Coordinate: 48°12′20″N 16°22′11″E / 48.205556°N 16.369722°E48.205556; 16.369722
Un ornamento del sarcofago dell'imperatore Carlo VI: un teschio con la corona del Sacro Romano Impero
La cripta dei Cappuccini

La Cripta Imperiale di Vienna è un vasto ambiente sotterraneo che si trova sotto la Chiesa dei Cappuccini a Vienna. È stata dal 1633 il principale luogo di sepoltura della dinastia asburgica, tra imperatori del Sacro Romano Impero, imperatori d'Austria e loro discendenti. La cripta imperiale (in tedesco: Kaisergruft, ma di solito chiamata Kapuzinergruft, "Cripta dei Cappuccini") si trova sotto la chiesa di Santa Maria degli Angeli dei cappuccini e il convento fondato nel 1617 e dedicato nel 1632. Si trova nella piazza Neuer Markt, vicino al palazzo imperiale della Hofburg a Vienna.

Nel 2005 vi erano custoditi i corpi di 142 aristocratici, più alcune urne contenenti i cuori o le ceneri di altre quattro persone. Tra di essi figurano 12 imperatori e 18 imperatrici. La più recente sepoltura risale al 16 luglio 2011, quando vi furono tumulati l'arciduca Ottone, figlio dell'ultimo imperatore Carlo I, e sua moglie Regina. Vi fu sepolta, nel 1989, l'ultima imperatrice d'Austria, Zita di Borbone-Parma, morta all'età di 97 anni. Oltre un quarto delle persone qui sepolte morì al momento della nascita o prima di compiere i 5 anni di età.

Vi sono sepolti anche i resti di 32 consorti e di altre 4 persone appartenenti ad altre famiglie. Tutti gli altri presenti nella Cripta Imperiale hanno il titolo asburgico di arciduca o arciduchessa. I 103 sarcofagi metallici visibili e le 5 urne che contengono altrettanti cuori variano da uno stile semplice a un solenne barocco. La Cripta Imperiale è uno dei monumenti di Vienna più visitati dai turisti. Attualmente, alcune decine di frati cappuccini continuano il loro tradizionale ruolo di custodi e guardiani della cripta, insieme al loro lavoro pastorale.

Tomba di Francesco Giuseppe I, fiancheggiata da quelle della moglie Elisabetta e del figlio Rodolfo

Storia

L'imperatrice Anna del Tirolo, moglie dell'imperatore Mattia II concepì l'idea di un chiostro cappuccino e di una cripta sepolcrale per lei e per suo marito, da costruire nelle vicinanze del castello di Hofburg a Vienna.

Si procurò i fondi per la costruzione, che iniziò il 10 novembre 1617, e così come fece in fretta a recuperare i fondi, così se ne andò l'anno successivo. Il suo sposo la seguì l'anno dopo.

La prima pietra venne posata l'8 settembre 1622 alla presenza dell'imperatore Ferdinando II e, dopo un rallentamento causato dalle vicende della guerra dei trent'anni, la chiesa fu dedicata il 25 luglio 1632 e, durante la Pasqua dell'anno successivo, il semplice sarcofago contenente i resti dell'imperatore Mattia II e dell'imperatrice Anna fu trasferito con una grande cerimonia in quella che attualmente viene chiamato Sepolcro dei fondatori.

L'imperatore Leopoldo I allargò la cripta nel 1657 nell'area sotto la navata della chiesa e suo figlio, l'imperatore Giuseppe I, lo estese ulteriormente verso ovest nel 1710, ma in modo maldestro, iniziando la cappella che suo fratello, l'imperatore Carlo VI, continuò a ovest nel 1720 per estenderla sotto il presbiterio e il coro dell'abside. Per la prima volta, un architetto molto conosciuto, Johann Lucas von Hildebrandt, venne coinvolto nell'allargamento della cripta.

Nel 1754 l'imperatrice Maria Teresa ampliò ulteriormente la cripta verso ovest, superando completamente la soprastante chiesa e finendo nel giardino del convento, con la costruzione della cupola che permetteva l'ingresso della luce naturale. La cripta e l'imponente cupola sono lavoro dell'architetto Jean Jadot de Ville-Issey.

Durante il regno di suo nipote Francesco II l'architetto Johann Aman si diresse verso nord con le sue aggiunte del 1824.

Il monastero circostante la chiesa si ridusse in cattivo stato dopo 200 anni di costante utilizzo; così, durante il regno dell'imperatore Ferdinando I, nel 1840 il monastero (ma non la chiesa) fu demolito e ricostruito. Come parte del progetto, l'architetto Johann Höhne costruì il Sepolcro di Ferdinando e il Sepolcro Toscano come base della nuova struttura.

Durante le celebrazioni del giubileo per i suoi 60 anni sul trono nel 1908, l'imperatore Francesco Giuseppe chiamò l'architetto Cajo Perisic per costruire un mausoleo e una cappella a oriente delle tombe di Francesco II e di Ferdinando I. Allo stesso tempo, le nuove aggiunte per gli ospiti furono create su tutti i lati della chiesa.

Dopo il 1960 è ovvio che, con il deterioramento delle condizioni delle tombe (causato dal cambio di temperatura e di umidità dell'ambiente), si rese necessario un controllo costante per conservarle per le future generazioni. I Nuovi Sepolcri, a nord di quelli Toscani, di Ferdinando e di Francesco Giuseppe, furono costruiti dall'architetto Karl Schwanzer, con porte metalliche dello scultore Rudolf Hoflehner. Si aggiunse circa il 20% allo spazio della cripta e fu attuata una generale riorganizzazione delle tombe.

La piccola cappella originale fu conservata, insieme alle tombe dei due fondatori e a quelle di una decina di bambini e fu chiamata la Cappella degli Angeli. Questi furono spostati verso alcune nuove nicchie aperte nel muro contrastante il Sepolcro di Leopoldo.

Le sopracitate tombe furono spostate nella Nuova Cappella e riunite in settori, come vescovi, discendenti diretti dell'imperatore regnante, e la famiglia dell'arciduca Carlo vincitore di Aspern.

Trentasette altre tombe di membri secondari della famiglia regnante furono murate dentro quattro pilastri creati nella Cappella di Ferdinando.

Più della metà delle tombe vennero spostate dai sepolcri originali verso posti più ordinati come parte della grande riorganizzazione.

Nel 2003, con un altro progetto, si rese la cripta accessibile alle persone con handicap, aprendo porte precedentemente inutilizzate, in modo da non rendere il percorso del visitatore durante il ritorno più lungo del necessario. L'intera cripta è fornita di un sistema di aria condizionata per prevenire il deterioramento delle tombe.

La cerimonia di sepoltura degli imperatori

Nel corso del ventennio di regno di Ferdinando III (1608-1657) si affermò a Vienna un nuovo concetto della figura dell'imperatore della dinastia d'Asburgo, incentrato sulla "sacralità" del ruolo e della figura stessa dell'uomo che quel ruolo veniva chiamato a ricoprire. Tale concetto discendeva dalla convinzione che gli Asburgo fossero non soltanto i difensori della fede cattolica, ma anche la guida delle Nazioni che quella fede professavano.

Queste convinzioni portarono, tra l'altro, a una revisione di tutte le manifestazioni cui tradizionalmente la chiesa cattolica dà luogo in occasione delle proprie celebrazioni liturgiche. Manifestazioni, come ad esempio quelle che avevano luogo in occasione dei riti della Settimana Santa, del santo Natale o del Corpus Domini, che assunsero un aspetto molto più enfatico, ampolloso e magniloquente, abbandonando quel tono tradizionalmente più sobrio che i cugini Asburgo, sovrani di Spagna, continuavano invece a mantenere nelle loro cerimonie.

Anche la cerimonia della sepoltura dell'imperatore ebbe a subire, quindi, una variazione, incentrata sul concetto che persino la maestà imperiale, per quanto grande e potente possa essere, si annulla completamente all'atto del trapasso dalla vita terrena alla vita ultraterrena, rimettendosi alla misericordia divina con la stessa umiltà di qualunque altro essere vivente.

