Addome acuto
Specialitàchirurgia generale
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM789.0
ICD-10R10.0
MeSHD000006

Per addome acuto in medicina si intende un quadro clinico a localizzazione addominale caratterizzato dall'acuzie, intesa come stato di massima gravità e intensità, delle sue manifestazioni.

Può essere considerato come l'espressione di gravi complicazioni nel corso di alcune malattie e come tale si riscontra abitualmente nelle perforazioni intestinali, nelle emorragie endo-cavitarie o nelle pancreatiti acute necrotiche, altre volte invece può costituire uno dei momenti del decorso di un evento patologico presentandosi occasionalmente come nel caso di alcune colecistiti acute, coliche renali, appendiciti acute.

Pur manifestandosi a livello addominale non necessariamente è legato a malattie degli organi contenuti in questa cavità e così è possibile distinguere cause:

Un'eziologia così varia spiega la frequenza, calcolata in oltre il 10%[1], con cui si osserva nelle prestazioni erogate in regime di Pronto Soccorso.
Può andare incontro a risoluzione spontanea o, nei casi di pertinenza internistica, dopo terapia farmacologica, ma il più delle volte richiede un trattamento chirurgico tempestivo e pertanto costituisce una delle cause più frequenti di ricovero nei reparti di chirurgia d'urgenza.

Nomi

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L'addome acuto, sotto l'aspetto nosologico, fa parte di quelle malattie che vengono identificate in base alla loro sintomatologia piuttosto che all'eziologia, quindi alla causa che le sta determinando. Si tratta di un'impostazione non condivisa da tutti e alla quale vengono mosse alcune critiche.

Alcuni autori contestano decisamente il termine Addome acuto, ritenendolo ‘'sbagliato'’[2], e gli preferiscono quello di Dolore acuto addominale, l'Abdominal Acute Pain degli autori anglosassoni, per sottolineare il ruolo del sintomo principale, il dolore.[3]

Altri, identificando l'addome acuto con quelle situazioni che richiedono necessariamente un trattamento chirurgico, preferiscono chiamarlo esplicitamente Addome Chirurgico o Urgenza Addominale Chirurgica.

Molti infine ritengono che la dizione addome acuto sia troppo generica e così preferiscono riservarla alle patologie a carico degli organi addominali o a quelle contraddistinte dall'insorgenza di una peritonite.

In realtà tale genericità costituisce l'elemento peculiare di una definizione che intende accorpare situazioni patologiche molto diverse ma caratterizzate da un medesimo quadro clinico acuto e localizzato all'addome, con il quale in una fase del loro decorso possono manifestarsi e che è di comune riscontro nella pratica medica.

Anche perché la frammentazione dell'addome acuto in varie categorie crea obiettive difficoltà all'inquadramento di alcune patologie importanti e molto frequenti. È il caso delle sindromi ischemiche dell'intestino che sono caratterizzate da un quadro addominale acuto ma, almeno nella fase iniziale, senza risentimento del peritoneo parietale, o delle sindromi emorragiche dell'apparato digerente che pur in assenza di fenomeni dolorosi di qualche rilievo, per la loro drammaticità rientrano a pieno titolo nel capitolo dell'addome acuto[4].

Anche le occlusioni intestinali, in cui il coinvolgimento mesoteliale e il dolore appartengono alla fase avanzata della malattia, rimarrebbero di difficile catalogazione così come tutte le malattie che, pur manifestandosi con un dolore acuto addominale, sono a partenza da organi estranei a questa cavità: polmoniti basali, infarto posteriore del miocardio, dissecazione aortica, o sono di natura sistemica: crisi addisoniane, alcune forme di diabete scompensato, porfiria.

L'argomento è assente da alcuni importanti trattati di Chirurgia,[5][6][7] che considerano l'Addome acuto come un momento evolutivo di determinate patologie. In altri testi invece, soprattutto quelli più recenti, è sviluppato ampiamente come entità nosologica[4][8].

Sintomatologia

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L'addome acuto si manifesta con una sintomatologia in cui assume carattere predominante il dolore. Ad esso si associano variamente altri segni quale il vomito, i disturbi delle funzioni intestinali, l'irrequietezza motoria, la febbre, la tachicardia, l'ipotensione fino allo shock.

