La geostrategia è un oggetto di studio nella strategia militare che riguarda la geografia degli stati e la loro situazione storica e politica in relazione ai loro vicini.

Il suo studio si origina dalla geopolitica, ma il suo punto di vista si riduce agli aspetti militari e alle loro conseguenze sulla posta delle risorse naturali, frequentemente oggetto di conflitto d'interessi.

Principi

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Situazioni geostrategiche del passato

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Per evidenziare l'impatto che i fatti naturali hanno sulla storia si devono ricordare alcuni fatti conosciuti da pochi che provano questo assunto. Il primo riguarda la coltivazione della Hevea brasiliensis volgarmente chiamato l'albero della gomma. Poco prima del 1875, questa pianta scoperta in Brasile pochi decenni prima, fu portata dagli Inglesi in India, Ceylon e Singapore: in pochi anni la Malesia, allora colonia britannica, divenne il primo produttore del lattice di questa pianta che andò a costituire la materia prima necessaria per costruire le camere d'aria e i copertoni delle ruote di ogni veicolo a motore. In momenti successivi divenne anche materia prima per tutti gli altri prodotti in gomma di uso quotidiano.

A quel tempo non erano ancora stati progettati e costruiti gli elastomeri e i polimeri derivati alla lavorazione del petrolio che dopo la seconda guerra mondiale divennero la materia prima per la produzione delle gomme. Essendo la Malesia il primo produttore, divenne il principale obiettivo di conquista assieme all'Indonesia, allora colonia olandese, produttrice di petrolio, dell'Impero del Giappone. Coevo al 7 dicembre 1941, il giorno in cui il Giappone attaccò Pearl Harbor, si intensificò un'operazione aereo-navale che condusse il pochi mesi alla conquista di tutta l'Indocina, la Malesia e l'Indonesia con la sconfitta delle forze presenti di Francia (quelle non ai comandi del governo di Pétain), Paesi Bassi e Gran Bretagna. Queste ultime erano in prevalenza truppe indiane di stanza in Malesia. La perdita della materia prima per fare le gomme colpì terribilmente le forze alleate. Fu a questo punto che, oltre alla realizzazione della gomma sintetica attraverso la nuova vulcanizzazione i geografi e i botanici suggerirono di incrementare le piantagioni di alberi della gomma del Brasile. L'accordo militare della metà del 1942 tra Brasile e Stati Uniti mise fine ai tentennamenti di quello Stato e favorì il disegno di un'alleanza militare strategica Stati Uniti-Brasile che andò ad includere anche queste piantagioni. Di una cosa i botanici non si erano accorti: in Malesia le piogge giornaliere, che dilavano gli alberi della gomma, avvengono alle prime luci dell'alba per circa un paio d'ore.

Nello ore successive le piante si asciugano e il lattice che è raccolto in barattolini appesi al tronco, è privo di acqua e può essere lavorato senza operazioni preliminari di disidratazione. In Brasile avviene invece che la pioggia si manifesta, per ragioni climatiche proprie della sua giungla, nel centro della giornata prima di mezzogiorno. Il lattice veniva raccolto, come ancora oggi avviene, mescolato con l'acqua piovana nei vari barattolini che vengono appesi al tronco. Questo volle dire, allora, che il lattice per essere utilizzato doveva essere sottoposto ad un costoso e lungo processo di disidratazione. Per questo i comandi alleati decisero di modificare la loro strategia e incominciare una campagna di riconquista della Malesia e delle isole dell'Indonesia collegata ad un preciso disegno di accerchiamento del Giappone nelle sue isole. Questa fu la ragione del cambio di strategia nella guerra del Pacifico dal 1942 al 1945.

Partendo dalla Birmania ancora in mani britanniche si sviluppò la campagna diretta a rendere nuovamente le forze alleate autosufficienti nell'approvvigionamento del lattice con cui costruire le gomme di tutti i mezzi militari alleati anche se le industrie chimiche statunitensi proprio in quel periodo riuscirono a produrre i primi copertoni da trazione unendo gli elastomeri di para con i polimeri di origine dal petrolio. Questo prova, in quale modo la necessità di materie prime per sopravvivere possa incidere e cambiare una linea strategica di guerra ed imporre immani sacrifici a dei popoli che invece se avessero trovato la soluzione in Brasile avrebbe avuto un andamento diverso e sicuramente meno luttuoso. Bisogna ricordare che sino alla pace del 1945 fu sempre necessario combattere i Giapponesi, i cui focolai di resistenza non furono mai sconfitti in modo definitivo, anche se l'esercito regolare era stato costretto a ritirarsi da quelle terre. Alcuni anni, dopo la pace, venivano ancora identificati soldati giapponesi che soli nella giungla credevano ancora di essere in guerra e questo era un pericolo per la ripresa delle attività produttive di quelle regioni.

Per alcuni prospetti, sul punto, vedi:

Geostrategia contemporanea

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Geostrategia prospective

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In un contesto proiettato in cui la risorsa sarebbe l'accesso sicuro allo spazio, lo Space Command americano sviluppa un progetto di costruzione di base lunare permanente per bloccare a ogni altra nazione l'accesso alla periferia spaziale sub vicina alla Terra.
Ciò rileva della geostrategia prospettica applicata non più alla geografia terrestre, ma a livello del pianeta stesso; tale visione si rapporta a quella di uno stretto nevralgico sul piano navale. In buona sostanza: chi conseguirà il dominio dello spazio sub lunare dominerà la terra.

Bibliografia

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Voci correlate

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