Il nuovo cerimoniale, molto rigido nella propria struttura e rigorosamente eseguito, si è tramandato in modo pressoché uguale per oltre due secoli fino alla morte dell'imperatore Francesco Giuseppe nel 1916. Esso fu messo in atto per la prima volta proprio in occasione della sepoltura di Ferdinando III che fu il primo imperatore a essere sepolto nella Kapuzinergruft.

Il corpo dell'imperatore defunto, vestito in abiti di stile spagnolo, il capo coperto dal cappello e le spalle dal mantello, spada al fianco e un crocifisso tra le mani, veniva esposto al pubblico, la sera precedente la sepoltura, nella Rittersaal del palazzo imperiale di Hofburg, tutto drappeggiato di nastri di colore nero. La salma, circondata da una guardia d'onore formata da otto familiari e cinta da candelabri d'argento con ceri sempre accesi, era fatta oggetto di incessanti preghiere di suffragio per la sua anima, da parte dei monaci agostiniani, la cui chiesa era custode dei cuori dei membri della dinastia.

Nel giorno della sepoltura, le campane di tutte le chiese della città intonavano, incessantemente, rintocchi funebri a sottolineare la partecipazione della chiesa e del popolo all'ultimo atto del sovrano.

Aveva luogo, quindi, il corteo funebre che si apriva con le insegne della casa d'Asburgo, seguite dai membri della famiglia dell'imperatore e dai rappresentanti di tutti gli ordini religiosi. Venivano, poi, i funzionari della pubblica amministrazione e i rappresentanti dei territori che costituivano il granducato austriaco. Ciascuno di essi recava in mano un cero acceso. Di seguito trovavano posto i cavalieri del Toson d'oro, rigorosamente in abiti protocollari, quindi i musicisti imperiali e il coro.

Sorretta da ventiquattro nobili della Chiave d'oro avanzava la bara, sulla quale erano posti la corona imperiale, il globo, lo scettro e il collare di cavaliere del Toson d'oro. Un po' più in basso, adagiate su due cuscini, vi erano le Corone del Regno d'Ungheria e di Boemia.

Il feretro era seguito dai dignitari di corte e dal corpo diplomatico accreditato a Vienna, dopo di che veniva la famiglia imperiale tutta, con a capo il nuovo imperatore. Chiudevano il corteo la guardia personale e la guarnigione della città con armi rovesciate e tamburi. Molta attenzione veniva posta ai tamburi, che, ricoperti di panno per attutirne il suono, scandivano un battito lento e costante all'unisono con i rintocchi delle campane.

Particolarmente suggestiva e significativa era la cerimonia d'ingresso nella cripta per l'atto finale della sepoltura. Dopo aver recitato le ultime orazioni nella piccola Kapuzinerkirche alla presenza soltanto dei più illustri esponenti del seguito, la bara, senza alcun seguito e preceduta soltanto dal ciambellano di corte, discendeva l'angusta scala che conduce alla cripta. Tutte le porte presenti lungo il percorso, all'avanzare del corteo, venivano man mano chiuse e sbarrate alle spalle del feretro, fino a che si giungeva alla porta d'ingresso della cripta che doveva essere rigorosamente chiusa e innanzi alla quale si osservava il più assoluto silenzio.

Il ciambellano, con molta decisione, bussava quindi alla porta dietro cui si trovava il priore dei cappuccini, il quale chiedeva in latino: "Chi è?". Il ciambellano, con voce ferma e imperiosa, rispondeva elencando la lunga serie di titoli che spettavano di diritto al defunto Asburgo. Al termine dell'elenco, il priore replicava risoluto "noi non lo conosciamo". Il ciambellano bussava una seconda volta, e alla domanda del priore annunciava la presenza di "Sua Maestà Imperiale". Nuovamente il frate rispondeva "noi non lo conosciamo". Dopo una breve pausa il ciambellano bussava ancora, questa volta lievemente. Il priore chiedeva per la terza volta: Chi è?'". Risposta: Un povero e miserabile peccatore'". Al che il priore apriva la porta e consentiva alle spoglie mortali dell'imperatore di accedere alla sua ultima dimora.[1]

Sarcofago di Maria Teresa e marito

I sarcofagi

Le tombe indipendenti sono generalmente una variazione di una cassa con copertura piatta, oppure una vasca con i lati inclinati e un coperchio convesso con candele decorate. Gli ornamenti spaziano da quelli semplici a quelli più elaborati.

Fino al Settecento, il materiale più comune per un sarcofago era simile al bronzo, una lega di stagno, ricoperta di gommalacca. Le splendide tombe del periodo barocco e rococò sono fatte di vero bronzo, un materiale più nobile e quindi più costoso. Riformando l'imperatore Giuseppe II semplificò i costumi per la sepoltura delle persone, e introducendo l'uso nella Cripta Imperiale del rame, più leggero ed economico, dove fu usato nell'800. Alla fine del 1800 fu adottato un misto di ottone e bronzo, conosciuto come rame argento-bronzeo. Altri materiali furono usati solo raramente, eccetto le placche d'argento e d'oro per le decorazioni.

Varie tecniche metallurgiche furono usate: fusione piena per i sarcofagi; fusione cava per le sculture decorative; intaglio, incisione, e rilievo lavorato per la decorazione superficiale. Le parti per le casse e i coperchi sono lavorate insieme, gli ornamenti e le figure decorative sono avvitate sopra.

Lo scultore responsabile di molte tombe elaborate è Balthasar Ferdinand Moll.

Per garantire la stabilità delle enormi tombe esposte, esse hanno maniglie in ferro e rivestimenti di legno all'interno. Questo evita sia lo sprofondamento sia l'inarcamento delle pareti laterali sotto il peso del coperchio (il coperchio della tomba doppia dell'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo e di suo marito, pesa approssimativamente 1 700 kg!).

All'interno della cassa viene posta una bara ricoperta di seta (nera con bordi dorati per i regnanti, rossa con bordi argentati per gli altri). La bara ha solitamente due serrature, la chiave di una è custodita dal Padre Guardiano Cappuccino della cripta, l'altra si trova nella Schatzkammer o camera del Tesoro in italiano del Palazzo di Hofburg a Vienna.

All'interno della bara, il corpo di solito presenta gli organi rimossi come procedura necessaria del processo di imbalsamazione per l'esposizione prima del funerale. Per circa un terzo dei corpi, il cuore fu posto in un'urna dorata in un posto separato (generalmente la Herzgruft (la Cappella dei Cuori) nella chiesa degli Agostiniani), e alcuni intestini e altri organi sono stati messi in urne di rame e depositate nella Cripta Imperiale nelle catacombe della cattedrale di Santo Stefano di Vienna.

Conservazione delle tombe

Durante i secoli, l'umidità costante, le variazioni di temperatura, e il viavai dei turisti hanno influito pesantemente sullo stato dei sarcofagi. Il deterioramento ha provocato crepe, buchi e rotture nei materiali. Gli strati superficiali si sono consumati, le basi si sono rotte, le finiture decorative sono state rotte o rubate dai visitatori, le strutture metalliche hanno assorbito troppa umidità e si sono gonfiate, e le pesanti coperture hanno portato alcune pareti a piegarsi o a cedere.

Il primo importante sforzo per il restauro fu intrapreso nel 1852, ma ulteriori lavori si resero necessari nel 1956 quando la Gesellschaft zur Rettung der Kapuzinergruft (Associazione per Salvare la Cripta dei Cappuccini) rese di pubblico dominio il problema, raccolse fondi, curò e sistemò le tombe.

Fu necessario prima trovare nuovi spazi e deumidificare la cripta. Dopo il completamento della Nuova Cappella nel 1960 e il trasferimento di 26 tombe dalla sovraffollata Cappella Toscana, il lavoro di deumidificazione poté avere inizio. Inoltre, un laboratorio fu creato nell'ala sud della Cappella Toscana dove artigiani molto esperti possono lavorare su tombe prelevate temporaneamente da altre zone per il restauro.

