Castel Condino comune | |
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Castel Condino | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Bagozzi (Fratelli d'Italia[1]) dal 10-5-2015 (2º mandato dal 22-9-2020) |
Data di istituzione | 24-12-1946 |
Territorio | |
Coordinate | 45°55′N 10°36′E |
Altitudine | 811 m s.l.m. |
Superficie | 11,1 km² |
Abitanti | 226[2] (31-10-2021) |
Densità | 20,36 ab./km² |
Comuni confinanti | Borgo Chiese, Pieve di Bono-Prezzo, Valdaone |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano |
Cod. postale | 38082 |
Prefisso | 0465 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022045 |
Cod. catastale | C183 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 656 GG[4] |
Nome abitanti | castellani |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castel Condino nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Castel Condino (Castèl Condìn o più semplicemente Castèl in dialetto locale[5]) è un comune italiano di 226 abitanti della provincia di Trento. Il paese si trova a circa 810 m s.l.m. sul fianco destro orografico della valle del Chiese ed è raggiungibile per mezzo della strada provinciale SP70 che si dirama dalla strada statale 237 del Caffaro all'altezza dell'abitato di Cimego.
Il comune è stato istituito nel 1920 in seguito all'annessione della Venezia Tridentina[6] al Regno d'Italia quando era denominato ancora semplicemente Castello. Nel 1928 è stato aggregato al comune di Condino. Nel 1946 viene ricostituito e nove anni dopo, con legge regionale dell'11 luglio 1955, n. 16 mutò la denominazione ufficiale in Castel Condino[7].
Il paese è situato sulle pendici del Dos del Gal ed è circondato dal Monte Melino, da Cima Pissola e da Cima Marrese. Oltre il paese vi è l'altopiano di Boniprati.
Il nome "Castello" si ritiene che derivi da un castelliere o da un castello che era posto in zona a guardia di una strada preistorica che comunicava con la val Camonica.[8]
Le origini di Castel Condino sembrano molto antiche, sicuramente il paese esisteva prima dell'anno 1000 d.C. A testimoniare ciò vi sono i ritrovamenti di monete e tombe romane.
La storia del paese si intreccia con quella della prima guerra mondiale quando l'intera valle del Chiese si ritrovò con le truppe austrungariche a nord e con quelle italiane a sud. La popolazione venne evacuata e il paese fu distrutto[9].
Il 14 dicembre 2014 nei paesi di Brione, Castel Condino, Cimego e Condino si tenne un referendum per la fusione dei quattro comuni che diede esito negativo solo a Castel Condino che rimase autonomo mandando gli altri tre comuni nuovamente alle urne[10].
Lo stemma e il gonfalone sono stati adottati dal comune il 29 luglio 1988 e approvati con deliberazione della Giunta provinciale di Trento del 13 dicembre 1988, n. 16242.[11]
«Partito d'argento e di rosso, alla muraglia attraversante dell'uno all'altro, torricellata di due pezzi merlati alla ghibellina, aperta e finestrata del campo, murata di nero. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un fiocco d'argento e di rosso.»
Il castello nello stemma allude al nome del comune e per simboleggiare l'unione della comunità al suo interno, è presente una porta aperta al libero accesso. Nella muraglia sono aperte quattro feritoie a rappresentare i quattro rioni, Rì, Mez, Nose e Sambe, in cui è suddiviso il paese.
«Drappo rettangolare inquartato di bianco e di rosso del rapporto di 5/8 bordato e frangiato d'argento unito al bilico da 6 merli guelfi, terminante in 3 pendoni appuntiti al ventame, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante alla dicitura, ricamata in argento, disposta su 3 righe concave: Comune di Castel Condino. Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto rosso ornata da un nastro d'argento elicoidalmente disposto, da un cordone a nappe dello stesso.»
Abitanti censiti[14]
Il paese è formato dalle contrade Ri, Mez, Nose e Sambe.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 2000 | Gino Tarolli | Lista civica | Sindaco | [15] |
2000 | 2005 | Maurizio Tarolli | Lista civica | Sindaco | |
2005 | 2010 | Maurizio Tarolli | Lista civica | Sindaco | |
2010 | 2015 | Maurizio Tarolli | Lista civica | Sindaco | |
2015 | 2020 | Stefano Bagozzi | Lista civica | Sindaco | |
2020 | in carica | Stefano Bagozzi | Lista civica | Sindaco |