Lo stato maggiore del generale Cialdini, del 4º corpo d'armata, nel 1860

Uno stato maggiore (locuzione derivata dal francese état-major[1]) in ambito militare indica, in generale, un organismo incaricato di assistere e consigliare un dirigente.

È una dizione tipica dell’ambiente militare che indica un organismo posto alle dirette dipendenze del comandante di una grande unità militare (anche una Forza armata). Si tratta di un gruppo di ufficiali, di militari e anche personale civile, che servono il comandante nel comando e controllo del reparto, attraverso la pianificazione, l'analisi e la raccolta di informazioni, nonché trasmettendo, coordinando e supervisionando l'esecuzione dei loro piani e ordini, specialmente in caso di operazioni complesse simultanee e in rapida evoluzione.

Funzioni

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Caratteristiche peculiari di uno stato maggiore sono la specializzazione delle sue componenti e la sinergia spinta con cui vengono portate avanti le varie attività al suo interno.

Generalmente, le funzioni possono essere così riassunte:

Nel mondo

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Dal XVI secolo iniziò a essere utilizzato l'aiutante di campo, giovane ufficiale al servizio del comandante dell'unità, con il ruolo anche di portaordini.

Francia

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Nella Francia rivoluzionaria, il 5 settembre 1790, l'Assemblea nazionale costituente istituì il Corpo degli aiutanti di campo. La locuzione "stato maggiore" ebbe inizialmente uso nell'esercito napoleonico e da lì adottata negli eserciti continentali. Il primo capo di stato maggiore fu nel 1795 il generale Louis Alexandre Berthier, nell'Armata di Francia in Italia.

Commonwealth

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Lo stato maggiore della 39ª divisione di fanteria USA nel 1918

Nei paesi anglosassoni e del Commonwealth (e in ambito Nato) è denominato military staff o general staff.

Italia

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Uno stato maggiore può trovare collocazione sia nell’Organizzazione centrale della difesa che in quella operativa e periferica delle forze armate italiane.

Organizzazione

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Sono organizzati in modo analogo ai precedenti, con i reparti denominati come di seguito specificato:

A titolo esemplificativo, pertanto, un ufficiale della divisione J4 si occuperà di logistica nell’ambito dello stato maggiore del Comando operativo di vertice interforze.

Personale

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Possono far parte di tali organizzazione soltanto ufficiali provenienti dai ruoli normali della Forza armata, con adeguata preparazione ed esperienza professionale, che hanno frequentato con successo i corsi di stato maggiore organizzati dalle Forze armate.

Per l’impiego presso lo stato maggiore della Difesa, formato da ufficiali delle quattro forze armate (come nel COVI), è richiesto, inoltre, il "titolo ISSMI", ottenuto al termine della frequenza del corso superiore di stato maggiore Interforze presso l’omologo Istituto Superiore di stato maggiore Interforze, inserito nell’ambito del Centro Alti Studi per la Difesa. Tali ufficiali sono coadiuvati nell’incarico da sottufficiali e militari di truppa con profilo professionale caratterizzato da elevato costante rendimento nel corso della carriera;
La caratteristica che accomuna gli ufficiali di stato maggiore è l’estrema preparazione specifica nei campi di rispettiva competenza, che ne fanno i "massimi esperti" militari nella materia di riferimento.

Gli SM delle Forze armate italiane

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Note

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  1. ^ stato maggióre, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 dicembre 2022.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 49046 · LCCN (ENsh85007318 · BNF (FRcb12652243t (data) · J9U (ENHE987007294977005171
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