In araldica l'elmo ricorda cavalleria e imprese militari. Negli stemmi compaiono sia l'elmo medievale che quello romano e anche, più raramente, elmi di altra epoca o foggia.
Quando l'elmo è utilizzato come timbro dello scudo, può indicare il grado di nobiltà del titolare dello stemma e, in tal caso, si può fare riferimento alle affibbiature. L'elmo è costruito in acciaio che, secondo le convenzioni araldiche, è dorato per le famiglie reali, argentato per le famiglie nobili e brunito per le famiglie di cittadinanza e borghesi.[1]
Le forme degli elmi di nobiltà regolamentate nel Regno d'Italia dalla Regia Consulta Araldica sono:[2]
Nell'araldica militare italiana: