CUB
Confederazione Unitaria di Base
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SegretarioMarcelo Amendola
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1992
SedeViale Lombardia
20, 20131 Milano
AbbreviazioneCUB
Ideologiasindacalismo di base
InternazionaleRete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta
Sito webwww.cub.it

La Confederazione Unitaria di Base (CUB) è una confederazione sindacale di base operante in Italia. È stata rappresentata fino al 2017 nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), i cui componenti sono designati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri prendendo a base la rappresentatività[1].

Storia

Le prime esperienze organizzate risalgono alla metà degli anni settanta, quando con la cosiddetta "svolta dell'EUR" i sindacati confederali (CGIL-CISL-UIL) sanciscono la chiusura dei consigli di fabbrica che erano, a tutti gli effetti, espressione della volontà dei lavoratori. A partire da quella svolta nella pratica sindacale si sviluppano progressivamente percorsi di sindacalismo di base in molti luoghi di lavoro pubblici e privati. Particolarmente significativa per la costituzione della CUB sarà l'azione sindacale svolta da un gruppo molto consistente di ex aderenti alla FIM - Lombardia, tra cui Piergiorgio Tiboni[2], che rappresenteranno il motore e il catalizzatore dell'azione sindacale di moltissimi gruppi sindacali di base presenti nell'industria, nei servizi e nel pubblico impiego. Questo gruppo si era formato sotto la guida di Pierre Carniti, futuro leader cattolico-socialista della CISL[3].

Nell'aprile del 1991, Piergiorgio Tiboni ed i compagni a lui più vicini decisero di fondare la Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti (FLMUniti), che segnò una decisiva svolta organizzativa ed un'esperienza importante per i conseguenti sviluppi verso la fondazione della CUB[4]. Nel tempo si costituiranno diverse federazioni sindacali di categoria che, il 22 gennaio 1992, si uniranno per costituire la Confederazione unitaria di base. A quel percorso aderisce anche la Federazione delle rappresentanze sindacali di base che mantiene però la propria struttura organizzativa[5].

La CUB si caratterizza per essere completamente autonoma, fin dall'inizio, da padronato, governi, partiti, istituzioni e lobby ed esprime la propria iniziativa in modo partecipato e democratico, affinché siano sempre i lavoratori a decidere sulle questioni che li riguardano direttamente. Il tratto peculiare dell'identità dell'organizzazione è la pratica del conflitto e il rifiuto della concertazione. A tale proposito va rilevato che la CUB è l'unica confederazione maggiormente rappresentativa a non aver sottoscritto il Patto di Luglio 1993, e che da allora è sistematicamente esclusa da ogni confronto negoziale generale. In pochi anni l'organizzazione diviene la quarta confederazione sindacale del Paese; nel 2000 ottiene un posto nel CNEL, che mantiene fino al 2017 e si espande in tutte le categorie. In particolare si diffonde tra i metalmeccanici, nei trasporti, nei chimici, nel commercio e tra i pensionati, giungendo nel giugno 2005 a contare circa 600.000 iscritti oltre a 106.000 pensionati.

La confederazione si finanzia esclusivamente col contributo versato dai lavoratori iscritti e con sottoscrizioni effettuate in occasione d'iniziative o di utilizzo dei servizi. Da alcuni anni ha attivato, il "CAF di base", che attualmente opera con proprie strutture in ogni provincia Italiana. La CUB dispone di sedi diffuse sull'intero territorio nazionale.

Nel 2009 la componente RdB, Federazione delle rappresentanze sindacali di base, ha avviato un percorso di scissione, terminato nel 2010 con la fuoriuscita di RdB dalla CUB e con la costituzione di una nuova confederazione sindacale denominata Unione Sindacale di Base (USB)[6].

Al momento la CUB organizza oltre 500.000 lavoratori tra industria, servizi, pubblico impiego; stabili e precari; pensionati ed inquilini.[senza fonte]

Nel febbraio 2011 la CUB ha partecipato alla costituzione della Rete dei sindacati europei alternativi e di base cui aderiscono anche: USI (Italia), SISA (Italia), Solidaires (Francia), CGT (Spagna), Confederacion Intersindical (Spagna), IAC (Catalogna), SUD Canton de Vaud (Svizzera), FAU Berlin (Germania), TIE (Germania).

Le maggiori iniziative degli ultimi anni

Principali obiettivi

Dati sugli iscritti

Federazioni di categoria

La confederazione è composta dai seguenti sindacati di base:

Segretari generali

Servizi offerti

Note

  1. ^ Le Forze Sociali rappresentate al CNEL nella precedente Consiliatura - IX, su cnel.it. URL consultato il 26 marzo 2021., Le Forze Sociali rappresentate al CNEL nell'attuale Consiliatura - X, su cnel.it. URL consultato il 29 marzo 2021.
  2. ^ Claudio Scarinzi, È morto Piergiorgio Tiboni storica figura del sindacato operaio, in Corriere della sera, 18 marzo 2017. URL consultato il 26 marzo 2021.
  3. ^ Tiboni, pp. 35-118.
  4. ^ Chi Siamo, su cubmilano.org, CUB Milano.
  5. ^ Mascheroni, p. 4, Tiboni, p. 198.
  6. ^ Nasce l'Unione Sindacale di Base, su globalproject.info.

Bibliografia

Controllo di autoritàVIAF (EN2395145856931822920286 · LCCN (ENno2016027306 · WorldCat Identities (ENlccn-no2016027306
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