Canale Italia
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariasocietà a responsabilità limitata
Fondazione2004
Fondata daLucio Garbo
Sede principaleRubano
Persone chiaveRenata Bordin, amministratore unico;
Alessio Rabbolini, direttore commerciale;
Anna Fiorenzato, manager pubblicitario
SettoreEditoria
Prodottireti televisive
Slogan«Libera, indipendente, per la gente»
Sito webwww.canaleitalia.it/

Canale Italia S.r.l. è una società a responsabilità limitata, editore di varie reti televisive.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Serenissima Televisione.

Si definisce una televisione generalista "libera, indipendente, per la gente". Il gruppo Canale Italia unisce sin dagli albori l'intrattenimento musicale d'impronta folk e uno spirito spiccatamente commerciale, ospitando nel suo esteso bouquet di canali le più seguite trasmissioni legate alla musica da ballo e ampi spazi dedicati a televendite e messaggi promozionali. Inizialmente a carattere regionale, anno dopo anno cattura un bacino d'utenza sempre più ampio che interessa tuttavia la sola Italia settentrionale: Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia-Romagna.

Fino al 2009

Nel 2002 la linea espansiva seguita dalla proprietà dell'emittente Serenissima Televisione viene rafforzata. Nel 2003 viene coperto tutto il Nord e parte del Centro Italia grazie alla acquisizione delle frequenze fino ad allora possedute da Telecentro Toscana che ritrasmettevano il canale in lingua francese France 2[1]. Nel 2004 viene coperta anche la città di Roma e, in seguito a un sondaggio, il nome della rete viene cambiato da Serenissima TV in Canale Italia. Nel 2005 prosegue l'acquisizione di ulteriori frequenze, questa volta nel Sud Italia.

Pur non coprendo l'intero territorio nazionale, la rete cerca di posizionarsi tra le emittenti più importanti del Paese, al punto che gli ascolti vengono rilevati dall'Auditel. Tra le syndication nazionali, 7 Gold, Canale Italia e Odeon, l'emittente si posiziona - pur essendo nata per ultima - al secondo posto, superando la più che ventennale Odeon. Per la precisione, secondo le rilevazioni Auditel del marzo 2008, Canale Italia segna uno share dello 0,22% sull'intera giornata (contro lo 0,17% di Odeon) e uno di 0,34% in prime time.

2010-2020

Con il passaggio al digitale terrestre, a partire dal 2010 Canale Italia può accendere due mux digitali a livello nazionale (anche se soprattutto il secondo soffre di ampie carenze), che permettono al gruppo di iniziare a produrre molti canali propri, oltre a veicolare France 24 e (soltanto nei primi mesi) RTL 102.5 TV. Nella fase iniziale, all'emittente principale Canale Italia (a volte identificata Canale Italia 2) si affiancano Canale Italia 1, Canale Italia 3 detta Cantando Ballando e Canale Italia Musica; poi a partire da dicembre 2010, grazie a una prima stabilizzazione dell'LCN, il canale principale del gruppo si sdoppia in Canale Italia 83 e Canale Italia 84, di cui la prima diventa l'emittente principale del gruppo fino ad oggi. Serenissima, l'emittente originale del gruppo, è ricreata come canale autonomo disponibile in Veneto sull'LCN 15 e in seguito veicolato anche in nazionale sull'LCN 283. In pochi anni nascono numerosi altri segnali, identificati spesso dal nome "Italia" seguito dal numero corrispondente di LCN oppure da "Canale Italia" seguito da un numero progressivo: tra questi il principale è Italia 53, nato a dicembre 2011 proponendosi come emittente all news, ma la cui programmazione informativa si limiterà entro poco tempo a brevi telegiornali oppure a rulli di notizie in sovrimpressione affiancati a una grande maggioranza di televendite. Questa situazione ha causato diverse accuse a Canale Italia di sfruttamento errato dell'LCN ed una nota di condanna dell'Ordine dei Giornalisti del Veneto[2].

