Trattato per la sicurezza tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti (AUKUS) Australia, United Kingdom, United States Security Treaty (AUKUS) | |
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Paesi aderenti all'AUKUS | |
Abbreviazione | AUKUS / AUKUS Treaty |
Tipo | Alleanza militare |
Fondazione | 15 settembre 2021 |
Fondatore | |
Scopo | difesa militare |
Presidente | Joe Biden |
Lingua ufficiale | inglese |
AUKUS (acronimo inglese delle tre nazioni firmatarie) è un patto di sicurezza trilaterale tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti, annunciato il 15 settembre 2021.[1]
In base ad esso, gli Stati Uniti e il Regno Unito concordano di aiutare l'Australia a sviluppare e dispiegare sottomarini a propulsione nucleare, aggiungendosi alla presenza militare occidentale nella regione del Pacifico.[2][3] Sebbene l'annuncio congiunto del primo ministro australiano Scott Morrison, del primo ministro britannico Boris Johnson e del presidente degli Stati Uniti Joe Biden non abbia menzionato esplicitamente alcun altro paese, fonti anonime della Casa Bianca hanno affermato che è progettato per contrastare l'influenza della Repubblica Popolare Cinese (RPC) nella regione indo-pacifica, una caratterizzazione con cui gli analisti hanno concordato. Diversi analisti e media hanno anche caratterizzato l'alleanza come un modo per proteggere la Repubblica di Cina (Taiwan/Formosa) dall'espansionismo della RPC.[4][5][6][7]
L'accordo copre aree chiave come l'intelligenza artificiale, la guerra informatica, le capacità subacquee e le capacità di attacco a lungo raggio. Include anche una componente nucleare, possibilmente limitata agli Stati Uniti e al Regno Unito, sull'infrastruttura di difesa nucleare. L'accordo si concentrerà sulla capacità militare, separandola dall'alleanza di condivisione dell'intelligence dei Five Eyes che include anche la Nuova Zelanda e il Canada.
Il 17 settembre 2021 la Francia ha richiamato i suoi ambasciatori dall'Australia e dagli Stati Uniti poiché l'accordo è stato accompagnato dall'inaspettata cancellazione da parte dell'Australia dell’accordo franco-australiano dal valore di 90 miliardi di dollari australiani con la francese Naval Group (ex DCNS) per il progetto Shortfin Barracuda Block 1A (una variante diesel-elettrica del sottomarino nucleare classe Suffren della Marina francese derivata dal programma Barracuda).[8] La reazione della Francia può essere spiegata più in generale dai problemi di sicurezza interna dovuti a diversi territori francesi nell'Indo-Pacifico e dal timore di future minacce geopolitiche contro i suoi cittadini in questa regione. Il subentro del Regno Unito alla Francia nella commessa dei sottomarini a propulsione nucleare in Australia può invece essere spiegato anche con la volontà, da parte di Australia e Stati Uniti, di includere in un sistema di cooperazione militare nel Pacifico un paese più incline al confronto aperto con la Cina.[9] In seguito a consultazioni la Francia ha rinviato il proprio ambasciatore negli Usa.[10]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5280163813698439110005 |
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