Quella che segue è una cronologia degli avvenimenti più significativi dell'occupazione tedesca di Roma e della Resistenza romana.

Luglio 1943

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Esito della votazione nominativa e riassuntiva dell'Ordine del Giorno Grandi
Pietro Badoglio

Agosto 1943

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Il generale Patton a Palermo riceve il 28 luglio 1943 il gen. Montgomery all'aeroporto.Lo Sbarco in Sicilia è concluso

Settembre 1943

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«Abbasso tutti!»

Il feldmaresciallo Albert Kesselring, comandante supremo di tutte le forze tedesche in Italia
Bandiera del C.L.N.
L'albergo in cui Mussolini era prigioniero, in una fotografia ripresa dai tedeschi il giorno della sua liberazione
Stemma della Repubblica Sociale Italiana
Herbert Kappler in una foto scattata dagli alleati nel 1945

Ottobre 1943

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Lapide al ghetto di Roma con la seguente iscrizione:

 IL 16 OTTOBRE 1943
 QVI EBBE INIZIO
 LA SPIETATA CACCIA AGLI EBREI
 E DVEMILANOVANTVNO CITTADINI ROMANI
 VENNERO AVVIATI A FEROCE MORTE
 NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTI
 DOVE FVRONO RAGGIVNTI
 DA ALTRI SEIMILA ITALIANI
 VITTIME DELL'INFAME
 ODIO DI RAZZA
 I POCHI SCAMPATI ALLA STRAGE
 I MOLTI SOLIDALI
 INVOCANO DAGLI VOMINI
 AMORE E PACE
 INVOCANO DA DIO
 PERDONO E SPERANZA
 A CVRA DEL COMITATO NAZIONALE
 PER LE CELEBRAZIONI DEL VENTENNALE
 DELLA RESISTENZA
 23 OTTOBRE 1944
Trascrizione della lapide sottostante:

 "E NON COMINCIARONO NEPPURE A VIVERE"
 IN RICORDO DEI NEONATI
 STERMINATI NEI LAGER NAZISTI
 IL COMUNE POSE NELLA GIORNATA DELLA MEMORIA
 GENNAIO 2001

Novembre 1943

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Dicembre 1943

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Carla Capponi

Gennaio 1944

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Scritta di propaganda fascista su una casa di Roma distrutta dalle bombe alleate nel 1944

Febbraio 1944

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Pietro Koch

La sala ristoro dei soldati tedeschi della Stazione Termini viene fatta segno a un secondo attentato che causa morti e feriti.

Marzo 1944

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Foto dei momenti successivi all'attentato di Via Rasella

Aprile 1944

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Giuseppe Albano detto il "gobbo del Quarticciolo"

Maggio 1944

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Rovine di Montecassino dopo la battaglia

