Meldola
comune
Meldola – Stemma
Meldola – Bandiera
Meldola – Veduta
Meldola – Veduta
La Rocca
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Forlì-Cesena
Amministrazione
SindacoRoberto Cavallucci (centro-sinistra) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024)
Territorio
Coordinate44°08′N 12°04′E
Altitudine58 m s.l.m.
Superficie79,08 km²
Abitanti9 969[1] (31-12-2023)
Densità126,06 ab./km²
FrazioniPara, Piandispino-Valdinoce, Ricò-Gualdo, San Colombano, Teodorano, Vitignano
Comuni confinantiBertinoro, Cesena, Civitella di Romagna, Forlì, Predappio
Altre informazioni
Cod. postale47014
Prefisso0543
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT040019
Cod. catastaleF097
TargaFC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 225 GG[3]
Nome abitantimeldolesi
Patronosan Nicolò, Beata Vergine del Popolo
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Meldola
Meldola
Meldola – Mappa
Meldola – Mappa
Posizione del comune di Meldola nella provincia di Forlì-Cesena
Sito istituzionale

Méldola (Mèdla o Médla in romagnolo[4]) è un comune italiano di 9 969 abitanti[1] della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna.

Geografia fisica

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Sorge su un territorio di pedecollina su terrazzamenti all'imbocco della valle del fiume Bidente.

Storia

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Tracce e ritrovamenti indicano che il territorio è stato frequentato e abitato fin dalla preistoria. Un probabile abitato dell'età del bronzo recente, è venuto alla luce nel corso di scavi archeologici del 2007/2008.[5] Durante l'epoca romana il territorio in cui sorse poi Meldola fu attraversato da un acquedotto, ancora esistente nel sottosuolo dell'abitato. Resti di ville rustiche tardo romane sono attestati nella zona di Ca Gaiani e in altri punti del territorio.

Nel V-VI secolo vi fu costruita una grande villa fortificata di epoca teodoriciana, con ambienti decorati da mosaici policromi, sepolta da una frana dopo essere stata distrutta da un incendio e sulla quale sorge parte del centro storico.

Intorno all'anno 1000 è attestato per la prima volta il nome di "Meldola". In questo periodo sorse il castello che domina l'abitato

Il 13 maggio 1335 il Castello di Meldola, assediato da Francesco Ordelaffi signore di Forlì e dai suoi alleati, venne liberato da Pietro Ginanni alla guida delle truppe senesi e fiorentine. Pietro Ginanni, figlio di Antonio che si era trasferito a Siena lasciando Venezia del padre Niccolò, fu del partito Guelfo essendo comandante delle truppe Senesi e fiorentine. (FONTE: https://www.heraldrysinstitute.com/lang/it/cognomi/Ginanni+Fantuzzi/Italia/idc/1720/idt/it/#scheda)

Ancor oggi il blasone (lo stemma) di Meldola ne racconta la storia di tale epocale liberazione del Pietro Ginanni. Lo stemma di Meldola risale al 1647, ma quando fu adottato questo stemma, il campo dello scudo era d'argento e la torre fiancheggiata da mura merlate a rappresentare la porta cittadina dalla parte di Forlì; il colore rosso dimostra il sangue sparso nel sostenere nel 1334 il lungo assedio posto da (Francesco Ordelaffi), signore di Forlì e Cesena, e la porta aperta la liberazione ottenuta. Il leone d'oro era il cimiero che Pietro Ginanni portava sull'elmo e il giglio rosso ricorda che la rocca fu da lui liberata coll'aiuto dei Fiorentini Guelfi. (FONTE: https://www.wikidata.it-it.nina.az/Meldola.html)

Dopo questa sua vittoria Pietro Ginanni fu di stanza a Meldola quale Governatore di quel Castello e strinse presto amicizia con Galeotto Malatesta che lo creò Nobile di Cesena e come tale membro del Nobile Consiglio. I discendenti del Pietro Ginnani dopo averne garantito prosperità per lungo tempo lasciarono la terra di Meldola nel 1513, quando il Pontefice Leone X la donò a Pio, conte di Carpi, per trasferirsi a Ravenna. (Fonte: Enciclopedia Storico-Nobiliare italiana vol.III pagg. 450-451: https://www.google.it/books/edition/Enciclopedia_storico_nobiliare_italiana/jwIJAQAAIAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=ginanni+fantuzzi+meldola+storia+nobile&pg=PA451&printsec=frontcover

Il centro passò ai Malatesta di Cesena e fu quindi in possesso degli Aldobrandini e dei Doria Landi Pamphili. Ebbe un certo sviluppo per il mercato della seta, rimasto attivo fino agli inizi del XX secolo.

Meldola vide l'abolizione del feudo con l'arrivo dei napoleonici, il ritorno allo Stato Pontificio nel 1815 e in seguito l'annessione al regno d'Italia. Il 7 settembre 1862, con decreto regio, le venne accordato il titolo di città.

Lo sviluppo economico portò alla costruzione di un piccolo teatro d'opera e alla creazione della tranvia per Forlì, poi soppressa nel 1930. Fu capoluogo di un mandamento e sede di un tribunale locale e delle carceri. L'ospedale civile creato nel XVI secolo ebbe una nuova sede negli anni settanta, ristrutturata ancora nel 2007 e dotata di un centro di ricerca per lo studio e la cura dei tumori,l'Istituto Tumori della Romagna (IRST).