Dolore

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È il sintomo più importante e rappresenta la risposta a stimoli di natura:

Può essere distinto in tre tipi:

Tipi di dolore addominale
Viscerale Puro Parietale Riflesso
protopatico - mal definibile epicritico - ben localizzato irradiato
stimolazione delle fibre nervose del viscere stimolazione delle fibre nervose della parete addominale afferenza cerebrale[9]
profondo e riferito alla linea mediana circoscritto a un'area precisa proiettato in un'area lontana
Regioni addominali
Punto di McBurney

Il dolore rappresenta un sintomo importante, ma la complessità della sua genesi e la varietà delle sue manifestazioni lo rendono inaffidabile ai fini di una diagnosi di certezza. Deve comunque essere sempre attentamente indagato dal punto di vista anamnestico e clinico perché per alcune malattie le sue caratteristiche possono risultare patognomoniche:

Scavo del Douglas: nella donna – retto uterino, nel maschio retto vescicale

Nella tabella successiva sono riportate le principali e più frequenti cause di dolore addominale con le relative proiezioni topografiche.

Alcune delle cause del dolore acuto addominale e proiezione topografica
Ipocondrio Destro Epigastrio Ipocondrio Sinistro Mesogastrio Fianco e Fossa Iliaca Destra Fianco e Fossa Iliaca Sinistra Ipogastrio Tutti i Quadranti addominali
Colecistite, Colangite Perforazione gastrica Infarto splenico Infarto intestinale Appendicite acuta Diverticolite del Sigma Cistite Occlusione intestinale
Ascesso subfrenico Pancreatite Perforazione della flessura splenica del colon Dissecazione dell'aorta Patologia ginecologica annessiale dx ed urologica Patologia ginecologica annessiale sn ed urologica Patologia utero annessiale Peritonite diffusa
Perforazione della flessura epatica del colon Infarto posteriore del miocardio Polmonite basale o infarto polmonare sn Appendicite in fase iniziale Ileite terminale Colica renale Malattie mediche (porfiria, diabete)
Appendicite (appendice sottoepatica) Calcolosi ureterale sn Appendicite (appendice pelvica)

Altri sintomi

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Il vomito è responsabile, nei casi più gravi, di squilibrio idro-elettrolitico e acido-basico.

Diagnosi

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La diagnosi di 'addome acuto', ovvia in presenza di un quadro clinico localizzato all'addome e caratterizzato dalla sintomatologia dolorosa, rappresenta il punto di partenza di un percorso complesso finalizzato a stabilire:

Anche se oggi, nella maggior parte dei casi, sono le indagini strumentali e di laboratorio a fornire gli elementi decisivi per la diagnosi, la semeiotica classica conserva la sua importanza. È dall'osservazione del paziente e dal confronto tra i dati che essa offre con quelli forniti dalle ricerche strumentali che dipende l'impostazione di un corretto percorso diagnostico, la scelta di una terapia chirurgica urgente o l'impostazione di determinate terapie farmacologiche che, quando applicate tempestivamente, possono modificare la prognosi di gravi patologie come un infarto cardiaco o una chetoacidosi diabetica.

Anamnesi

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I dati anamnestici possono essere raccolti direttamente dal paziente o, in caso di sua incapacità a renderli, dai familiari o eventuali accompagnatori. Fornisce indizi importanti: una storia di malattia peptica indirizzerà verso una possibile complicanza perforativa, una di aritmia cardiaca verso un infarto intestinale, un evento traumatico farà pensare lesione di organi interni con conseguente emoperitoneo.

Esame fisico

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Diagnostica strumentale e di laboratorio

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Alla risoluzione di molti dubbi contribuiscono in maniera decisiva le indagini strumentali e di laboratorio messe in atto fin dall'arrivo del paziente in Pronto Soccorso. Spesso da sole forniscono immediatamente gli elementi necessari alla diagnosi, altre volte hanno bisogno di essere ripetute nel tempo per delineare i contorni di una malattia e la sua evoluzione.

Una semplice glicemia svela prontamente un diabete scompensato, una radiografia senza mezzo di contrasto evidenziando una "falce d'aria sottodiaframmatica", e quindi la presenza di aria libera in cavità peritoneale, costituisce una valida indicazione all'intervento chirurgico, così come la presenza di liquido in addome facilmente evidenziabile con un'ecografia. Esame che in condizioni favorevoli (assenza di meteorismo) può risultare determinante nello svelare patologie importanti a carico dell'aorta e del pancreas.

Per altre situazioni patologiche come un quadro occlusivo, o un'emorragia gastro-enterica è la ripetizione di una radiografia o un emocromo o un esameTC che permette di valutare l'andamento clinico e suggerisce la scelta terapeutica.