Nel 2003 il rinnovamento delle attrezzature del piano terra per i visitatori portarono alla creazione di una nuova entrata e permisero l'accesso alla cripta per le persone con handicap. Il percorso per i turisti fu inoltre modificato in modo da permettere ai visitatori di vedere le tombe nella loro sequenza storica entrando da un lato e uscendo dall'altro, invece di entrare e uscire da un unico punto situato in mezzo al tragitto. Cosa più importante, l'intera cripta è dotata da un sistema di aria condizionata in modo da poter controllare il grado di umidità.

Il lavoro di riparazione e di conservazione delle opere artistiche avviene in stretta collaborazione con i monaci, con l'Associazione, l'Ufficio Austriaco per i Monumenti e il Fondo per la Conservazione della Vecchia Vienna.

Le cappelle

La Cappella dei Fondatori

La Cappella dei Fondatori (Gründergruft) è la parte più antica della cripta, risale alla costruzione originale della chiesa (completata nel 1632), ed è situata sotto la Cappella dell'imperatore alla sinistra della navata della chiesa soprastante. La stanza è bassa, luminosa, senza finestre, ed è visibile attraverso le porte barocche della Cappella di Leopoldo. Qui sono presenti due sarcofagi semplici della coppia fondatrice.

Guardando attraverso il cancelletto, da sinistra a destra:

La Cappella di Leopoldo

Il Leopoldsgruft (Cappella di Leopoldo) fu costruito sotto la navata della chiesa, iniziata nel 1657 dall'imperatore Leopoldo I, dopo l'editto di suo padre Ferdinando III che stabiliva che il luogo predisposto per la sepoltura della famiglia imperiale dovesse essere in questa chiesa. Posto che Leopoldo contribuì con le sue tre mogli e con 16 figli, più sé stesso, alla popolazione della cripta, fu inevitabile che altre Cappelle si sarebbero rese necessarie ben presto.

Le nicchie dei bambini

Girando alla sinistra del varco della Cappella dei Fondatori, nei muri delle fondamenta della parete orientale della chiesa ci sono dodici nicchie longitudinali costruite negli anni 60 contenenti sarcofagi di 12 bambini (Kolumbarnischen). Le bare si trovavano precedentemente nella Cappella dei Fondatori oppure nella parte principale di questa cappella, ma in sostanza erano in cattive condizioni e sono state posizionate dentro casse identiche. Nessuna marcatura o documentazione identifica quali bambini vi siano contenuti, ma quelli sepolti in questi loculi sono:

Quattro figli dell'Imperatore Ferdinando III 27:

Sette figli dell'imperatore Leopoldo I 37:

La chiesa dei Domenicani a Vienna

Nipoti dell'imperatore Ferdinando III 27:

Sala Principale

Di fronte alle Nicchie dei Bambini

Procedendo lungo il muro settentrionale, da est verso ovest:

Procedendo lungo il muro meridionale, da est verso ovest:

La Cappella di Carlo

La prima parte della Karlsgruft fu costruita nel 1710 dall'imperatore Giuseppe I 35. Nel 1720 fu ampliata da Johann Lucas von Hildebrandt su ordine dell'imperatore Carlo VI 40 e custodisce 8 sarcofagi:

Procedendo lungo il muro meridionale, da sinistra a destra:

La sua tomba è una delle più straordinarie, con un teschio ad ogni angolo con una delle corone dei suoi maggiori regni (l'Impero, la Boemia, l'Ungheria e l'Austria).

Lo spazio vuoto ad ovest della terza cappella fu usata come area per il ricevimento durante le cerimonie quando i nuovi corpi venivano portati dopo il funerale che veniva celebrato sopra.

Ritornando lungo il muro settentrionale, da sinistra verso destra:

La Cappella di Maria Teresa

Le tre cappelle della Cripta Imperiale contenevano 44 corpi più le urne contenente i cuori di altre due persone quando l'imperatrice Maria Teresa 56 iniziò la costruzione della Maria Theresien Gruft nel 1754. È dietro la chiesa soprastante, con la sua cupola che si sviluppa nel cortile del monastero e contiene le tombe di 16 persone:

Sotto l'arco all'ingresso:

Nella piccola camera immediatamente a nord dell'imperatore Giuseppe II 42:

Al centro della cappella, da sinistra a destra:

Questa doppia tomba dell'Imperatrice Maria Teresa e di suo marito, Francesco I, scolpita da Balthasar Ferdinand Moll è di particolare interesse artistico ed è probabilmente il più glorioso nel suo disegno.

