Aurelio Angelini (Catanzaro, 25 settembre 1953) è un sociologo italiano.[1]

Biografia

Negli anni ’70, Aurelio Angelini ha fatto parte del Movimento Lavoratori per il Socialismo. Negli anni '80 fatto fa parte del PdUP (Partito di Unità Proletaria) e ha militato nei movimenti pacifisti e antinuclearisti. Nel 1989 è stato uno dei fondatori della Federazione dei VERDI. Si batte contro il degrado ambientale e si costituisce parte civile nel processo contro i mafiosi e gli amministratori pubblici responsabili dello scempio di Pizzo Sella (collina che sovrasta una parte di Palermo). Negli anni ’90, contribuisce con le sue battaglie all'istituzione di parchi e riserve naturali della Sicilia. Sostiene attivamente le iniziative di Libero Grassi contro il racket.

Attività professionale

Professore Ordinario di Sociologia dell'Ambiente e del Territorio (14/D1 -Sociologia dei processi economici, del lavoro, dell'ambiente e del territorio) presso L'Università Kore di Enna" presso la Facoltà di Ingegneria e Architettura e la Facoltà di Scienze dell'Uomo e della Società.

Preside della Facoltà di Scienze dell'Uomo e della Società e Coordinatore del Dottorato di ricerca in "Contesti, ambienti e stili di vita per la salute e il benessere".[2]

Presidente dal 2005 al 2014 del Comitato Scientifico del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS) promosso dall’ONU e realizzato in Italia dal Comitato Nazionale Italiano UNESCO. Dal 2015 è presidente dal 2016 del Comitato Scientifico del Comitato Nazionale Educazione alla Sostenibilità (CNES Agenda 2030) promossa dall’Associazione per la Commissione Nazionale UNESCO e dalla CNI UNESCO.

Fonda nel 2007 e dirige fino al 2016 la Summer School for: MIGRANTS HUMAN RIGHTS AND DEMOCRACY nell'università degli studi di Palermo e dal 2017 è Presidente del Comitato Scientifico della Scuola di Alta Formazione.


Ha insegnato precedentemente presso l'Università degli studi di Palermo: Sociologia Urbana; Ecologia; Diritto dell’Ambiente; Politiche di Tutela dell’Ambiente; Sociologia dell'Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile; Sociologia della Comunicazione Ambientale; Indicatori, Qualità della Vita e Bisogni Diffusi; Sociologia delle Migrazioni e nell'università IULM di Milano: Politica del territorio e dell’ambiente; Ambiente e sviluppo sostenibile.

Componente (2007-08) del Comitato Scientifico Internazionale dell’ONU dell’Iype Earth Sciences for Societ, per l’UNESCO.

Direttore dal 2005 della Fondazione Patrimonio UNESCO della Sicilia[3], costituita dalla Regione Siciliana e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che opera nell'ambito dei beni ambientali, naturalistici e culturali. Nel 2008 ha diretto lo studio per la redazione del Piano di Gestione UNESCO “Isole Eolie” a rischio cancellazione dalla Word Heritage List. Il Piano ha ricevuto nell’ambito del Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa una menzione speciale dal MiBACT "Per la qualità degli obiettivi preposti e per le metodologie adottate, in quanto le misure in esso contenute finalizzate a tutelare le qualità naturali, paesaggistiche e identitarie delle comunità locali e per una gestione corretta del territorio in termini di sviluppo sostenibile”. Ha diretto dal 2011 al 2015 la redazione del Dossier di Candidatura e il Piano di Gestione UNESCO per l’iscrizione di Palermo Arabo-Normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale. Candidatura approvata dal Comitato Mondiale dell’UNESCO il 5 luglio 2015.

Consulente nel 2016 per il ciclo dei Rifiuti della Commissione d’Inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia dell’Assemblea Regionale Siciliana, per la quale ha redatto una specifica relazione.

Presidente in Sicilia dal 2019 della Commissione per le Valutazioni Ambientali.

Ha diretto in Sicilia (2018-19) l’Organismo Regionale di Coordinamento per la Pianificazione in Materia di Rifiuti.

È componente del Consiglio direttivo dell’Istituto di Alta Cultura Fondazione della Società Siciliana di Storia Patria.

Componente dal 2019 del Comitato Scientifico dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia.

È componente dal 2013 del Comitato Scientifico della Federazione Italiana Media Ambientali (FIMA) organizzazione che promuove la comunicazione ambientale, diffonde la cultura della sostenibilità, concorrendo alla tutela e valorizzazione dell’ambiente.

È direttore della Collana: Studi Culturali del Territorio e dell'Ambiente, Edizione QANAT

È direttore della Collana: Sviluppo della persona ed esercizio dei diritti umani, Edizione ARACNE

È componente della direzione Comitato Scientifico della rivista Culture della Sostenibilità.

È componente della direzione Comitato Scientifico della rivista ECO. L’Educazione Sostenibile.

Pubblicazioni

Note

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