Dopo lo switch-off digitale, Canale Italia ha continuato la sua espansione nell'etere: nel luglio 2014 viene acquisita la rete del fallito multiplex Tivuitalia, che permette al mux 2 di giungere a una copertura quasi nazionale. Ulteriori rafforzamenti li ottiene acquistando, a partire dal 2016, le frequenze e le LCN di televisioni locali in crisi, grazie a cui ha creato versioni regionalizzate dei mux 1 e 2: ad esempio, le emittenti friulane Telepordenone e Videoregione hanno ceduto mux, frequenze e LCN secondarie a Canale Italia mantenendo per loro soltanto le proprie posizioni sul telecomando e un posto nel nuovo mux 1 locale per essere ancora veicolate nella propria regione. In un altro caso, la piemontese Quartarete e la laziale Romauno sono interamente fallite nel 2017 e hanno ceduto a Canale Italia tutte le loro proprietà, utilizzate per nuove versioni locali del mux 2. Difatti in questi ultimi due casi sono nate nelle rispettive regioni due diverse reti "Canale Italia 11", proprietarie della importante LCN 11 locale, che tuttavia trasmettono una programmazione non molto diversa da quella delle emittenti nazionali del gruppo e composta principalmente da televendite. Tra i semplici acquisti di LCN, il più significativo è stato quello, concluso a luglio 2017, delle LCN 124 e 125, presidiate da anni dai canali del gruppo Telemarket, ora chiusi e sostituiti rispettivamente da "Arte Italia 124" e "Arte Italia 125", che tuttavia trasmettono soprattutto televendite comuni.

Una delle poche battute d'arresto del gruppo, avvenuta a marzo 2018, è stata la perdita della possibilità d'uso delle LCN interregionali fra 277 e 284, precedentemente usate per veicolare diversi canali nazionali del gruppo sul mux 2: le emittenti interessate sono state spostate su numerazioni disponibili solo a livello locale (in quanto provenienti da TV locali acquistate da Canale Italia), oppure lasciati senza LCN. Soltanto Canale Italia 2 e Canale Italia 6 hanno riottenuto delle LCN in quell'arco di numerazione, rispettivamente 275 e 278, l'8 giugno ed il 7 dicembre 2018.

Per un periodo, fra la seconda metà del 2019 e l'inizio di luglio 2020, il mux 2 viene differenziato anche in Trentino Alto-Adige, utilizzando frequenze proprie. Contemporaneamente il mux 2 compare in una versione leggermente differenziata su un impianto che copre la zona di Siracusa, ospitando anche l'emittente locale Persona TV poi sostituita da Etna Channel nel 2020. Questa versione verrà estesa su tre impianti che coprono tutta la Sicilia orientale nel corso del 2020.

Dal 2020

Dal 2020 Canale Italia inizia a ridurre il numero dei canali trasmessi (vengono chiusi Canale Italia e Canale Italia 7 Extra) e a differenziare ulteriormente alcune versioni locali dei mux. In particolare, tra il 21 e il 22 luglio 2020 la variante piemontese del mux 2 di Canale Italia viene pesantemente modificata e ricompaiono i marchi di Stock TV, For Music (utilizzati in passato da Quartarete), Canale Italia 8 e Canale Italia Musica: essi sostituiscono i canali nazionali Italia 148, 154 e 155 e Canale Italia 161 proponendo sostanzialmente gli stessi programmi, e utilizzano in più delle LCN secondarie (rispettivamente 612, 613, 658 e 659).

Dal 15 luglio 2020 Italia 155 trasmetteva in vari orari i programmi dell'emittente pugliese Sharing TV+: questi blocchi sono stati poi spostati su Italia 154 dal 2 settembre al 2 novembre e nuovamente dal 25 novembre al 3 dicembre dello stesso anno. Dal 20 al 31 dicembre 2020 Italia 154 torna a ritrasmettere in alcuni orari Sharing TV+[3].

Il 4 settembre 2020, Italia 53 adotta una nuova veste grafica inserendo in sovrimpressione un nuovo logo di rete che riporta la scritta Casa Italia 53 (prendendo il nome dalle televendite trasmesse ogni giorno dalle 7:00 all'1:00 sul canale in questione). La stessa modifica avverrà il 14 novembre 2020 per i canali Italia 141 e Italia 142 che trasmettono le stesse televendite e assumono loghi rispettivamente "Casa Italia 141" e "Casa Italia 142" con la stessa grafica. Nonostante ciò, gli identificativi di tutti i canali restano invariati[4][5].

