Professore di filosofia presso la Scuola Normale di Parigi e poi presso la locale facoltà di Lettere, fu funzionario del governo e ministro negli anni trenta dell'Ottocento ed ebbe l'incarico di riorganizzare il sistema degli studi filosofici in Francia.
Come filosofo, è uno dei principali responsabili dell'introduzione in Francia dello Spiritualismo, e del conseguente abbandono, da parte della filosofia francese, del Sensismo. In età giovanile subì l'influsso di Locke e Condillac; ma in seguito abbracciò la corrente filosofica dell'idealismo sotto l'influenza di Maine de Biran e Schelling.
Utilizzò per primo il termine "spiritualismo" per definire il proprio pensiero, frutto della sintesi delle idee di Immanuel Kant, Cartesio e degli idealistiscozzesi. A questa corrente di pensiero aderì anche il filosofo Théodore-Simon Jouffroy.
Fu reintegrato nella cattedra universitaria nel 1827 e continuò a insegnare fino al 1832. Le sue più caratteristiche intuizioni sono contenute nell'opera "Fragments philosophiques" (1826) in cui sostenne che fondamento della metafisica fosse l'osservazione e l'analisi dei fatti della vita cosciente. I suoi allievi si dedicarono in gran parte agli studi storici. Tra il 1824 e il 1826 ha curato un'edizione in 11 volumi delle opere di Cartesio.
1840: Cours de philosophie morale. Philosophie scolastique
1841: Cours d'histoire de la philosophie moderne. Recueil des actes du ministère de l'Instruction publique du 1er mars au 28 octobre 1840. Cours d'histoire de la philosophie morale au XVIII siècle, 5 vol.
1842: Leçons sur la philosophie de Kant. Des pensées de Pascal
1843: Introduction aux œuvres du père André. Fragments littéraires
1844: Du scepticisme de Pascal. Défense de l'université et de la philosophie
Ledger Wood, «Cousin, Victor». In: Dagobert D. Runes, The Dictionary of Philosophy (traduzione italiana Dizionario di Filosofia, Milano: Aldo Martello editore, 1963).