Avvelenamento da mercurio | |
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L'elemento mercurio | |
Specialità | medicina d'emergenza-urgenza |
Eziologia | mercurio |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 985.0 |
ICD-10 | T56.1 |
MeSH | D008630 |
MedlinePlus | 002476 |
eMedicine | 1175560 |
L'avvelenamento da mercurio, anche noto come idrargirismo[1], mercurialismo[2], idrargiria[3] o idrargirosi,[4] è una condizione clinica caratterizzata dall'assunzione acuta o cronica dell'elemento chimico.
Il mercurio veniva usato nella costruzione di termometri, in alcune batterie e veniva utilizzato anche nelle otturazioni per la cura della carie dentaria. Inoltre con altre sostanze chimiche viene utilizzato per creare vari composti chimici. Per quanto riguarda l'alimentazione è stato dimostrato che molti pesci (a causa della contaminazione marina) possono a loro volta contenerne in quantità elevata.[5] Nei lavori professionali si può essere esposti a tale sostanza, se vengono trattati metalli o sostanze chimiche.
Un tempo veniva usato anche per la cura della sifilide o presunta tale (se la dose era alta poteva invece peggiorare i sintomi, o causarne di nuovi), in alchimia e, assieme al piombo e all'arsenico, per lavorazione del feltro dei cappelli; in Inghilterra vi era un detto "matto come un cappellaio" (che ispirò a Lewis Carroll il personaggio del Cappellaio Matto), a causa dei disturbi mentali e fisici che l'avvelenamento cronico da mercurio, da arsenico e da piombo (saturnismo) provocano.
In caso di inalazione acuta di vapori di mercurio:
In caso di ingestione acuta di mercurio non organico:
In caso di ingestione acuta di mercurio organico:
Per le intossicazioni croniche da composti di mercurio inorganico il farmaco di scelta è l'acetil-cisteina.