Giugno 1944

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Note

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  1. ^ La seduta era iniziata alle 17,15 del 24 luglio, la votazione avvenne alle 2,30 del 25 luglio. Non esiste alcun verbale della seduta
  2. ^ «Nel pomeriggio del 26 luglio 1943 s'incontrano a casa Bonomi i rappresentanti di sei partiti antifascisti. Vi partecipano De Gasperi, Gronchi, , Spataro, Brosio, Casati, Giorgio Amendola, Lombardo Radice, Cevolotto, La Malfa, Bauer, Romita, Vernocchi, Lizzadri e altri...»; «27 luglio 1943. I rappresentanti dei partiti antifascisti si costituiscono in "comitato nazionale delle correnti antifasciste" ne è presidente Bonomi. Il comitato chiede a Badoglio lo scioglimento del PNF, la liberazione dei detenuti politici, l'abolizione del tribunale speciale e la libertà di stampa » (in Il biennio cruciale (luglio 1943-giugno 1945): l'Italia di Charles Poletti,Di Giovanni Di Capua Pubblicato da Rubbettino Editore srl, 2005 ISBN 88-498-1202-7
  3. ^ in Oneri e onori: le verità militari e politiche della guerra di liberazione in Italia di Roberto Roggero, Greco & Greco Editori, 2006 pag 380 ISBN 88-7980-417-0
  4. ^ in Giorgio Amendola: un comunista nazionale: dall'infanzia alla guerra partigiana, 1907- 1945, di Giovanni Cerchia, Rubbettino Editore, 2004 ISBN 88-498-0904-2, pag.381
  5. ^ G.Cerchia, op.cit. pag.381
  6. ^ Giovanni Di Capua, op.cit. pag. 416.
  7. ^ Cfr. Giorgio Bonacina, Obiettivo Italia - I bombardamenti aerei delle città italiane dal 1940 al 1945, Mursia 1970, p. 236.
  8. ^ H. Callender, «Open City Status by Rome Doubted. Washington feels. Capital is Too important for Axis to Demilitarize it. Rail Lines Called Vital. Vast Shifting of Italian War Plants Involved - Sicilian Resistance Expected», in The New York Times del 21 luglio 1943, citato (pag. 31) in Umberto Gentiloni Silveri, Maddalena Carli, Bombardare Roma - Gli Alleati e la «città aperta» (1940-1944) - Il Mulino - Biblioteca storica, Bologna, 2007, ISBN 978-88-15-11546-1); dopo i grandi bombardamenti dell'estate 1943, la città fu nuovamente bombardata altre 51 volte, sino alla liberazione il 4 giugno 1944 (cfr. Cesare De Simone, "Venti Angeli sopra Roma - I bombardamenti aerei sulla Città Eterna 19 luglio e 13 agosto 1943", Mursia, Milano, 1993, ISBN 88-425-1450-0, pag. 310).
  9. ^ R. De Felice, Il Rosso e il Nero, Baldini & Castoldi, 1995. p. 31
  10. ^ Ruggero Zangrandi, ne L'Italia tradita, Mursia, 1971, riprendendo il ricordo dello speaker Giovan Battista Arista, racconta i dettagli dell'annuncio, trasmesso dall'auditorio "O"; preparata la diretta, fu interrotta la canzone "Una strada nel bosco" e dopo una breve introduzione di Arista, Badoglio lesse il suo comunicato, subito registrato per poter essere successivamente ritrasmesso. Zangrandi, che dedica questo libro ad una feroce critica nei confronti di Badoglio, sapidamente precisa che Badoglio lo pronunciò "quasi in italiano".
  11. ^ Cenni Storici sull'8 settembre a Roma dal sito ufficiale del comune di Roma
  12. ^ Dal nome del giornale del Movimento Comunista d'Italia che raggruppa socialisti, comunisti, cattolici, repubblicani e apolitici.
  13. ^ Roberto Gremmo, I comunisti di Bandiera rossa: l'opposizione rivoluzionaria del Movimento comunista d'Italia : 1944-1947, ELF, 1996. URL consultato il 14 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).
  14. ^ Portelli 2012, p. 153.
  15. ^ Per la sua attività clandestina monsignor O'Flaherty fu soprannominato "the Pimpernel of the Vatican", vale a dire "La primula rossa del Vaticano
  16. ^ Portelli 2012, pp. 171 e 409.
  17. ^ Italo Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall'Italia ai lager Nazisti i trasporti dei deportati 1943-1945. Milano, Consiglio regionale del Piemonte, ANED, Franco Angeli, 1995, pp. 36-37.
  18. ^ Figlio di Piero Calamandrei
  19. ^ Cfr. "Italia libera" Archiviato il 3 marzo 2016 in Internet Archive.
  20. ^ Un monumento posto accanto l'ingresso del Forte ricorda oggi i 77 patrioti ivi fucilati durante l'occupazione nazifascista, tra il 1943 e il 1944. La lista dei nomi dei condannati è disponibile presso il sito dell'A.N.F.I.M. Archiviato il 21 ottobre 2008 in Internet Archive..
  21. ^ Virgilio Reali, Vicende di guerra. Don Giuseppe Morosini e la resistenzaAnpi, Roma 1999
  22. ^ Piscitelli 1965, p. 310:

    «Non confortata dall'azione unitaria del CCLN, la lotta armata in città resta affidata al comando dei GAP che, fedele all'incitamento del 26 marzo, continua a spingere al combattimento le avanguardie dei partiti più decisi e innovatori: quelli di sinistra. E si registrano nuovi attentati. Già il 27 marzo a via Fornovo, negli uffici della presidenza dell'Opera Nazionale Balilla, ove funzionano enti di assistenza, scoppiano due bombe depostevi in precedenza che, purtroppo, feriscono una donna e, più gravemente, due bambini, provocando molto panico.»

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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