Si riportano di seguito gli esami di routine o più frequentemente impiegati:

Esami di Laboratorio

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Esami Strumentali

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Diagnosi differenziale

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In presenza di un Addome acuto occorre prendere alcune decisioni importanti che si presentano generalmente in quest'ordine:

Un addome chirurgico infatti non implica necessariamente il trattamento operatorio, o quanto meno quello urgente.

sedi di dolore appendicolare

Per principio il ricorso alla terapia chirurgica di elezione è preferibile a quella di urgenza perché consente di pianificare l'intervento e quindi di ricorrere a laparatomie mirate ma soprattutto di preparare adeguatamente i pazienti. Inoltre molte patologie, anche gravi, possono andare incontro a risoluzione spontanea o dopo terapia medica. Un caso emblematico è quello della patologia appendicolare. Le appendiciti sono tra le prime cause di morbilità chirurgica, hanno un decorso imprevedibile, in molti casi sono di difficile inquadramento e richiedono un'attenta valutazione diagnostica in senso differenziale; richiedono in definitiva un'attesa vigile.

Alla diagnosi differenziale spetta quindi il compito più difficile. Fortunatamente essa si può giovare di numerose indagini strumentali, in particolare la TC, e di laboratorio ma certamente a fondamento di ogni decisione resta l'osservazione clinica del paziente perché permette di cogliere il momento in cui, come detto, un quadro acuto addominale diventa un'emergenza addominale chirurgica.

A distanza di mezzo secolo suona ancora attuale il concetto espresso da un illustre chirurgo, Henri Mondor, che riferendosi alla contrattura della parete addominale, segno caratteristico di una peritonite ammoniva: «…quando tale segno è presente non vi è più tempo di discutere sulla temperatura, che può essere normale, di prendere dieci volte un polso che sembra rassicurante, di rallegrarsi perché il vomito non è peggiorato. L'ora delle consultazioni e delle chiacchiere è passata quando, con tutta certezza, è l'ora del bisturi».[10]

Terapia

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Generale

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Ogni addome acuto deve essere trattato, fin dall'inizio, con una serie di provvedimenti miranti a impedire o correggere gli squilibri idro-elettrolitici indotti da patologie come l'occlusione intestinale o dal vomito e dalla diarrea associate anche ad altre malattie, a sostenere l'attività cardiaca e la volemia, a fornire un'adeguata copertura con antibiotici.

Un discorso a parte merita la terapia del dolore in quanto, pur essendo opportuna e spesso inevitabile, va intrapresa con la consapevolezza che la somministrazione di questo tipo di farmaci può alterare la tipologia del dolore e mascherare situazioni gravi come l'insorgenza di una peritonite.

Specifica

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Le patologie mediche capaci di determinare un addome acuto sono molteplici e ciascuna di esse richiede una sua terapia specifica. Per quanto riguarda quelle chirurgiche occorre distinguere tra gli interventi "esplorativi" e quelli "curativi". Questi ultimi, finalizzati al controllo e all'eliminazione della causa scatenante, dipendono dalla patologia in essere: tumorale, infiammatoria, degenerativa. Gli interventi di laparotomia detti "esplorativi" comunque si propongono anche come curativi.

Negli ultimi anni ha assunto un'importanza sempre maggiore la chirurgia laparoscopica che da molti chirurghi viene preferita a quella aperta tradizionale. Essa infatti, essendo controindicata o inadatta in alcune situazioni come gli stati emorragici o perforativi e negli stati occlusivi avanzati, presenta molti vantaggi:

Note

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  1. ^ Walter Craus – Argomenti di Chirurgia Generale – Napoli Vittorio Pironti 20
  2. ^ Harrison: Principi di Medicina Interna – Milano – McGraw-Hill Libri Italia - XXII edizione 1992; 136
  3. ^ K.Mills – R.Morton – G.Page – Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso – UTET 1996
  4. ^ a b M.L. Santangelo – R. Jovino in: Giuseppe Zannini - Chirurgie Specialistiche – vol IV – Uses 1987
  5. ^ Hamilton Bailey – Chirurgia d'Urgenza – Antonio Delfino Editore Roma 1992 (XI edizione)
  6. ^ Galeno Ceccarelli – Trattato Italiano di Patologia Chirurgica – Piccin 1966
  7. ^ Luigi Gallone - Patologia Chirurgica – C.E.Ambrosiana Milano 1980
  8. ^ V. Di Carlo - G. Balzano in: Renzo Dionigi – Chirurgia – Masson 1992
  9. ^ dovuto alla proiezione del dolore viscerale su una zona della corteccia cerebrale dove sono presenti anche afferenze legate alla sensibilità dolorosa muscolo-cutanea di aree lontane. Questo fatto spiega il dolore sottoscapolare destro in una colica epatobiliare, quello irradiato al testicolo in una colica renale, il dolore al margine ulnare dell'avambraccio e della mano sinistra in corso di infarto cardiaco.
  10. ^ L. Gallone, Patologia Chirurgica, Milano, Casa Editrice Ambrosiana ; 1980 – II, p. 1097

Altri progetti

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 53199 · LCCN (ENsh85000767 · BNE (ESXX532600 (data) · J9U (ENHE987007293847305171 · NDL (ENJA00567341
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