quindi in più date, fra le quali:
Lo stesso argomento in dettaglio: Persone di nome Valerio.
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Voci presenti nell'enciclopedia su persone di nome "Valery"
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Voci presenti nell'enciclopedia su persone di nome "Valeriu"
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Lo stesso argomento in dettaglio: Persone di nome Valerij.
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Nell'estate 1998 la riviera romagnola (in particolare nelle località di Rimini e Riccione[11]) venne interessata dal fenomeno di gruppi giovanili che erano soliti urlare il nome[12]: l'origine del tormentone fu poi rinvenuta in Valerio Obert[13], un tecnico di Radio Dimensione Suono che — durante l'allestimento della struttura per un concerto di Vasco Rossi tenuto a Imola il 20 giugno precedente —[14] venne chiamato a gran voce e ripetutamente dai colleghi col grido poi diffusosi anche tra gli spettatori dell'evento.[14]