AGM-84 Harpoon
Un missile Harpoon in mostra sulla nave-museo USS Bowfin, ormeggiata a Pearl Harbor, nelle Hawaii.
Descrizione
Tipomissile superficie-superficie, aria-superficie, a seconda della piattaforma di lancio
Impiegoantinave
Sistema di guidaRadar attivo
CostruttoreBoeing Integrated Defense Systems
In servizio1977
Utilizzatore principaleStati Uniti
Esemplari6.000
Costo720.000 USD
Peso e dimensioni
Peso519-628 kg a seconda della piattaforma di lancio
Lunghezza4,7 m
Diametro0,34 m
Prestazioni
Gittata93 - 124 km a seconda della piattaforma di lancio
Velocità864 km/h
Motoreturbogetto
Testatatestata ad alta penetrazione con 221 kg di esplosivo
Esplosivoesplosivo DESTEX ad alto potenziale
voci di missili presenti su Wikipedia

I missili AGM-84 Harpoon, RGM-84 Harpoon e UGM-84 Harpoon sono missili antinave sviluppati dagli Stati Uniti in un periodo che inizia negli anni settanta (in piena guerra fredda) e va oltre la fine degli anni novanta. Sono un gruppo di sistemi d'arma interforze: esistono infatti una versione per il lancio da aereo (AGM-84), per il lancio da navi di superficie (RGM-84) e per il lancio da sottomarino (UGM-84).

I missili sono guidati tramite un sistema di navigazione radar e hanno la possibilità di effettuare una traiettoria "pop-up" (volo radente fino al bersaglio, poi il missile si alza, inquadra il bersaglio e piomba su di esso) che, unita a una testata ad alto esplosivo da 225 kg, garantisce una elevata probabilità di impatto e distruzione del bersaglio.

Varianti

[modifica | modifica wikitesto]
Lancio di un UGM-84 Harpoon dal lanciatore Mk-11 del cacciatorpediniere statunitense USS Lawrence.

L'Harpoon è un missile a volo radente, con attacco in picchiata (poi cambiato in attacco radente) e radar attivo di acquisizione terminale degli obiettivi. Nacque come arma aria-superficie, e come tale è ritornato in auge con la versione SLAM, dalla differente testata di guida. Gli analisti sottolineano che esso era considerato solo come un rimedio al fallimento di un programma missilistico precedente. Dai primi anni settanta ne sono stati prodotti oltre 6 000, escludendo gli SLAM, la versione da attacco contro obiettivi terrestri (simile al missile AS-18 sovietico). Di seguito le varianti:

Caratteristiche generali

[modifica | modifica wikitesto]

Utilizzatori

[modifica | modifica wikitesto]
In blu, gli operatori degli Harpoon
Bandiera della Danimarca Danimarca

Alcune batterie missilistiche costiere di Harpoon Block II sono state consegnate agli ucraini durante l'Invasione russa dell'Ucraina del 2022[1][2]

Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi

Diversi missili sono stati consegnati alle forze ucraine[3]

Bandiera del Regno Unito Regno Unito

Diversi missili sono stati consegnati alle forze ucraine[3]

Bandiera dell'Ucraina Ucraina

Alcune batterie missilistiche costiere di Harpoon Block II sono state cedute nel 2022 dalle forze armate danesi alle forze armate ucraine per essere dislocati nella zona di Odessa con lo scopo di contrastare la Flotta russa del Mar Nero durante le operazioni di difesa dall'Invasione russa dell'Ucraina[1][2]. Il 28 maggio 2022, il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato di aver iniziato a ricevere tali missili da Danimarca, Regno Unito e Olanda[3].

Bandiera di Taiwan Taiwan

Visibili in dotazione a F-16V recentemente consegnati.[senza fonte]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Gianandrea Gaiani, I russi avanzano nel Donbass, dall’Occidente altre armi a Kiev, su analisidifesa.it, 25 maggio 2022. URL consultato il 25 maggio 2022.
  2. ^ a b Tiziano Ciocchetti, Agli ucraini gli harpoon glieli danno i danesi, su difesaonline.it, 24 maggio 2022. URL consultato il 26 maggio 2022.
  3. ^ a b c Le ultime forniture militari occidentali all’Ucraina, su analisidifesa.it, 31 maggio 2022. URL consultato il 1º giugno 2022.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh88003315 · J9U (ENHE987007541508205171