Videolina
Logo dell'emittente
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Tipogeneralista
Targettutti
VersioniVideolina
(data di lancio: 4 settembre 1975)
Videolina HD 1080i (HDTV)
(data di lancio: 4 luglio 2012)
Canali affiliatiTele Costa Smeralda
Sardegna Uno
GruppoL'Unione Sarda S.p.A.
EditoreVideolina S.p.A.
Sitowww.videolina.it
Diffusione
Terrestre

RL Sardegna 1
Videolina (Bandiera della Sardegna Sardegna)
DVB-T - FTA
LCN 10 HD

L Unione TV (Bandiera della Sardegna Sardegna)
DVB-T - FTA
LCN 99 HD
Satellite
Tivùsat
Hot Bird 13G
13° Est
Videolina (DVB-S2 - FTA)
11662 MHz - 27500 - 3/4
LCN 819 HD
Sky Italia
Hot Bird 13G
13° Est
Videolina (DVB-S2 - FTA)
11662 MHz - 27500 - 3/4
LCN 819 HD
Streaming
videolina.it Live Adobe Flash

Videolina è un'emittente televisiva a carattere regionale della Sardegna che trasmette dalla città di Cagliari.

Storia

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Fondazione e affermazione

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Videolina fu fondata da Nicola Grauso e Michele Rossetti il 4 settembre 1975 in un piccolo appartamento di vico Duomo a Cagliari, dove il 16 giugno dello stesso anno avevano già dato vita alla prima radio libera della Sardegna, Radiolina, nonostante le intimazioni da parte dell'Escopost, il reparto di controllo delle emissioni radioelettriche che dipendeva dal Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni. I nomi "Radiolina" e "Videolina" stavano ad indicare le ridotte dimensioni delle due stazioni, vista l'esiguità dei mezzi a loro disposizione.

L'emittente trasmise inizialmente in bianco e nero, passando qualche mese più avanti al sistema a colori PAL.

I primi programmi mandati in onda furono dei film realizzati da Tv Libera Livorno di Paolo Romani. L'inaugurazione ufficiale avvenne il 6 settembre con una serie di cartoni animati di ispirazione western disegnati da Bruno Bozzetto.

Il 3 luglio 1976 fu lanciato il telegiornale, TGS - Telegiornale sardo, diretto da Patrizio Mulas, le cui edizioni in quel periodo, non avendo ancora la possibilità di trasmettere in diretta, venivano sempre preregistrate.

Il palinsesto consisteva principalmente in film, cartoni animati, informazione, sport e folklore locale. I primi conduttori erano Michele Rossetti, Francesco Atzeni, Giancarlo Testa e Giampaolo Loddo. Il programma di punta era Superarsenico.

Ad occuparsi dello sport erano Franco Congiu, Sandro Angioni e Cesare Corda.

Dopo un primo spostamento in via Martini, nel 1979 l'emittente si trasferì nella nuova e più grande sede di viale Marconi, sempre a Cagliari. Qui furono molti i programmi autoprodotti, primo tra tutti Sardegna Canta, che durante il periodo invernale proponeva in diretta le esibizioni dei vari gruppi folk, dei cantanti, dei poeti e dei personaggi della Sardegna.

Dal 1983 furono proposte 3 edizioni del TGS.

Le due stazioni radio e tv fruttarono agli imprenditori un consistente ritorno economico derivante dalla raccolta pubblicitaria, che agli inizi veniva realizzata in maniera rudimentale. Ciò consentì loro di rafforzare la loro posizione nell'editoria sarda, acquistando nel 1985 L'Unione Sarda, il quotidiano più venduto in Sardegna.

Gli editori rifiutarono dal principio così come in seguito di aderire ai nascenti circuiti nazionali, preferendo una programmazione di tipo regionale.

Nei primi anni Novanta la squadra di calcio del Cagliari ritornò in Serie A e, di conseguenza, il canale le dedicò vari programmi, che ebbero un notevole riscontro di pubblico.

Intorno al 1998 l'emittente entrò a far parte del circuito Team Tv, una delle prime emittenti tv all news italiane, facente parte della piattaforma satellitare Stream TV, del quale trasmetteva alle 14:55 il notiziario Stream News in interconnessione (la collaborazione terminò nel 2003, quando Stream TV confluì in Sky Italia).

Il 1º gennaio 2000 il TGS, dopo 24 anni, diventò TG Videolina e incrementarono le edizioni del giornale con l'aggiunta di quella notturna e delle edizioni flash, anche se queste ultime furono cancellate dopo poco tempo.

