Santa Sofia comune | |
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Panorama di Santa Sofia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Forlì-Cesena |
Amministrazione | |
Sindaco | Ilaria Marianini (lista civica di centro-sinistra) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 43°57′N 11°54′E |
Altitudine | 257 m s.l.m. |
Superficie | 148,56[2] km² |
Abitanti | 4 030[3] (31-8-2023) |
Densità | 27,13 ab./km² |
Frazioni | Berleta, Biserno, Bleda, Burraia, Cabelli, Calci, Campigna, Camposonaldo, Capaccio-Settegalli, Collina di Pondo, Corniolo, Isola, Lago, San Martino, Spinello[1] |
Comuni confinanti | Bagno di Romagna, Civitella di Romagna, Galeata, Pratovecchio Stia (AR), Premilcuore, San Godenzo (FI), Sarsina |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 47018 |
Prefisso | 0543 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 040043 |
Cod. catastale | I310 |
Targa | FC |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 484 GG[5] |
Nome abitanti | santasofiesi |
Patrono | santa Lucia da Siracusa |
Giorno festivo | 13 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Santa Sofia nella provincia di Forlì-Cesena | |
Sito istituzionale | |
Santa Sofia (Santa Sfia in romagnolo) è un comune italiano di 4 030 abitanti della provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna, situato nella parte centro-orientale dell'Appennino tosco-romagnolo, dove costituisce il centro abitato principale dell'Appennino forlivese. È sede della Comunità del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, mentre la sede dell'Ente Parco è Pratovecchio Stia (AR)[6].
Possedimento antico degli arcivescovi di Ravenna, dal 1264 appartenne all'abbazia di Sant'Ellero. Appartenne poi al comune di Forlì, ai Malatesta di Sogliano e agli Ubertini della Carda, per tornare in possesso dell'abbazia nel XIV secolo. Nel 1425 passò alla Repubblica di Firenze.[7] Insieme a tutte le parrocchie dell'abbazia di Sant'Ellero comprese nel Granducato di Toscana, nel 1785 venne annessa alla diocesi di Sansepolcro[8].
Fondato come comune nel 1811, il territorio odierno risulta dall'unione, effettuata nel 1923, di Santa Sofia con il comune di Mortano (centro abitato sulla sponda destra del Bidente, appartenente fino all'unità d'Italia allo Stato Pontificio). Il 10 novembre 1918 un violento terremoto colpì la città, facendo crollare il castello e molte abitazioni soprattutto quelle adiacenti alla rocca. Fino al 1923 Santa Sofia fu parte integrante della provincia di Firenze, in Toscana (vedi anche la voce Romagna Toscana).
Durante la seconda guerra mondiale il territorio fu attraversato dalla linea Gotica, il fronte su cui si combatté la guerra di Liberazione tra le forze nazifasciste e i Partigiani dell'8ª Brigata Garibaldi. Nel suo territorio venne costituita dal Comandante Libero la prima, più estesa e duratura repubblica partigiana d'Italia: il dipartimento del Corniolo. La popolazione pagò un notevole tributo di sangue, fino alla Liberazione avvenuta nell'ottobre del 1944, grazie, oltre alla forze Partigiane, alle truppe polacche e inglesi.
Il comune si trova nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Attorno a Campigna vi sono le foreste un tempo utilizzate dal Granducato di Toscana come riserva di legname per la fabbrica del duomo di Firenze e le flotte granducali, oggi rinomate per gli itinerari escursionistici e gli sport invernali. Una porzione della riserva naturale integrale di Sasso Fratino è ricompresa nel territorio comunale. La Riserva è stata riconosciuta il 7 luglio 2017 dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità all'interno del sito seriale Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa.
Abitanti censiti[10]
Secondo i dati ISTAT[11], al 31 dicembre 2014 la popolazione straniera residente era di 552 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 gennaio 1989 | 4 giugno 1990 | Maurizio Mainetti | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [12] |
4 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Maurizio Mainetti | Partito Comunista Italiano, poi PDS | Sindaco | [12] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 2004 | Luciano Neri | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
14 giugno 2004 | 26 maggio 2014 | Flavio Foietta | centro-sinistra | Sindaco | [12] |
26 maggio 2014 | in carica | Daniele Valbonesi | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | Confermato il 27 maggio 2019[12] |
Controllo di autorità | SBN RAVL000010 |
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