Nella piccola camera immediatamente a sud dell'imperatore Giuseppe II 42:

Lungo il muro meridionale, giovani figli dell'imperatore Francesco I 55 e dell'imperatrice Maria Teresa 56. Da sinistra verso destra:

Sulla curva sud-orientale:

Lungo il muro occidentale, principalmente la famiglia dell'imperatore Giuseppe II 42. Da sinistra verso destra:

A lato dell'ingresso della Cappella di Francesco sul muro settentrionale:

La Cappella di Francesco

Nel 1824 le quattro cappelle della Cripta Imperiale custodivano 78 corpi e urne contenenti i cuori di tra altre persone. In quell'anno l'imperatore Francesco II 57 costruì l'ottagonale Franzensgruft, attaccandolo all'ala destra della Cappella di Maria Teresa. È nello stile Biedermeier, così come lo sono le cinque tombe che vi sono contenute.

Al centro:

Nell'angolo, in senso orario partendo dall'angolo a sinistra (sud est):

Fino al 1940, questa Cappella conteneva il corpo del nipote dell'imperatore Francesco II 57, figlio dell'imperatrice Maria Luisa, Francesco Giuseppe, duca di Reichstadt (1811 - 1832). Adolf Hitler ordinò che il corpo fosse riportato in Francia: si trova attualmente nell'Hôtel des Invalides a Parigi vicino al corpo di suo padre, Napoleone Bonaparte. Il suo cuore è ancora sepolto nella Herzgruft nell'Augustinerkirche.

Attraverso la porta nella parete occidentale a sinistra è presente la parte meridionale della Cappella Toscana. Nella parete orientale è presente l'entrata occidentale della Cappella della Cripta. La parete settentrionale si apre nella Cappella di Ferdinando.

La Cappella di Ferdinando

La Ferdinandsgruft fu costruita nel 1842, lungo #La Cappella Toscana, in combinazione con la ricostruzione del monastero soprastante. Anche i visitatori vedono solo una stanza quasi vuota con solo due sarcofagi, questa cappella attualmente contiene un quarto dell'intera popolazione della Cripta Imperiale, inseriti nei pilastri negli angoli.

Salta direttamente alle tombe: 64-72, 73-79, 80-87, 88-100

Sala principale

All'interno del pilastro di sud-ovest

Nove tombe, soprattutto bambini:

All'interno del pilastro di sud-est

All'interno del pilastro di nord-ovest

Otto tombe, contenenti 9 corpi:

All'interno del pilastro di nord-est

Tredici tombe, principalmente membri del ramo toscano:

La Cappella Toscana

La Toscanagruft fu costruita nel 1842, insieme alla Cappella di Ferdinando. A quel tempo c'erano 85 corpi più le urne con i cuori di tre persone nelle cinque cappelle della cripta.

La Cappella Toscana una volta custodiva molto più delle attuali 14 tombe, e molte furono spostate nella nuova Cappella o incluse all'interno dei pilastri della Cappella di Ferdinando durante i grandi restauri del 1960. La cappella è larga 5 metri ed è lunga 21 metri; si estende lungo tutte le pareti occidentali sia della Cappella di Ferdinando sia di quella di Francesco, finendo solo quando incontra il muro esterno del transetto ad ovest della Cappella di Maria Teresa.

Questa cappella prende il suo nome dai molti discendenti dei giovani figli dell'imperatore Leopoldo II 113, granduca di Toscana, sepolto qui.

Nota: la disposizione delle tombe elencata qui si riferisce alla sistemazione eseguita nel 2003, ma hanno subito un'ulteriore modifica da quella data.

