Cesare Nava | |
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Ministro per le terre liberate dal nemico | |
Durata mandato | 23 giugno 1919 – 14 marzo 1920 |
Capo di Stato | Vittorio Emanuele III |
Presidente | Francesco Saverio Nitti |
Predecessore | Antonio Fradeletto |
Successore | Giovanni Ranieri |
Ministro dell'economia nazionale | |
Durata mandato | 1º luglio 1924 – 10 luglio 1925 |
Capo di Stato | Vittorio Emanuele III |
Presidente | Benito Mussolini |
Predecessore | Orso Mario Corbino |
Successore | Giuseppe Belluzzo |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 8 giugno 1921 – 27 novembre 1933 |
Legislatura | dalla XXVI |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXIII, XXIV, XXV |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PPI, PNF |
Titolo di studio | Laurea in ingegneria |
Università | Politecnico di Milano |
Professione | Architetto |
Cesare Nava (Milano, 7 ottobre 1861 – Milano, 27 novembre 1933) è stato un ingegnere, architetto e politico italiano.
Laureato in Ingegneria civile presso il Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano, fu politico[1] e architetto prolifico la cui opera più nota è il palazzo della Banca d'Italia a Milano.
Fra le numerose cariche pubbliche e private che lo occuparono nella sua vita fu presidente del Banco Ambrosiano, Presidente della Fiera di Milano, Presidente della Veneranda fabbrica del Duomo di Milano, Presidente della Congregazione di carità di Milano, membro della Commissione di vigilanza sui lavori di costruzione dell'edificio destinato a nuova sede del Parlamento e di sistemazione delle adiacenze di Montecitorio e Ministro per le terre liberate dal nemico nel Governo Nitti I (1919) con il Partito Popolare.
Passato in seguito nel Partito Nazionale Fascista, venne nominato senatore del Regno nel 1921 e fu ministro dell'economia nazionale del governo Mussolini dal 1º luglio 1924 al 10 luglio 1925[2].
Riposa al cimitero monumentale di Milano[3].
L'ingegner Nava è noto, nella sua intensa e prolifica attività di architetto, come progettista delle seguenti opere: