FGM-148 Javelin | |
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Soldato statunitense mentre lancia il missile | |
Tipo | Missile anticarro guidato |
Origine | Stati Uniti |
Impiego | |
Utilizzatori | vedi utilizzatori |
Conflitti | Guerra in Afghanistan, Guerra in Iraq, Seconda guerra civile in Libia[1], Guerra russo-ucraina |
Produzione | |
Progettista | Raytheon e Lockheed Martin |
Date di produzione | 1996 - oggi |
Costo unitario | 256 000 $ |
Descrizione | |
Peso | Missile: 11,8 kg
CLU: 6,4 kg |
Lunghezza | Missile: 1,1 m
Tubo di lancio: 1,2 m |
Calibro | 127 mm |
Tipo munizioni | Missili |
Azionamento | Tramite grilletto meccanico |
Velocità alla volata | 50 km/h (in partenza) 250km/h (in picchiata) |
Tiro utile | 75 - 2 500 m |
Alimentazione | Combustibile solido (missile), elettricità (CLU) |
Organi di mira | Ottica con reticolo per aggancio del bersaglio |
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L'FGM-148 Javelin è un'arma anticarro portatile, in servizio nelle forze armate statunitensi. L'arma utilizza un sistema di guida automatica a infrarossi, che permette all'operatore di cercare copertura immediatamente dopo avere sparato, diversamente a quanto succede con i sistemi anticarro filoguidati. Il sistema è composto da un lanciatore riutilizzabile (CLU, Command Launch Unit) e da un missile HEAT a combustibile solido, che è in grado di superare le difese e le corazze reattive dei moderni carri attaccandoli dall'alto, dove la corazza è più sottile.[2]
Il personale di lancio è di norma costituito da due persone, ma può essere lanciato anche da una persona singola. Il bersaglio viene individuato in fase di puntamento, ed è agganciato e seguito autonomamente dal missile, senza che siano necessari altri interventi da parte del personale che lo ha lanciato ("lancia e dimentica") per mezzo del calore emanato dal bersaglio stesso; il puntamento è facilitato dall'elettronica dell'arma che, oltre a una funzione di zoom, ne include anche una di visione notturna.
Il missile può operare in due differenti modalità:
La parte superiore dei veicoli blindati si presenta solitamente piatta e non ha i tipici profili inclinati e sfuggenti destinati a deviare i proiettili di provenienza orizzontale. Nella modalità "Top Attack" il missile, grazie alla condizione di velocità raggiunta in picchiata, ricade sull'obiettivo con un altissimo potere di penetrazione.
Allo scopo di neutralizzare la difesa delle moderne corazze reattive, il missile utilizza una doppia testata HEAT in tandem, la prima carica esplosiva fa saltare le corazze reattive esterne, la seconda carica (principale) penetra nella corazza. I moderni carri russi, al fine di neutralizzare la minaccia portata dai moderni missili anticarro, hanno sviluppato e testato con successo il sistema di protezione attiva ARENA.