Il 21 settembre 2020, Canale Italia inizia le prove tecniche di trasmissione della nuova emittente YachtLife, dedicata agli eventi sul mondo degli yacht. Inizialmente su Italia 148 (e For Music in Piemonte) vanno in onda, nella fascia dalle 20:00 all'1:00, dei video tematici, accompagnati da promo e scritte in sovrimpressione che annunciano la partenza dei programmi dal 1º ottobre, sulla numerazione 148 del digitale terrestre e sull'861 di Sky. In contemporanea, il logo di Italia 148 viene modificato in "Canale Italia YachtLife 148" (senza cambiare l'identificativo) e resta tale per tutta la giornata, anche durante le televendite[6]. Gli stessi video e scritte vanno in onda anche sulla versione satellitare di Canale Italia 84 (appunto, sulla numerazione Sky 861)[7]. Tuttavia, dal 24 settembre improvvisamente Italia 148 riassume il vecchio logo e la programmazione di test di YachtLife si sposta, con gli stessi orari di prima, su Italia 156, che vede il suo logo modificato in "Canale Italia YachtLife 156" (senza cambiare l'identificativo)[8].

Tra fine novembre e inizio dicembre si verifica una riorganizzazione parziale dei mux, con vari canali duplicati o in conflitto su entrambi, dovuta al fatto che entro il 15 dicembre Canale Italia deve abbandonare almeno in parte nel Piemonte orientale, in quasi tutta la Lombardia e in alcune zone del Trentino-Alto Adige la frequenza UHF 53 su cui è veicolato il mux 1: tuttavia lo spostamento non avviene entro il termine previsto. Grazie ai movimenti recenti, ora il mux 1 contiene la gran parte dei canali del gruppo, salvo le emittenti Canale Italia 3 extra, Shopping Italia 164 e quelle di interesse prevalentemente locale (le due Canale Italia 11, Serenissima). In seguito, il 16 dicembre viene pubblicata la bozza del DM Indennizzi, che offre agli operatori televisivi locali una nuova finestra temporale per rottamare i propri multiplex[9]. Per approfittare di questa iniziativa, subito dopo, fra il 17 e il 19 dicembre, Canale Italia compie diverse modifiche:

Con successivi movimenti a gennaio 2021, vengono chiusi anche Canale Italia 3 Extra ed Italia 154 ed i canali locali editi dal gruppo diventano visibili solo nelle loro regioni titolari. Infine il 22 gennaio inizia lo spegnimento definitivo del mux 2: su tutte le sue frequenze (e sull'UHF 53 in Lombardia) i canali del gruppo vengono sostituiti da 32 copie di un cartello di risintonizzazione.

Il 29 gennaio 2021 il mux 2 viene spento in tutta Italia.

Il 1º luglio 2021 vengono chiusi anche Italia 148 e Italia 155 (Italia 150 sparisce momentaneamente ma ritorna il 7 luglio) e riorganizzati i duplicati sul mux.

Un'ulteriore riorganizzazione viene eseguita il 14 ottobre 2021. Canale Italia riporta in onda tutti i marchi di sua proprietà, ma senza incrementare il numero di emittenti effettivamente attive: infatti ora il gruppo produce diversi segnali che trasmettono con un doppio marchio e occupano entrambe le LCN corrispondenti. Altri loghi di rete vengono leggermente modificati per corrispondere meglio agli identificativi: le emittenti a nome "Casa Italia" (53, 141 e 142) tornano a chiamarsi semplicemente "Italia 53", "Italia 141" e "Italia 142", mentre "Canale Italia 161 - Cantando ballando" viene abbreviato in "Cantando ballando".

Con l'approvazione della nuova LCN nazionale da parte dell'AGCOM il 12 novembre 2021, ai fini della futura attivazione del nuovo PNAF, tutti i canali televisivi editi da Canale Italia sul digitale terrestre sono stati riconfermati assieme alle loro numerazioni (compresi quelli che attualmente non hanno una programmazione autonoma). Fanno eccezione le emittenti Canale Italia 83 e 84, che sono trasmesse su numerazioni interregionali e quindi partecipano ai bandi nelle varie aree tecniche per l'acquisto di banda sui nuovi mux locali. Inoltre non vengono riconfermate sul digitale terrestre le emittenti radiofoniche Radio Canale Italia e Volami nel cuore. Subito dopo, il mux del gruppo viene nuovamente riorganizzato, eliminando la maggioranza delle modifiche introdotte il 14 ottobre.

