Baveno comune | |
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Il municipio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Verbano-Cusio-Ossola |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessandro Monti (lista civica) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′N 8°30′E |
Altitudine | 205 m s.l.m. |
Superficie | 17,1 km² |
Abitanti | 4 689[1] (30-11-2022) |
Densità | 274,21 ab./km² |
Frazioni | Feriolo, Loita, Oltrefiume, Romanico, Roncaro |
Comuni confinanti | Gravellona Toce, Stresa, Verbania |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 28831 |
Prefisso | 0323 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 103008 |
Cod. catastale | A725 |
Targa | VB |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 436 GG[3] |
Nome abitanti | bavenesi |
Patrono | santi Gervasio e Protasio |
Giorno festivo | 19 giugno |
Motto | Forza - Virtù |
Cartografia | |
Posizione di Baveno nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola | |
Sito istituzionale | |
Baveno (Baven in lombardo e piemontese) è un comune italiano di 4 689 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. La città, terza in Piemonte per presenze turistiche, sorge al centro del Golfo Borromeo ed è caratterizzata da una vista unica sulle isole che rendono unico il Lago Maggiore.
Situato tra il Lago Maggiore e la montagna, sul delta del torrente Selvaspessa e sulle pendici del Monte Camoscio e del Mottarone, Baveno unisce le caratteristiche di località turistica a quelle di centro industriale. Si trova a 11,2 km da Verbania, a 94,5 km da Milano e 143 da Torino, in un ambiente naturale di notevole bellezza paesaggistica, dove i numerosi sentieri e percorsi presenti si prestano a rilassanti passeggiate. La pregevole posizione, prospiciente il golfo Borromeo, fa della città un'interessante meta turistica, grazie ad una posizione unica e privilegiata davanti alle tre isole Borromee.
L'origine del nome è controversa, è probabile che derivi dal nome personale romano Babenus o dal derivato gentilizio Babenius[4]
Tra i più importanti reperti sulle sue origini, sicuramente degne di nota sono due lapidi, risalenti all'epoca romana, murate nella facciata della parrocchiale: una lastra tombale della quale è quasi impossibile leggere la descrizione, e di una lapide dedicata all'imperatore Claudio.[senza fonte]
Da Baveno, in epoca romana, passava la via Severiana Augusta, strada romana consolare che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore, e da qui al passo del Sempione (lat. Summo Plano).
Sicuramente a quel tempo il paese rivestiva nell'area un ruolo importante, tanto da giustificare la presenza di un'antica e vasta pieve, e una giurisdizione sui nuclei abitativi vicini.
In alcune documentazioni risalenti al decimo secolo appare un femminile "Bavena", probabilmente da "Villa Bavena", della quale in quello stesso periodo vennero distribuiti proprietà e diritti tra personalità e istituzioni di diversa importanza.[senza fonte]
Nel 1014 l'imperatore Enrico II donò Baveno alle religiose del monastero di San Felice di Pavia[5].
Ebbero qui dei possessi l'Abbazia di San Donato di Scozola di Sesto Calende, ma anche l'arcivescovado di Milano. Con il tempo, l'importanza sia sotto il profilo civile che religioso del comune andò via via scemando, e ben presto Baveno dovette abdicare al suo ruolo centrale nel Vergante in favore di Lesa, che, agli inizi del XIII secolo divenne capoluogo della giurisdizione voluta dall'arcivescovo di Milano allo scopo di raggruppare i territori della fascia costiera lacustre.
Verso la metà del XVII secolo Baveno contava circa 180 nuclei famigliari, con 14 terre sottoposte alla sua giurisdizione: Feriolo, Brughere, Oltrefiume, Creza, Corte, Domo, Romanico, Milanese, Molino di Ripa, Loita, Roncaro, Rampolino, Prevostura, Ronco vecchio o Voggini. Cinque nomi che hanno un riscontro nelle località esistenti: Romanico, Roncaro, Loita, Oltrefiume e Feriolo.[senza fonte]
Tra il 13 e il 14 settembre 1943 ebbe inizio con le prime uccisioni di ebrei a Baveno l'eccidio del Lago Maggiore che si sarebbe poi esteso nei giorni successivi anche ad altre località della zona facendo un totale di 57 vittime. Furono 14 le persone uccise a Baveno da soldati tedeschi,[6] prima portate all'Hotel Ripa e poi fatte sparire; probabilmente fucilate sulla riva e poi gettate nel lago,[7]
Abitanti censiti[9]
Dal 2007 è stato creato il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR). Alcuni rappresentanti dei giovani bavenesi hanno così l'opportunità di fare sentire la propria voce in Comune, cercando di presentare, all'Amministrazione comunale, validi consigli a proposito della vita dei giovani del paese. Possono essere eletti consiglieri del CCR bambini e ragazzi che frequentano la terza, la quarta e la quinta elementare e la prima e seconda media. Il CCR resta in carica per due anni.
La Pietra Racconta - Stone on Stage
Fino a tutto il XVIII secolo l'economia del luogo su basava in modo predominante sull'agricoltura e sull'attività di 11 piccoli mulini e un torchio; contemporaneamente risultava molto attivo il commercio di legna e carbone, mentre una nuova attività si stava affacciando nel panorama economico del lago: l'escavazione del granito rosa[10], che nel XIX secolo grazie all'imprenditore svizzero Nicola Della Casa assunse una dimensione industriale dovuta a un forte sviluppo tecnologico, con l'avvento delle mine e delle seghe ad acqua.
Alla Città di Baveno è dedicato il minerale Bavenite, scoperto nella cava cittadina nel 1901.
Nell'Ottocento vennero edificati i primi alberghi dove soggiornarono ospiti illustri come Schubert e Alexandre Dumas. Durante la seconda guerra mondiale l'hotel Belle Vue fu sede del presidio tedesco agli ordini del famigerato capitano Ludwig Stamm.
Con lo sviluppo di un turismo sempre più diffuso e la costruzione di diversi alberghi disseminati su tutto il territorio, Baveno si sta trasformando in importante alternativa alla crisi del settore manifatturiero.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Paolo Marchioni | centro-sinistra | Sindaco | [11] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Paolo Marchioni | lista civica | Sindaco | [11] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Massimo Zoppi | lista civica | Sindaco | [11] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Massimo Zoppi | lista civica | Sindaco | [11] |
26 maggio 2014 | 19 novembre 2014 | Franco Ottinetti | lista civica | Sindaco | [11] |
19 novembre 2014 | 31 maggio 2015 | Michele Basilicata | Comm. pref. | [11] | |
31 maggio 2015 | 22 settembre 2020 | Maria Rosa Gnocchi | lista civica | Sindaco | [11] |
22 settembre 2020 | in carica | Alessandro Monti | lista civica | Sindaco | [11] |
Baveno faceva parte della Comunità montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Val Strona, soppressa nel 2012. Ora fa parte dell'unione montana del Cusio e del Mottarone.
La squadra di calcio, denominata ASD Città di Baveno 1908, è nata nel 1908, meritando quindi l'iscrizione all'Elenco Nazionale delle Società Storiche e premiata nel 2011 con la Stella di Bronzo del CONI per meriti sportivi. La squadra partecipa da sette stagioni al Campionato Regionale di Eccellenza (quinto livello nazionale).
La categoria Juniores ha vinto il titolo regionale nella Stagione 2012/13.
Sopra l'abitato di Baveno ci sono diverse vie ferrate che risalgono le pareti in granito del Monte Camoscio, tra queste la Via Ferrata dei Picasass e la Via Ferrata La Miccia.[12]