Gestione l'Unione Editoriale

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Nel 2000, in seguito alle vicende legate al sequestro di Silvia Melis, Nicola Grauso lasciò la gestione dell’emittente. In merito Grauso dichiarò: "Le mie aziende furono commissariate pur non avendo un decreto ingiuntivo ed un sequestro. La semplice azione di commissariamento e l'intenzione della Magistratura di volermi sottrarre giornale, radio e tv, furono sufficienti a destabilizzare le aziende e a farmi perdere il fisiologico sostegno da parte del sistema finanziario. Dovetti vendere per 120 miliardi tutto il gruppo a Sergio Zuncheddu".[1]

Terminata la gestione di Grauso, la proprietà di Videolina e Radiolina passò a Sergio Zuncheddu, già editore di Tele Costa Smeralda e del quotidiano L'Unione Sarda, che nel corso degli anni ottanta aveva fondato TeleSardinia, emittente regionale che poi si fuse con Sardegna 1 TV, dando vita a Sardegna Uno.

Dal 2000 Videolina cominciò a trasmettere i suoi programmi anche dal satellite Hot Bird, visibile in Europa.

Dal 2004 Videolina cominciò a trasmettere sul digitale terrestre, limitatamente alla provincia di Cagliari. Nel 2006, grazie a un accordo con l'emittente oristanese Super TV Oristano, la copertura del mux digitale si estese anche alla provincia di Oristano. In seguito allo switch off, avvenuto in Sardegna nell'ottobre del 2008, Videolina dispone di due multiplex: uno a copertura regionale e un altro con una copertura limitata.

Dal 12 dicembre 2011 Videolina trasmise dai nuovi studi di piazza Unione Sarda, all'interno del complesso polifunzionale di Santa Gilla con la modalità 16:9. Cambiò inoltre logo e alcune produzioni. Nello stesso anno divenne partner della squadra di pallacanestro Dinamo Sassari e, al contempo, i vecchi studi di Videolina passarono alla sorella Tele Costa Smeralda.

Collaborarono in questi anni Maurizio Costanzo, con il programma serale Dopo Cena, Maria Luisa Busi e Giorgio Porrà, oggi apprezzato volto di Sky Sport.[2]

Il 22 settembre 2013, in occasione della visita di Papa Francesco in Sardegna, seguì l'evento in diretta, con una media d'ascolto del 50% e punte del 55%; inoltre ottenne il 6% per lo speciale in prima serata sulla giornata del Papa a Cagliari.[3]

Con 400.000 telespettatori giornalieri e il 2,8% di share, Videolina è l'emittente regionale più vista in Sardegna.[4]

Trasmette 3500 ore di produzione l'anno utilizzando una rete di 48 ripetitori. Il direttore della redazione giornalistica è Emanuele Dessì.

Dal 30 novembre 2022 Videolina inizia a trasmettere in HD.

Canali

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Le reti regionali edite dal gruppo Videolina sul digitale terrestre sono:

Canali chiusi

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Videolina Sat

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Logo della versione satellitare

Dal 2000 al 2013 Videolina trasmetteva i suoi programmi anche sul satellite Hot Bird escludendo la programmazione della syndication K-2.

Dal 30 settembre 2010, l'emittente fu trasmessa via satellite sia gratuitamente, sia all'interno dell'offerta Sky Italia, avendo dunque 2 segnali; la situazione è rimasta tale fino al 12 novembre dello stesso anno, quando il segnale doppione per Sky è stato disattivato e il segnale originale codificato in VideoGuard, rendendo così Videolina accessibile via satellite solo ai possessori di un abbonamento alla pay tv satellitare.

Il canale rimase comunque visibile sul satellite in chiaro dalle ore 15 alle 18 e dalle 23 all'1.

Dal 14 giugno 2013, Videolina non è più ricevibile via satellite, ma unicamente via etere e in streaming sul sito ufficiale dell'emittente. La decisione da parte dell'emittente potrebbe essere legata, come accaduto in precedenza per la concorrente Sardegna Uno, ai costi troppo alti per la ritrasmissione del segnale sul satellite. Gli utenti, già dal mese di maggio 2013, venivano avvisati sul canale Sky dell'emittente, con un rullo, indicante l'avviso di spegnimento definitivo del segnale, con le relative informazioni per continuare a seguire l'emittente.

Il 21 dicembre 2018 l'emittente torna ad essere diffusa via satellite tramite la frequenza 11662 MHz su Hot Bird[5].