Venendo dalla Cappella di Ferdinando, da sinistra a destra:

Dietro di loro, da sinistra verso destra:

Alla destra dell'entrata, lungo il muro settentrionale, da sinistra a destra:

Alla sinistra dell'ingresso, lungo il muro occidentale, da sinistra verso destra:

Di fronte ad essi, lungo il muro:

La Nuova Cappella

La Neue Gruft fu costruita tra il 1960 e il 1962 sotto il pavimento del monastero con una estensione di 280 metri quadrati per eliminare la confusione dei ben 140 corpi (oltre le ceneri e le urne contenenti i cuori di altre quattro corpi) presenti nelle altre nove cappelle, oltre a fornire un controllo sulla temperatura per proteggere i sarcofagi metallici da un'ulteriore deterioramento. I suoi muri di freddo cemento evocano la solennità della morte. La Nuova Cappella è preceduta dalla Cappella di Ferdinando e seguita dalla Cappella di Francesco Giuseppe. Contiene 26 sarcofagi:

Muro occidentale

Alla sinistra dell'ingresso, procedendo lungo il muro occidentale da sud verso nord, la "Linea dei Vescovi":

Muro meridionale

Lungo il muro meridionale:

Muro settentrionale

Procedendo lungo il muro settentrionale, da ovest verso est, la prima parte contiene la famiglia dell'arciduca Carlo 122, il vincitore di Aspern:

Su un piedistallo, di fronte alla tomba dell'imperatrice Maria Luisa 127:

La successiva sporgenza lungo la parete settentrionale, da sinistra verso destra, contiene perlopiù la famiglia dell'arciduca Albrecht 128, un grande comandante militare della generazione successiva:

Muro orientale

Procedendo lungo il muro orientale, da nord verso sud, i diretti predecessori degli ultimi imperatori:

La Cappella di Francesco Giuseppe

Dal 1908 le sette cappelle della cripta già contenevano 129 corpi, più le urne con i cuori di altre 3 persone. In quell'anno fu costruita la Franz Josephs Gruft, lungo la Cappella adiacente, come parte delle celebrazioni dell'imperatore Francesco Giuseppe 142 per i 60 anni di governo. La cappella è di solito attraversata da nord verso sud.

Da sinistra verso destra:

Girando intorno ai sarcofagi, la porta della parete meridionale conduce nella Cappella della Cripta.

La Cappella della Cripta

La Gruftkapelle fu costruita lungo la Cappella di Francesco Giuseppe nel 1908. Contiene un sarcofago, posizionato sulla destra verso la parete occidentale:

Alla sinistra, di fronte alla parete orientale:

Nell'angolo a destra (sud-est):

Altri Asburgo

Non tutti gli Asburgo importanti sono sepolti qui. Quelli citati in questa pagina, ma sepolti altrove sono:

Dopo l'apertura della Cripta Imperiale nel 1632:

Sepolture future

È difficile che qualche altro membro della Casa Imperiale possa ricevere in futuro il permesso per venire sepolto qui, anche se il corpo dell'ultimo imperatore regnante, Carlo I, potrebbe venirvi tumulato se la famiglia desidererà trasferirlo qui da Madeira.

Dal 1971 i membri della famiglia che muoiono durante l'esilio sono generalmente sepolti nella cripta della cappella Loreto del monastero benedettino a Muri, in Svizzera.

Alla fine del 2007 vi è stato sepolto, accanto alla madre, l'arciduca Carlo Ludovico, figlio di Carlo e Zita. La più recente sepoltura risale al 16 luglio 2011, quando vi furono tumulati l'arciduca Ottone, anche lui figlio dell'ultimo imperatore Carlo, e sua moglie Regina.

Note

  1. ^ Carl Eduard Vehse, Franz Demmler, Memoirs of the Court Aristocracy and Diplomacy of Austria, Whitefish, Montana, U.S.A., Kessinger Publishing, 2004, ISBN 1-4179-1937-X, ISBN 1-4179-1938-8
  2. ^ Chiesa di Nostra Signora[collegamento interrotto]
  3. ^ Duomo di Graz
  4. ^ Chiesa di San Vincenzo

Voci correlate

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