Il termine Cosmologia sufi (in arabo الكوزمولوجية الصوفية?) indica generalmente le dottrine cosmologiche associate al misticismo del sufismo. Queste possono differire da luogo a luogo, da ordine a ordine e da epoca ad epoca, ma sostanzialmente sono influenzate da molte e diverse cosmografie:

Emanazione

Il seguente piano cosmologico che spiega la creazione attraverso successive emanazioni di mondi, come derivata da Plotino, è tipica:[1]

il Reame degli Umani è supervisionato da:

Su ogni pianeta su cui si trova la vita, questa esiste in tre differenti piani dell'esistenza, il piano degli Angeli, il piano dei jānn, il piano degli Uomini. Questo sottostà a un altro reame noto come Alam-e-Araf o Barzakh (Piano astrale), dove gli uomini stanno dopo morti (quando l'anima si stacca dal corpo fisico). Gli uomini possono anche visitare il piano astrale durante il sonno (nei sogni) o durante la meditazione.

Schema Neo-Platonico/Ermetico

Ghayb-al-Ghaib

Aql-e-Kulli

Nafs-e-Kulliya

Sette Sfere

Finitismo

Nella cosmologia, in contrasto con gli antichi filosofi greci come Aristotele che credeva che l'universo avesse un passato infinito senza inizio, i filosofi medioevali e i teologi sviluppano in concetto di universo con un passato finito e un inizio (Finitismo). Questa visione fu ispirata dal mito della creazione condiviso dalle tre religioni abramitiche: Giudaismo, Cristianesimo e Islam. Il filosofo cristiano Giovanni Filopono fu il primo ad argomentare contro la nozione greca di passato infinito. I suoi argomenti furono adottati poi da molti altri: Al-Kindi (Alchindus) fra i filosofi musulmani; Saadia Gaon fra quelli ebraici; e finalmente il pensatore sufi Al-Ghazali. Filopono propose due argomenti logici contro un passato infinito: il primo è "l'argomentazione dell'impossibilità dell'esistenza di un reale infinito", che si enuncia:[2]

"Un reale infinito non può esistere"
"Un infinito regresso temporale di eventi è un reale infinito"
".•. Un infinito regresso temporale di eventi non può esistere"

Il suo secondo argomento, l'"argomentazione dell'impossibilità di completare un reale infinito tramite aggiunte successive", si enuncia:[2]

"un reale infinito non può essere completato tramite aggiunte successive"
"La serie temporale di eventi passati è stata completata tramite aggiunte successive"
".•. La serie temporale di eventi passati non può essere un reale infinito"

Entrambi gli argomenti furono più tardi adottati dai filosofi cristiani e dai teologi, in particolare il secondo divenne più noto dopo essere stato usato da Immanuel Kant nella tesi della 1ª antinomia riguardante il tempo.[2]

Note

  1. ^ Sufi Cosmology, Kheper.net.
  2. ^ a b c William Craig, Whitrow and Popper on the Impossibility of an Infinite Past, The British Journal for the Philosophy of Science, volume 30, seconda edizione, Giugno 1979, p. 165–170 [165-6].

Bibliografia

Voci correlate

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