Dal 28 marzo 2019 entra nella piattaforma Tivùsat e Sky al canale 819 su ambedue le piattaforme Satellitari.[6]

Prodotto principale del palinsesto è il telegiornale, trasmesso in 14 edizioni giornaliere in diretta.

Il Teletext dell'emittente

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In passato, l'emittente disponeva di servizio teletext offerto ai suoi telespettatori:

VL-Text

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Il primo teletext dell'emittente, attivo dal 20 febbraio 1989, era composto da una grafica molto semplice e spartana, che ricalcava in un certo modo le prime grafiche usate dal Televideo Rai fino al 10 novembre 1988. Questa grafica usata dal primo VL-Text, fu impiegata fino ai primi anni 90, quando il servizio teletext realizzato in proprio venne sostituito da uno creato in joint venture con Sardegna1, denominato Televideo della Sardegna.

Televideo della Sardegna

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Questo servizio partì nell'autunno 1995 grazie ad una joint venture tra Videolina e Sardegna1, per proporre ai telespettatori delle due emittenti un teletext aggiornato e unificato nei contenuti. Anche stavolta, l'indice ricalcava (ora più fedelmente) lo stile grafico impiegato nello stesso periodo dal Televideo della Rai. Il servizio disponeva di un gran numero di contenuti sempre aggiornati e di grande interesse per il pubblico. Tale servizio si interrompe nel 1998 su Videolina, mentre continuò ad essere veicolato su Sardegna1 fino alla sua dismissione avvenuta il 30 novembre 2001. Il teletext di Videolina, dal 1998, torna ad essere autoprodotto e viene battezzato Televideolina.

Televideolina

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Questo servizio segna il ritorno dei teletext autoprodotti in loco, con anche la presenza di alcuni contenuti (Almanacco e Calendario) interamente in lingua sarda. Il servizio, ancora attivo all'autunno 2002, fu sostituito nel 2003 dal Televideoitalia.

Televideoitalia

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Trasmesso dalla primavera 2003, questo servizio teletext veniva gestito dalla PM ProgettoMedia e dalla testata giornalistica ANSA, curato e veicolato in syndication (la seconda in assoluto nel campo dei teletext in Italia dopo il tentativo - dal 1991 al 1997 - del circuito Cinquestelle con Arianna) dalle principali emittenti tv regionali fra cui la stessa Videolina. Dal 2005-06 il servizio cambia denominazione in Telexitalia.

Telexitalia

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Questa variante, pressoché uguale alla precedente tranne che per il nome (modificato a causa della somiglianza del nome con il Televideo Rai[7]) è stato l'ultimo servizio teletext veicolato dall'emittente, sempre curato dalla PM ProgettoMedia con il supporto giornalistico dell'agenzia ANSA, in collaborazione con le principali emittenti tv locali. Negli ultimi tempi, il servizio teletext è rimasto in onda senza contenuti aggiornati, fino alla sua dismissione avvenuta nell'estate del 2006.

Palinsesto

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Attualmente l'emittente produce 3500 ore di produzione propria e 14 edizioni giornaliere del telegiornale in diretta prodotte da 5 redazioni principali in tutta l'isola. Alcuni programmi dell'emittente sarda attualmente in onda sono:

L'emittente inoltre è sempre presente con le dirette dei principali eventi e sagre in Sardegna, tra le quali, la festa di sant'Efisio a Cagliari, la Cavalcata sarda e la Faradda di li candareri a Sassari, la Sartiglia di Oristano, la festa di San Simplicio a Olbia, il Carnevale di Tempio Pausania e l'Ardia di Sedilo.

Precedentemente in onda

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Alcuni programmi storici dell'emittente sono stati:

Loghi

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Note

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  1. ^ Storia Radio TV - La comunicazione viene prima di tutto, su storiaradiotv.it. URL consultato il 3 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2012).
  2. ^ VIDEOLINA, su storiaradiotv.it. URL consultato il 30 maggio 2015.
  3. ^ Record di ascolti per Videolina Punte del 55% di share per la diretta - Cronache dalla Sardegna - L'Unione Sarda.it, su unionesarda.it. URL consultato il 30 maggio 2015.
  4. ^ Mauro Roffi, ‘Macedonia di news’ dalla Sardegna, su Millecanali. URL consultato il 16 marzo 2011.
  5. ^ Bouquet canali FTA italiani - Pagina 221, su digital-forum.it. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  6. ^ VIDEO DI PRESENTAZIONE SULLE DUE PIATTAFORME SATELLITARI, su unionesarda.it. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  7. ^ Causa legale Televideoitalia - Rai Televideo (PDF), su tonucci.com.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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