Grazie alle graduatorie per l'assegnazione di banda e LCN sui nuovi mux locali, Canale Italia 83 e 84 si assicurano la possibilità di trasmettere in più regioni, con numerazioni prestigiose. A partire da novembre 2021, in Sardegna esordiscono sul nuovo mux locale gestito da EITowers due emittenti del gruppo alle LCN 16 e 17 che utilizzano gli identificativi "Canale Italia 83" e "Canale Italia 84", ma trasmettono rispettivamente con i loghi "Canale Italia" e "Canale Italia Sardegna".

Il 30 dicembre 2021 inizia il trasloco definitivo delle emittenti del gruppo Canale Italia su altri mux nazionali, dato che il mux di proprietà verrà presto spento a causa dell'attivazione del nuovo PNAF. Durante questo processo, i canali effettivamente trasmessi diminuiscono e diverse numerazioni vengono occupate da duplicati. In dettaglio:

Canali del gruppo

Una enorme espansione grazie al digitale terrestre ha portato il gruppo Canale Italia a raccogliere al suo culmine (intorno al 2019) oltre 30 reti televisive, quasi tutte disponibili a livello nazionale. Il numero e il nome delle reti è però variato frequentemente nel corso del tempo.

Le 22 reti nazionali edite ad oggi dal gruppo Canale Italia sul digitale terrestre (di cui solo 8 hanno una propria programmazione, mentre le altre 14 sono solo duplicati delle prime 8) sono:

Si aggiungono a queste i canali locali (vale a dire non disponibili al di fuori della loro regione):

Nei multiplex nazionali di Canale Italia erano ospitate anche le emittenti indipendenti France 24 (in francese) e Radio Padania Libera. Inoltre, per molti anni i due mux hanno veicolato le emittenti del gruppo Italia TV/Galaxy TV in varie copie (riorganizzate più volte nel tempo e rimaste temporaneamente assenti per alcuni periodi). I mux differenziati di Canale Italia offrivano inoltre capacità trasmissiva a Telepordenone ed ETV Friuli (quest'ultima ha sostituito la precedente Videoregione a partire dal 18 marzo 2019) in Friuli-Venezia Giulia e a TV Vallée in Valle d'Aosta (tranne un periodo fra 2018 e 2019).

In passato, Canale Italia veicolava anche il canale Telecittà (LCN 73) nel solo Veneto (fino a maggio 2018); nella zona di Siracusa è stata disponibile dalla metà del 2019 alla primavera 2021 una variante differenziata del mux 2 che ha veicolato prima Persona TV (fino a metà gennaio 2020) e poi Etna Channel. Il mux 2 di Canale Italia ha inoltre ospitato in nazionale la piattaforma pay TV per adulti Nitegate, prima fra il 2015 e il 2016 e poi da novembre 2019 a febbraio 2020[10], mentre da novembre 2018 a marzo 2019 ha reso disponibile Radio Fontel in audiografica statica all'LCN 264.

Alcune emittenti di Canale Italia sono veicolate anche dal satellite Hot Bird e ricevibili gratuitamente con un decoder satellitare. Fino al 1º ottobre 2021 erano disponibili Canale Italia (Sky 821), Canale Italia 2 (Sky 861), Canale Italia 83 (Sky 913) e Canale Italia 84 (Sky 937) che trasmettevano programmazioni indipendenti ma con contenuti simili rispetto ai canali terrestri; i primi due trasmettevano solitamente senza alcun logo di rete. Il 1º ottobre i canali satellitari sono stati ridotti a due, Canale Italia 83 e Canale Italia 84.

Il gruppo possiede infine tre emittenti radiofoniche, di cui l'ultima ascoltabile solo in streaming, mentre le prime due sono trasmesse anche in FM in Veneto:

Emittenti/loghi del gruppo Canale Italia non più attivi

Programmi

Attualmente in onda

Non più in onda

Emittenti affiliate

Per vari anni Canale Italia ha anche operato in syndication attraverso TV locali. L'ultimo caso di emittente affiliata si è avuto in Molise, dove il canale Teleregione Molise trasmetteva per alcune ore della giornata il segnale di Canale Italia, oltre ad avere il logo parzialmente ispirato a essa. Dal 2013 al 2022 Canale Italia ha irradiato il suo mux 1 anche in Molise.

Frequenze

I due multiplex erano disponibili su queste frequenze:

Regione Frequenza mux 1 Frequenza mux 2
Piemonte UHF 53[16] UHF 24 e 43
Valle d'Aosta UHF 42[16] UHF 22
Liguria UHF 39 UHF 29
Lombardia UHF 27[17] VHF 7 e UHF 24 e 53[17]
Trentino-Alto Adige UHF 53 UHF 28 e 39
Veneto UHF 59[16] UHF 23
Friuli-Venezia Giulia UHF 43[16] UHF 51
Emilia-Romagna UHF 27 e 53 UHF 23 e 60
Toscana UHF 39 UHF 22
Marche UHF 27 UHF 58
Umbria UHF 39 UHF 22 e 53
Lazio UHF 22[16], 24[16] e 39[16] UHF 22 e 34
Abruzzo UHF 27 e 29[18] -
Molise UHF 29[16] VHF 10
Campania UHF 39 UHF 22
Puglia UHF 46 VHF 10
Basilicata UHF 28
Calabria VHF 7 e UHF 46 UHF 59
Sicilia VHF 7 e UHF 35 UHF 51
Sardegna UHF 40 UHF 44

Il mux 2, dopo l'acquisto nel 2014 delle ex frequenze di TivuItalia e d'altre emittenti locali, ha spento le frequenze nelle Marche nel dicembre 2020 e nel resto d'Italia il 29 gennaio 2021.

Aveva diverse varianti locali, che ad esempio aggiungevano doppioni qui trascurati. Da dicembre 2020 non utilizzava più le numerazioni automatiche. Nella versione piemontese alcuni canali erano sostituiti da altri che usavano nomi originali oppure quelli d'emittenti acquisite da Canale Italia.

Dal 22 gennaio tutte le varianti di questo mux sono state sostituite da un'emissione provvisoria contenente 32 copie d'un cartello di risintonizzazione, fino allo spegnimento totale il 29 gennaio.

Al 22 gennaio 2021 tre impianti in Sicilia orientale sull'UHF 51 emettevano una composizione ridotta del mux 2 grazie ad un accordo con Teleradio Acireale: erano presenti solo Italia 53, Canale Italia 83, Canale Italia 84, eccezionalmente con le loro LCN, e l'emittente locale ospitata Etna Channel con LCN 115. In contemporanea con le modifiche nazionali, le tre emittenti del gruppo sono state sostituite da 3 copie dello stesso cartello senza LCN, mentre Etna Channel resta attiva. Questa versione è stata poi definitivamente spenta entro maggio 2021.

Canali presenti in mux nazionali

LCN Canale Mux Note
53
141
150
Italia 53
Italia 141
Italia 150
Persidera 1 FTA
121
161
ITALIA 121
ITALIA 161
Cairo Due
124
142
156
ARTE ITALIA 124
ITALIA 142
ITALIA 156
125
136
160
ARTE ITALIA 125
ITALIA 136
ITALIA 160
126
154
241
ITALIA 126
ITALIA 154
ITALIA 241
127
148
159
ITALIA 127
ITALIA 148
ITALIA 159
134
155
164
ITALIA 134
ITALIA 155
ITALIA 164
135
143
ITALIA 135
ITALIA 143

Ascolti

Share 24h* di Canale Italia 83 (Canale Italia fino ad aprile 2011)

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Media Anno
2011 0,15% 0,14% 0,13% 0,14% 0,15% 0,17% 0,18% 0,19% 0,16% 0,15% 0,13% 0,16%
2012 0,17% 0,14% 0,14% 0,13% 0,15% 0,19% 0,24% 0,25% 0,17% 0,17% 0,17% 0,17%
2013 0,16% 0,14% 0,15% 0,16% 0,16% 0,19% 0,21% 0,21% 0,15% 0,14% 0,13% 0,14%
2014 0,13% 0,10% 0,11% 0,14% 0,15% 0,18% 0,20% 0,20% 0,19% - -

