Civetta | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Ordine | Strigiformes |
Famiglia | Strigidae |
Sottofamiglia | Surniinae |
Genere | Athene |
Specie | A. noctua |
Nomenclatura binomiale | |
Athene noctua Scopoli, 1769 | |
Sottospecie | |
|
La civetta (Athene noctua, Scopoli 1769) è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidae.
La civetta è lunga circa 21-23 cm, ha un'apertura alare di 53-59 cm e un peso che varia da 100 a poco più di 200 grammi. Ha forme tozze, capo largo e appiattito senza i ciuffi auricolari tipici del gufo, occhi gialli e zampe lunghe parzialmente rivestite di setole. La parte superiore è grigio-bruno macchiata di bianco mentre in quella inferiore è prevalente il bianco, macchiato di brunola.
Se ne conoscono 16 sottospecie:[senza fonte]
La civetta si trova in tutto l'emisfero nord, in Europa, Asia ed Africa del nord. In Italia è un uccello molto comune ed è diffuso in quasi tutta la penisola tranne che sulle Alpi. I suoi habitat preferiti sono nelle vicinanze degli abitati civili, dove c'è presenza umana, in zona collinare. Evita le zone oltre i 1000 m di altitudine poiché la neve limita fortemente le sue fonti alimentari.
Uccello notturno per antonomasia, la civetta in realtà può essere attiva anche nel tardo pomeriggio e di prima mattina, ma è molto vigile anche nel resto della giornata. Tuttavia, durante le ore diurne, le civette spesso cercano un luogo sicuro e appartato per riposare. Solitamente scelgono un albero o una cavità nel terreno, come una tana o una fessura rocciosa, dove possono dormire senza essere disturbate. Una peculiarità delle civette durante il sonno è che chiudono solo un occhio alla volta. Questo comportamento consente loro di rimanere vigili e di monitorare l’ambiente circostante, mentre riposano.[1]
Le civette hanno un ampio repertorio vocale. Il maschio emette il malinconico "hu-u-ou" ripetuto ad intervalli variabili, dopo 3-4 secondi. Talvolta, però, le civette emettono versi striduli[2] e fastidiosi come autodifesa.
La civetta è carnivora, prettamente insettivora. Come tutti gli strigiformi, è capace di ingoiare le prede intere, salvo poi di rigurgitare, sotto forma di borre, le parti indigeribili (peli, piume, denti, ossa, guscio cheratinizzato degli insetti). Gli studi sull'alimentazione hanno evidenziato una netta prevalenza per gli invertebrati e per i coleotteri in particolare. È una specie terricola, quindi riesce a catturare con maggiore facilità le sue prede sul terreno. Nella stagione invernale o in situazioni di caccia favorevoli può alimentarsi di rettili, anfibi, uccelli e piccoli mammiferi.
Nidifica tra marzo e giugno. La femmina depone 2-5 uova bianche in piccole cavità tra le rocce, negli alberi, nei muri di vecchi edifici, in tane abbandonate di mammiferi di media taglia e poi le cova per circa 4 settimane. In quel periodo è aiutata dal maschio nella caccia. Dopo un mese o poco più i piccoli lasciano il nido ma sono completamente indipendenti solo a 2-3 mesi di vita.