Arcidiocesi di Sucre
Archidioecesis Sucrensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Potosí, Tarija
 
Arcivescovo metropolita e primateRicardo Ernesto Centellas Guzmán
AusiliariAdolfo Eduardo José Bittschi Mayer[1]
Arcivescovi emeritiJesús Juárez Párraga, S.D.B.
Presbiteri92, di cui 77 secolari e 15 regolari
6.400 battezzati per presbitero
Religiosi32 uomini, 200 donne
Diaconi2 permanenti
 
Abitanti695.940
Battezzati588.871 (84,6% del totale)
StatoBolivia
Superficie51.124 km²
Parrocchie50
 
Erezione27 giugno 1552
Ritoromano
CattedraleNostra Signora di Guadalupe
Santi patroniImmacolata Concezione
San Michele
IndirizzoCasilla 205, Calle Bolívar 702, Sucre, Bolivia
Sito webarquidiocesisdesucre.org
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Bolivia
La basilica minore di San Francesco a Sucre.
Tomás de San Martín, primo vescovo di Sucre.

L'arcidiocesi di Sucre (in latino Archidioecesis Sucrensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Bolivia. Nel 2020 contava 588.871 battezzati su 695.940 abitanti. È retta dall'arcivescovo Ricardo Ernesto Centellas Guzmán.

Territorio

L'arcidiocesi comprende il dipartimento boliviano di Chuquisaca, ad eccezione di alcune località delle province di Hernando Siles e di Luis Calvo, che appartengono al vicariato apostolico di Camiri.

Sede arcivescovile è la città di Sucre, dove si trovano la cattedrale di Nostra Signora di Guadalupe e la basilica minore di San Francesco.

Il territorio si estende su 51.124 km² ed è suddiviso in 50 parrocchie, raggruppate in 5 vicarie episcopali: San Matteo, San Marco, San Luca, San Giovanni evangelista, Vergine di Guadalupe.

Storia

La diocesi di La Plata o Charcas (Platensis seu Carcassensis) fu eretta il 27 giugno 1552 con la bolla Super specula militantis Ecclesiae di papa Giulio III[2], ricavandone il territorio dalla diocesi di Cusco (oggi arcidiocesi). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Lima.

Il 27 giugno 1561 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Santiago del Cile (oggi arcidiocesi).

Il 4 e il 5 luglio 1605 cedette altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di La Paz e di Santa Cruz de la Sierra (oggi entrambe arcidiocesi).

Il 20 luglio 1609 fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Onerosa pastoralis di papa Paolo V. In origine la provincia ecclesiastica era tanto vasta da comprendere, oltre a tutta la Bolivia, il Cile, l'Argentina e il Paraguay.

Il seminario diocesano venne istituito nel 1595 all'epoca del vescovo Alonso Ramírez Vergara, ed assunse il nome di Seminario Conciliar de San Cristóbal nel 1681 ad opera del vescovo Cristóbal de Castilla y Zamora; uno dei maggiori riformatori del seminario fu l'arcivescovo Pedro Miguel Argandoña Pastene Salazar (1762-1775).[3]

In seguito, l'arcidiocesi ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio di diverse nuove circoscrizioni ecclesiastiche, e precisamente:

L'11 febbraio 2021, con la bolla A Domino ipso di papa Francesco, all'arcivescovo pro tempore viene concesso il titolo di primate di Bolivia.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 695.940 persone contava 588.871 battezzati, corrispondenti all'84,6% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 370.000 390.000 94,9 66 35 31 5.606 58 111 34
1966 398.000 400.000 99,5 82 51 31 4.853 44 108 41
1970 380.000 400.000 95,0 70 39 31 5.428 45 40
1976 510.000 540.000 94,4 67 37 30 7.611 42 116 42
1980 471.800 476.000 99,1 65 35 30 7.258 1 46 180 43
1990 481.000 501.000 96,0 69 44 25 6.971 35 185 43
1999 447.892 479.892 93,3 58 31 27 7.722 41 228 43
2000 480.379 512.379 93,8 67 42 25 7.169 37 245 44
2001 493.875 522.431 94,5 74 51 23 6.673 35 247 44
2002 481.807 531.522 90,6 80 57 23 6.022 34 244 44
2003 486.012 546.130 89,0 86 63 23 5.651 1 33 246 44
2004 473.967 552.619 85,8 83 59 24 5.710 1 39 257 44
2010 542.000 618.000 87,7 91 67 24 5.956 1 46 205 45
2014 582.000 664.000 87,7 94 78 16 6.191 31 182 44
2017 598.657 684.743 87,4 94 77 17 6.368 1 25 181 50
2020 588.871 695.940 84,6 92 77 15 6.400 2 32 200 50

Note

  1. ^ Vescovo titolare di Nigizubi.
  2. ^ Testo della bolla, in latino e in spagnolo, in: García Guintanilla, Historia de la Iglesia en La Plata, Tomo I, pp. 50-55.
  3. ^ (ES) Javier Vergara Cordia, Datos y fuentes para el estudio de los seminarios conciliares en Hispanoamérica: 1563-1800, Anuario de la Historia de la Iglesia, vol. XIV (2005), p. 255.
  4. ^ Data di morte documentata da: García Guintanilla, Historia de la Iglesia en La Plata, Tomo I, pp. 68-69.
  5. ^ Morì durante il viaggio che lo portava in Sudamerica: García Guintanilla, Historia de la Iglesia en La Plata, Tomo I, pp. 80-81.
  6. ^ Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano, Guadarrama (Madrid), Agustiniana, 2014, vol. III, pp. 2191-2205.
  7. ^ Data di morte in: García Guintanilla, Historia de la Iglesia en La Plata, Tomo I, p. 137.
  8. ^ Data di morte in: García Guintanilla, Historia de la Iglesia en La Plata, Tomo I, p. 140.
  9. ^ Lazcano, o.c., vol. III, pp. 2278-2292.
  10. ^ Data di morte in: García Guintanilla, Historia de la Iglesia en La Plata, Tomo I, p. 226.
  11. ^ Nominato arcivescovo titolare di Ossirinco.
  12. ^ Nominato arcivescovo titolare di Eliopoli di Fenicia.

Bibliografia

Voci correlate

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