Italia Annonaria | |
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I vicariati di Italia Suburbicaria e di Italia Annonaria all'interno della prefettura del pretorio d'Italia intorno al 400 | |
Informazioni generali | |
Capoluogo | Mediolanum |
Dipendente da | Impero romano |
L'Italia annonaria fu un vicariato dell'Impero romano istituito da Costantino I (306-337), con capoluogo Mediolanum (Milano).
Sotto Costantino I, la dioecesis Italiciana fu suddivisa in due partizioni amministrative, o vicariati, ognuna governata da un vicarius: l'Italia Suburbicaria e l'Italia Annonaria.[1] In realtà le fonti dell'epoca, come il Laterculus Veronensis e la Notitia Dignitatum, attestano che de jure l'Italia continuava ad essere suddivisa in una sola diocesi, la dioecesis Italiciana, a sua volta suddivisa in due vicariati.[2] Comunque, essendo Italia Annonaria e Italia Suburbicaria rette ognuna da un vicarius (la massima autorità civile di una diocesi), esse sono spesso dette impropriamente diocesi in quanto de facto lo erano pur non essendolo de jure.[3]
Il vicariato dell'Italia Annonaria comprendeva la parte settentrionale della penisola italiana, la Rezia e le Alpi Cozie. La linea di demarcazione tra Italia Suburbicaria e Italia Annonaria fu posta in corrispondenza dei fiumi Arno ed Esino.[1] Gli abitanti avevano l'obbligo di fornire alla corte, all'amministrazione e alle truppe, stanziati dapprima a Milano e poi a Ravenna, vettovaglie, vino e legname.[4]
La massima autorità civile era il vicarius Italiae, residente a Milano. L'Italia Annonaria era suddivisa nelle seguenti province:[5]
Italia Annonaria sotto Costantino[6] |
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Italia Annonaria sotto Teodosio |
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Il vicariato sembra essere sopravvissuto anche alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, perché il vicarius Italiae (come agens vices, ovvero viceprefetto) è ancora attestato in fonti dell'epoca a Genova a fine VI secolo.[8][9] Evidentemente, come ha sostenuto Diehl in passato, il vicarius dell'Italia annonaria, inizialmente residente a Milano, dopo la conquista longobarda (569) si rifugiò a Genova.[8] In ogni modo, a causa della militarizzazione dell'Italia bizantina, riorganizzata in esarcato (Esarcato d'Italia) in seguito all'invasione longobarda, e delle conquiste dei Longobardi, il vicarius perse molta della sua precedente autorità occupandosi solamente della gestione delle finanze.[10] Probabilmente il vicarius Italiae scomparve con la conquista longobarda della Liguria ad opera di Rotari (643) o poco tempo prima.[11]