Ducati Monster | |
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Costruttore | ![]() |
Tipo | Naked |
Produzione | dal 1993 |
Modelli simili | Buell XB Lightning Triumph Speed Triple Moto Morini Corsaro 1200 |
Il Ducati Monster è una moto naked prodotta a partire dal 1993 dalla Ducati, prodotta in diverse cilindrate; questa motocicletta è considerata la capostipite di questa categoria, che fino ad allora aveva avuto poco successo, inoltre ispirò molte altre moto.[1]
Dal suo debutto fino al 2007 non ha mai cambiato radicalmente il suo stile e la casa bolognese ne ha prodotti più di 150 000 esemplari.
Il Monster viene presentato dalla Ducati per la prima volta al pubblico al salone di Colonia nell'autunno del 1992. Questo prototipo che montava la prima versione a carburatori del motore di 904 cm³ di derivazione SuperSport raffreddata ad aria/olio, vedeva la conferma della distribuzione desmodromica.
Il telaio era, invece, costituito dal traliccio in tubi derivato dalla serie 851/888.
Nel maggio del 1993 esce nei concessionari Ducati il primo Monster, con l'unica motorizzazione di 904 cm³. Disegnato da Miguel Galluzzi, autore della precedente SS e del recente Cagiva Raptor/V-Raptor, il suo costo di listino è di Lire 11.890.000 (12.500.000 lire su strada).
Il forcellone, il telaio e la sospensione progressiva (Boge) derivano dalla 851, e il resto della componentistica è di prim'ordine: impianto frenante Brembo e sospensioni Showa. Il motore (bicilindrico ad L, due valvole per cilindro e distribuzione desmodromica) è lo stesso che equipaggia la SS. La strumentazione ha cifre rosse su sfondo bianco (è previsto il solo tachimetro/contachilometri) e otto spie.
Il Monster 600 si differenzia dal fratello maggiore per un cambio a 5 marce invece che a sei, frizione a bagno d'olio invece che a secco, un solo disco all'impianto frenante anteriore, assenza del radiatore di raffreddamento dell'olio e pneumatici di misura ridotta.
Le differenze rispetto al 600, sono solo la presenza del radiatore dell'olio ed una diversa cubatura del motore. Viene inoltre introdotta la prima special prodotta da Borgo Panigale, la versione “S”, creata sulla base della 900. La versione “S” si distingueva dal resto della gamma per le leve con serbatoio separato, per la presenza del cupolino (che diverrà di serie solo l'anno successivo), i tubi idraulici in treccia metallica, i dischi flottanti in ghisa (normalmente in acciaio inox), la sella in pelle Connolly ed il kit antisaltellamento al posteriore.
Vengono inoltre ridotte le dimensioni delle valvole nel 900, così come vengono usate delle camme dal profilo meno spinto (valvole e camme del 750, a partire dal motore numero 037727), rendendo la guida in città molto più morbida e permettendo l'uso della benzina verde. Il cupolino diventa di serie per il 900 ed il supporto manubrio è ora in un pezzo unico in lega leggera.
Cambia anche il logo, con l'introduzione del disco tagliato che stilizza la D di Ducati. Il 750 ottiene un disco in più nel freno anteriore e continua la produzione delle motorizzazioni esistenti con valvole piccole. L'introduzione del 900 “S”, ottiene il ritorno all'utilizzo delle valvole grandi per questa cubatura.
Tutti i modelli a due valvole sono disponibili anche nella versione Metallic e Cromo. La prima ha la scritta Ducati sul serbatoio (di un grigio particolare) in metallo, la seconda ha invece il serbatoio interamente cromato.
Il 900 Special del 2000 monta l'ammortizzatore Ohlins al posteriore (montato in orizzontale, nascosto alla vista dai fianchetti) così come i parafanghi in carbonio e la barra antisaltellamento.
Viene introdotta l'iniezione Marelli sulla 900.
Viene introdotto il Monster S4, che rappresenta il nuovo allestimento top di gamma.
Il motore utilizzato è quello del Ducati 916, derivato direttamente dalla Superbike, con 4 valvole per cilindro e ben 101 CV, ma debitamente rivisitato negli alberi a camme per renderlo meno "spinto" e di matrice più turistica. Anche il telaio, in questa versione, cambia e viene adottato quello utilizzato dalle Sport Tourer ST2 ed ST4, riconoscibile dalla mancanza dell'archetto di reazione del forcellone posteriore. Cerchi Marchesini a 5 razze e l'esclusiva colorazione “Senna” (grigio titanio e i cerchi rossi) aiutano a riconoscere questo modello.
Tutte le motorizzazioni adottano la nuova sospensione posteriore, già anticipata dall'S4, che permette di eliminare l'archetto di reazione del forcellone posteriore, snellendo di molto l'estetica. Su tutte le versioni, inoltre, viene adottato il secondo disco all'impianto frenante anteriore.
La versione con motore 400 (destinata prima di quest'anno esclusivamente al mercato giapponese) fa il suo timido ingresso anche nel mercato europeo, proponendosi come valida alternativa dei concorrenti giapponesi. La versione standard sarà accompagnata dall'iniezione elettronica, dal doppio disco Brembo e dalla possibilità di scegliere le combinazioni di colori delle carene e del telaio. La versione dark verrà proposta con il telaio nero, disco anteriore singolo, carene sverniciate. Il Monster 400 i.e. è un modello poco venduto a causa dell'elevato costo (rispetto ad uno scooter) e dalle prestazioni blande. È un perfetto modello entry level, tuttavia poco potente e quindi venduto pochissimo. Il tentativo di commercializzazione in Europa sarà interrotto due anni dopo a causa degli scarsi risultati. La commercializzazione in Giappone rimarrà invece ancora attiva.
In quest'anno, infine, viene presentata una special su base S4, prodotta in serie limitata di 350 esemplari, denominata Fogarty in onore del pluricampione di motociclismo Carl Fogarty.
Gamma in produzione:
Monster 400 i.e. - dark, standard - 44 CV @ 10500 giri/min - 166 kg (168 kg Japan Version)
Monster 620 i.e. - dark (arriverà in seguito), standard, s (fianchetti e paracalore in carbonio, cupolino, forcellone alluminio, puntone di reazione regolabile) - 60 CV @ 9500 giri/min - 177 kg
Monster 750 i.e. - dark, standard - 64 CV @ 8750 giri/min - 179 kg
Monster 900 i.e. - dark, standard - 78 CV @ 8000 giri/min - 189 kg
Monster S4 - 101 CV @ 8750 giri/min - 193 kg
Vengono introdotte due nuove cilindrate: l'800 ed il 1000. Il 1000 è un motore completamente riprogettato, introduce la doppia accensione con la seconda candela disposta in maniera particolare tra le cinghie della distribuzione. La testata ha l'angolo delle valvole ridotto (come il motore Testastretta usato in Superbike). L'800 i.e. ha ora il cambio a 6 marce ma la frizione rimane in bagno d'olio.
Ma la grande novità per il 2003 è il rinnovamento del top di gamma: l'S4 lascia il posto all'S4R che ora adotta il potente desmoquattro di 996 cm³ e 113 CV all'albero. Tra le colorazioni disponibili risulta una serie denominata Viper (ispirata proprio alla Viper), con colorazione blu e striscia bianca asimmetrica. La moto cambia completamente "appeal" soprattutto sul retrotreno, dove viene adottato per la prima volta sul Monster, il forcellone monobraccio. L'idea nasce dalla Business Unit del Monster, allora formata da Daniele Casolari (fondatore di Ducati Performance, ex Giocamoto ed attuale amministratore di Feel Racing) che era responsabile della Business Unit e da Massimo Corea, allora product manager del Monster. Avendo Ducati, appena prima, lanciato la MH900e, il forcellone allora adottato per la MH, ispira il nuovo forcellone a traliccio della S4R. Ma la moto subisce un restyiling ben più importante che tocca le pedane (che per la prima volta vengono separate per favorire l'uso in pista), il doppio scarico alto su un lato (sempre per favorire l'angolo di piega), la nuova grafica del cruscotto ed il manubrio Magura che diventa unico in lega di alluminio a sezione variabile.
La colorazione Senna è disponibile ora per tutte le cilindrate, mentre l'allestimento Dark non prevede più il solo nero opaco, ma anche un inedito argento opaco.
Gamma in produzione:
Monster 620 i.e. - dark, standard, s (fianchetti e paracalore in carbonio, cupolino, forcellone alluminio) - 60 CV @ 9500 giri/min - 177 kg
Monster 800 i.e. - dark, s - 73 CV @ 8250 giri/min - 179 kg
Monster 1000 i.e. - dark, s - 84 CV @ 8000 giri/min - 189 kg
Monster S4R - 113 CV @ 8750 giri/min- 193 kg
Il 620 i.e. adotta la rivoluzionaria frizione antisaltellamento APTC (che riduce anche lo sforzo alla leva della frizione) ed il cambio a 6 marce. La versione Dark è disponibile in due varianti: con singolo disco e cambio a 5 marce oppure con doppio disco, frizione APTC e cambio a 6 marce.
Fra le novità della gamma Monster, vi sono anche due allestimenti speciali. La prima è la Ducati Monster Capirex.[2] In questa versione, disponibile solo rossa con il motore da 620 cm³, è presente un cupolino con il numero 65 del pilota Loris Capirossi a cui è dedicata. Lo stesso numero lo troviamo anche sul codino. A completare la decorazione vi è una banda bianca. Questa edizione della Monster è stata ideata per celebrare la prima vittoria in MotoGp della casa di Borgo Panigale, ottenuta dallo stesso Capirossi sul circuito della Catalunya. La seconda edizione speciale della Monster del 2004 è la Ducati Monster Matrix[3], ispirata al film Matrix Reloaded nel quale compare la Ducati 998 (anch'essa venduta poi in edizione speciale Matrix nello stesso anno). Anche questa edizione speciale della Monster è dotata del motore da 620 cm³.
Il Monster 800 viene rimpiazzato dalla nuova unità S2R 800, che introduce il forcellone monobraccio al posteriore, il doppio scarico sovrapposto laterale oltre a motore ad alte prestazioni e la frizione antisaltellamento.
Gamma in produzione:
Monster 620 i.e. - dark, standard (cupolino) - 60 CV @ 9500 giri/min - 177 kg
Monster S2R 800 i.e. - standard - 77 CV @ 8250 giri/min
Monster 1000 i.e. - dark, standard, s (fianchetti e paracalore in carbonio, forcella showa regolabile, forcellone alluminio) - 84 CV @ 8000 giri/min - 189 kg
Monster S4R - 113 CV @ 8750 giri/min- 193 kg
Viene ritirata la commercializzazione sul mercato europeo della versione (rimane solo per il mercato giapponese):
Monster 400 i.e. - dark, standard - 44 CV @ 10500 giri/min - 166 kg (168 kg Japan Version)
Il resto della gamma resta invariato.
Il rinnovamento della gamma prosegue con l'introduzione del 695 al posto del 620i.e. ad un prezzo di lancio molto allettante. I cavalli salgono a 73 CV e sono proposte nuove colorazioni molto aggressive.
Gamma in produzione:
Monster 400 i.e. - dark - 44 CV @ 10500 giri/min - 166 kg (168 kg Japan Version)
Monster 620 i.e. - dark, standard (cupolino) - 60 CV @ 9500 giri/min - 177 kg
Monster 695i.e. – dark, standard – 73 CV a 8500giri/min – 177 kg
Monster s2r 800 i.e. - standard - 77 CV @ 8250 giri/min
Monster s2r 1000 i.e. - (fianchetti e paracalore in carbonio, forcella showa regolabile e mono sachs, monoforcellone alluminio) - 95 CV @ 7750 giri/min - 178 kg
Monster S4R - 113 CV @ 8750 giri/min- 193 kg
Monster S4Rs Testastretta (998)– 130 CV @ 8500 giri/min – 195 kg
Gamma di produzione:
Monster 695i.e. – dark, standard – 73 CV a 8500giri/min – 177 kg
Monster s2r 800 i.e. - standard - 77 CV a 8250 giri/min
Monster s2r 1000 i.e. - standard (fianchetti e paracalore in carbonio, forcella showa regolabile e mono sachs, monoforcellone alluminio) - 95 CV a 7750 giri/min - 178 kg
Monster S4R Testastretta (998) – 130 CV (all'albero) a 8500 giri/min- 195 kg
Monster S4RS Testastretta (998) – 130 CV (all'albero) a 8500 giri/min – 195 kg forcella e mono Ohlins, pompe e pinze radiali.
Il prezzo di lancio è stato di 8200 euro per la versione Plus (cupolino e coprisella in tinta) e 7850 per la versione base. Disponibile nei colori "Rosso anniversary Ducati", "Nero opaco", "Bianco Perla"
Al modello 696 vengono poco dopo affiancati i modelli 1100 e 1100s.
Il 3 novembre 2008, giorno dell'uscita della Ducati Streetfighter, il Monster dal design classico esce definitivamente di produzione lasciando spazio solamente ai nuovi modelli.
Grazie a questa iniziativa la Ducati è l'unica casa al mondo in grado di offrire ben 13 colori diversi per un unico modello.
Ad aprile esce anche il modello 796 che riprende caratteristiche sia del 696 (frizione multidisco in bagno d'olio), che del 1100 (il forcellone posteriore monobraccio).
Gamma di produzione nel 2012:
Visto il grande successo di Colour Therapy, con l'uscita del modello 796 è stata lanciata una nuova serie di colorazioni denominata "Color Mania" con la possibilità di avere ancora 13 opzioni in totale e 8 nuove personalizzazioni.
In effetti oltre alle 3 colorazioni classiche: Bianco Perla, Rosso Ducati, e Nero, sono rimaste dal precedente Colour Therapy, il Lilla Glamour e L'Arancio Scrambler.
Nel 2011 è stata introdotta la Monster 1100 EVO dotata di un bicilindrico di una cilindrata di 1079 cm³, che sviluppa ora una potenza massima di 100 CV a 7.500 giri ed una coppia di 105 Nm.
Nel dicembre 2020 la casa di Borgo Panigale presenta online il nuovo Monster completamente rinnovato, con un design che si discosta molto dal passato e, soprattutto, viene abbandonato il telaio a traliccio in tubi (non senza critiche da parte dei "Ducatisti" più appassionati) in favore di un nuovo telaio front frame in alluminio 60% più leggero; in totale sono 18 i chilogrammi persi rispetto alla progenitrice Monster 821 grazie ai molteplici accorgimenti. Il nuovo Monster che presenta un design meno personale ma più moderno viene equipaggiato con il collaudato Testatretta 11° da 937 cc, ora Euro 5, capace di 111 CV a 9250 giri/min. Completa la dotazione elettronica che prevede tre riding mode (Sport, Touring, Urban), l’ABS su tre livelli (2 e 3 con funzione cornering), controllo di trazione cornering e controllo dell’impennata, la dotazione di serie prevede inoltre un cruscotto elettronico con schermo TFT da 4,3", fanaleria a Led e frecce a rientro automatico.
Dalla presentazione fino ai ultimi modelli, la Monster è stata presentata in diverse cilindrate e versioni:
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