Simboli

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«D'argento, alla torre aperta di rosso, sormontata da un leone d'oro, tenente nella zampa destra un giglio rosso. Ornamenti esteriori da Città.»

La prima testimonianza scritta dell'emblema comunale risale al 1647. Quando fu adottato questo stemma, il campo dello scudo era d'argento e la torre fiancheggiata da mura merlate a rappresentare la porta cittadina dalla parte di Forlì; il colore rosso dimostra il sangue sparso nel sostenere nel 1334 il lungo assedio posto da Francesco Ordelaffi, signore di Forlì e Cesena, e la porta aperta la liberazione ottenuta. Il leone d'oro era il cimiero che Francesco Ginanni portava sull'elmo e il giglio rosso ricorda che la rocca fu da lui liberata coll'aiuto dei Fiorentini Guelfi.[6]

Il gonfalone è un drappo troncato di giallo e di rosso.

Onorificenze

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Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città
«Regio decreto-legge[7]»
— 7 settembre 1862[8][9]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture civili

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Ponte dei Veneziani

Architetture religiose

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Architetture militari

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La Rocca della Caminate
Il castello di Teodorano
La torre di Castelnuovo

Aree naturali

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Cultura

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Musei

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Teatri

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Teatro Gian Andrea Dragoni

Società

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Altra versione dello stemma civico con lo scudo d'argento

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 1.251 persone, pari al 12,27% della popolazione.[14]

Istituzioni, enti e associazioni

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Dal 1984 a Meldola è presente una Delegazione della Croce Rossa Italiana diventata Sede Territoriale del Comitato CRI di Forlì. Nata con il Gruppo Volontari del Soccorso, dal 2010 venne costituito anche il Gruppo Pionieri CRI, attivo nel primo soccorso, nell'attività socio-assistenziale e socio-sanitaria, in protezione civile e nella diffusione di principi di uguaglianza contro pregiudizi e razzismo.

Cultura

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Le campagne del meldolese iniziano ad essere indagate dal punto di vista etnomusicologico durante l'Ottocento e poi nel Novecento; il territorio rivela una ricchezza culturale popolare degna di nota, specialmente per i canti (stornelle) e per le tipologie strumentali.

Economia

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Nel territorio è sviluppata l'agricoltura con produzione di frutta, vino, uova, barbabietola. Consistenti anche l'artigianato e la piccola-media industria, specialmente nel settore dell'arredamento e della lavorazione dei metalli.[15]

Infrastrutture e trasporti

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La città è collegata a Forlì dalla strada che costeggia il fiume Bidente; fra il 1881 e il 1930, vi si trovava il binario della tranvia Forlì-Meldola, che in quell'epoca rappresentò un importante volano economico.

Il trasporto pubblico è assicurato da autoservizi svolti dalla società START Romagna.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1944 1945 Giuseppe Mambelli Partito Comunista Italiano Sindaco
1945 1949 Antonio Datteri Partito Comunista Italiano Sindaco
1949 1950 Gennarino Venturi Partito Comunista Italiano Sindaco
1950 1951 Ariella Farneti Partito Comunista Italiano Sindaco
1951 1956 Antonio Altini Partito Comunista Italiano Sindaco
1956 1965 Ariella Farneti Partito Comunista Italiano Sindaco
1965 1966 Aurelio Strada Partito Comunista Italiano Sindaco
1966 1970 Marco Ciliberto Commissario prefettizio
1970 1978 Albano Ruscelli Partito Socialista Italiano Sindaco
1978 1985 Mario Aloisi Partito Socialista Italiano Sindaco
1985 1993 Davide Drudi Partito Comunista Italiano
Partito Democratico della Sinistra
Sindaco
1993 2004 Corrado Ghetti Partito Democratico della Sinistra
Democratici di Sinistra
Sindaco
2004 2009 Loris Venturi Democratici di Sinistra
Partito Democratico
Sindaco
2009 2014 Gian Luca Zattini Forza Italia Sindaco
2014 2019 Gian Luca Zattini Lega Nord Sindaco
2019 in carica Roberto Cavallucci Partito Democratico Sindaco

Gemellaggi

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Bandiera dell'Italia San Gregorio Magno

Sport

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Calcio

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La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Meldola che milita nel girone B dell'Eccellenza Emilia-Romagna. È nata nel 1999.

Note

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  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 388, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ L'ABITATO DELL'ETÀ DEL BRONZO RECENTE DI MELDOLA (FC) Xabier Gonzalez Muro, Elena Maini, Luigi Mazzari.
  6. ^ Lo stemma, su Comune di Meldola. URL consultato il 26 gennaio 2023.
  7. ^ Copia archiviata, su Comune di Meldola. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ Meldola, su Archivio Centrale dello Stato - Ufficio araldico - Fascicoli comunali.
  9. ^ Regio Decreto di concessione 7 settembre 1862 (PDF).
  10. ^ Romagna Mania e il Comune di Meldola - Forlì, su romagnamania.com. URL consultato il 1º gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2010).
  11. ^ Riserva regionale Bosco di Scardavilla, su ambiente.regione.emilia-romagna.it.
  12. ^ Teatri della provincia di Forlì-Cesena, su provincia.forli-cesena.it. URL consultato il 9 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2008).
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  15. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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