*Giorno medio mensile su target individui 4+

Share 24h* di Italia 53

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Media Anno
2014 - - - - - - - - - 0,04% 0,04% 0,05%
2015 0,05% 0,06% 0,06% 0,08% 0,07% 0,06% 0,07% 0,08% 0,07% 0,06% 0,06% 0,07% 0,07%
2016 0,07% 0,02% 0,02% 0,02% 0,03% 0,03% 0,03% 0,03% 0,02% 0,03% 0,03% 0,03% 0,03%
2017 N.R. N.R. N.R. N.R. N.R. N.R. N.R. N.R. N.R. N.R. N.R. N.R.

*Giorno medio mensile su target individui 4+

Radio

Radio Canale Italia

Radio Canale Italia
PaeseBandiera dell'Italia Italia
LinguaItaliano
Frequenze87.9 MHz, 88.7 MHz, 90.4 MHz, 101.4 MHz
Data di lancio1977
EditoreMusic Radio S.r.l. (Canale Italia)
Nomi precedentiRadio Serenissima
Radio Gabbiano
Nuova Radio Network
Frequenze precedenti101.9 MHz, 102.0 MHz
Sito webcanaleitalia.it/radio/
Diffusione
Terrestre
AnalogicoFM
Streaming web
Internetcanaleitalia.it

Radio Canale Italia è un'emittente radiofonica con copertura pluriregionale (Triveneto) con sede a Rubano. Nasce con il nome di Radio Serenissima nel 1977 a Ponte di Brenta per iniziativa di Lucio Garbo. All'epoca irradiava i suoi programmi dai 95 e dai 99 MHz. Negli anni 80 allarga la propria area di copertura dalla provincia di Padova ad altre province del Veneto e assume la denominazione di Nuova Radio Network. Negli anni 90 l'emittente affitta le proprie frequenze a Bum Bum Network. Nel 2009 ha ripreso a operare autonomamente e ha assunto la denominazione di Radio Canale Italia diffondendo sulle frequenze 87.9 MHz, 88.7 MHz, 90.4 MHz, 101.4 MHz, 101.9 MHz e 102.0 MHz (queste ultime due frequenze sono state cedute il 13 ottobre 2017 a Radio Volami Nel Cuore). La programmazione è prettamente musicale con l'aggiunta di GR nazionali allo scoccare di ogni ora.

Radio Canale Italia Plus

Successivamente, è stata creata una web radio dal nome Radio Canale Italia +. Inizialmente, era una "dance station": trasmetteva infatti una programmazione musicale che alternava successi dance "radio edit" a "extended version" e "remix" e DJ set con i migliori DJ nazionali e internazionali. Trasmetteva inoltre i maggiori successi musicali degli anni settanta, ottanta e novanta. Dal 2022 la radio cambia format, trasmettendo esclusivamente successi del momento. Dal 28 aprile 2022 al 27 aprile 2023, la radio aveva anche trasmesso, in DAB+, a livello nazionale, attraverso il mux DAB+ Rai, inizialmente con l'identificativo errato "Volami nel cuore", poi corretto in CANALE ITALIA + il 6 maggio 2022.

Radio Volami Nel Cuore

Radio Volami Nel Cuore
PaeseBandiera dell'Italia Italia
LinguaItaliano
Frequenze101.9 MHz, 102.0 MHz
Data di lancio13 ottobre 2017
EditoreMusic Radio S.r.l. (Canale Italia)
Sito webcanaleitalia.it/radio/
Diffusione
Terrestre
AnalogicoFM
Streaming web
Internetcanaleitalia.it

Il 13 ottobre 2017, sulle frequenze 101.9 e 102.0 MHz appartenute alla sorella maggiore Radio Canale Italia, nasce Radio Volami Nel Cuore, emittente radiofonica dedicata prevalentemente alla musica del passato il cui nome si ispira all'omonimo programma televisivo musicale prodotto dal gruppo Canale Italia.

