Patria Costantinopolitana | |
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Titolo originale | Πάτρια Κονσταντινουπόλεως |
Altri titoli | Scriptores originum Costantinopolitarum |
Autore | Storici bizantini anonimi, Esichio di Mileto |
1ª ed. originale | fine del X secolo |
Genere | saggio storico |
Sottogenere | catalogo dei monumenti |
Lingua originale | greco alto medievale |
Ambientazione | Costantinopoli, Impero Romano d'Oriente |
La Patria Costantinopolitana (in greco Πάτρια Κωνσταντινουπόλεως?),[1] conosciuta anche con il nome latino di Scriptores originum Constantinopolitarum ("scrittori delle origini di Costantinopoli"), è una collezione di opere storiche bizantine sulla storia e monumenti della capitale imperiale bizantina di Costantinopoli (moderna Istanbul, Turchia).[2]
Anche se in passato attribuita allo scrittore del XIV secolo Giorgio Codino,[3] la raccolta risale a secoli precedenti, essendo probabilmente stata prima compilata circa nel 995 durante il regno di Basilio II (r. 976-1025) e poi rivista e ampliata durante il regno di Alessio I Comneno (r. 1081-1118).[4]
La collezione contiene:
Da un punto di vista archeologico, la Patria è un testimone prezioso sulla storia delle origini di Bisanzio e di vari monumenti di Costantinopoli. Tuttavia, essa deve essere esaminata con cura, dal momento che spesso mescola fatti con finzione e leggende metropolitane.[2] Da un punto di vista politico, la Patria è interessante per la sua interpretazione degli imperatori, che sono relativamente assenti dal racconto della città imperiale, e sono in gran parte confinati in un ruolo di "indicatori cronologici".[2]