Note

  1. ^ "La Rai compra e Serenissima Tv fa di meglio" su Millecanali
  2. ^ Ordine dei Giornalisti del Veneto - Canale Italia: questa non è informazione, su ordinegiornalisti.veneto.it, 29 marzo 2016. URL consultato il 24 settembre 2020.
  3. ^ Discussioni su canali di Canale Italia - Pagina 280, su digital-forum.it. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  4. ^ 200906 - CANALE ITALIA MUX 1 / CANALE ITALIA MUX 2: NUOVO LOGO PER ITALIA 53, LA PUGLIESE SHARING TV SU ITALIA 154 - L'ITALIA IN DIGITALE - LA TV DIGITALE TERRESTRE IN ITALIA, su litaliaindigitale.it, 6 settembre 2020. URL consultato il 6 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2020).
  5. ^ 201116 - CANALE ITALIA MUX 1: ITALIA 141 E ITALIA 142 DIVENTANO CASA ITALIA 141 E CASA ITALIA 142 - L'ITALIA IN DIGITALE - LA TV DIGITALE TERRESTRE IN ITALIA, su litaliaindigitale.it. URL consultato il 16 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2021).
  6. ^ 200923 - CANALE ITALIA MUX 1 / CANALE ITALIA MUX 2: AL POSTO DI ITALIA 148 ARRIVA CANALE ITALIA YACHTLIFE - L'ITALIA IN DIGITALE - LA TV DIGITALE TERRESTRE IN ITALIA, su litaliaindigitale.it, 23 settembre 2020. URL consultato il 24 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2020).
  7. ^ Discussioni su canali di Canale Italia - Pagina 259, su digital-forum.it. URL consultato il 23 settembre 2020.
  8. ^ 200925 - CANALE ITALIA MUX 1 / CANALE ITALIA MUX 2: RITORNA ITALIA 148, CANALE ITALIA YACHTLIFE SI SPOSTA SUL 156 - L'ITALIA IN DIGITALE - LA TV DIGITALE TERRESTRE IN ITALIA, su litaliaindigitale.it. URL consultato il 25 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2020).
  9. ^ Redazione, DTT. Come anticipato da NL pubblicata la bozza del D.M. Indennizzi per la dismissione dei canali degli operatori locali. Riaperti i termini per rottamazione, su Newslinet, 16 dicembre 2020. URL consultato il 19 dicembre 2020.
  10. ^ 200225 - CANALE ITALIA MUX 2: ELIMINATI NITEGATE, SEXTOSENSO E SATISFACTION - L'ITALIA IN DIGITALE - LA TV DIGITALE TERRESTRE IN ITALIA, su litaliaindigitale.it, 25 febbraio 2020. URL consultato il 25 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2020).
  11. ^ 200906 - CANALE ITALIA MUX 1 / CANALE ITALIA MUX 2: NUOVO LOGO PER ITALIA 53, LA PUGLIESE SHARING TV SU ITALIA 154 - L'ITALIA IN DIGITALE - LA TV DIGITALE TERRESTRE IN ITALIA, su litaliaindigitale.it. URL consultato il 29 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2020).
  12. ^ 200717 - CANALE ITALIA MUX 2: LA PUGLIESE SHARING TV + SBARCA SU ITALIA 155 - L'ITALIA IN DIGITALE - LA TV DIGITALE TERRESTRE IN ITALIA, su litaliaindigitale.it. URL consultato il 17 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2020).
  13. ^ Michele Zamboni, Raffaele Tizzano: Vi presento il mio format, in Personaggi, pp. 20-21, nº 18 (2011).
  14. ^ Gabriele Sassano, Alla scoperta dei Big dell'estate canora in compagnia di Raffaele Tizzano, in SI, pp. 56-57, Anno II, n.11
  15. ^ Redazione Milano online, Corona, conduttore di un «people show» in tv, su Corriere della Sera Milano. URL consultato il 27 agosto 2019.
  16. ^ a b c d e f g h Versione regionalizzata.
  17. ^ a b Fino a dicembre 2020 il mux 1 ha utilizzato il solo UHF 53, mentre il mux 2 le frequenze VHF 7 e UHF 27: in seguito è avvenuto uno scambio.
  18. ^ Versione regionalizzata per il Molise.
  19. ^ a b auditel.it, https://www.auditel.it/dati/.

Bibliografia