Ecografia ostetrica
Procedura diagnostica
Ecografia ostetrica durante la 14ª settimana di età gestazionale.
TipoEsame radiologico
AnestesiaNo
ICD-9-CM88.78
MeSHD016216

L’Ecografia ostetrica è l'applicazione dell'ecografia medica nell'ambito della diagnosi prenatale volta principalmente allo studio dell'embrione o del feto[1] all'interno della cavità uterina materna.

Mediante l'ecografia ostetrica è possibile:

In Italia le donne in stato di gravidanza hanno diritto ad eseguire gratuitamente almeno due ecografie ostetriche, una tra la 19ª e la 23ª settimana e una tra la 28ª e la 32ª settimana di gravidanza. Una terza ecografia è prevista, su specifica richiesta dello specialista, nel caso in cui la gravidanza raggiunga le 41 settimane di età gestazionale.[2]

Strumentazione

Ecografo con sonda addominale e sonda vaginale.

L'esame può essere effettuato per via transaddominale (con sonda addominale di almeno 3,5 MHz) o transvaginale (con sonda vaginale di almeno 5 MHz) con ecografo in tempo reale. Si ricorre alla sonda vaginale generalmente nel primo trimestre quando la camera gestazionale potrebbe non essere visibile o nel terzo trimestre, principalmente per valutare il rapporto tra la placenta e l'orifizio uterino interno.

Ecografia del primo trimestre

L'ecografia ostetrica nel primo trimestre di gravidanza può essere effettuata dalla 6ª-7ª settimana (quando l'embrione comincia ad essere visibile) alla 13ª settimana di età gestazionale, che corrisponde al termine del primo trimestre di gravidanza; questo esame può essere eseguito per via transaddominale o transvaginale ed è finalizzato a:

  1. Visualizzare l'impianto della camera ovulare (o del sacco gestazionale)
  2. Visualizzare la presenza dell'embrione (o del feto)
  3. Determinare il numero dei sacchi gestazionali e dei feti
  4. Visualizzare l'attività cardiaca dell'embrione (o del feto)
  5. Datare la gravidanza
  6. Misurare la traslucenza nucale[3], se l'esame è eseguito tra 11 e 13 settimane di età gestazionale.

L'esame è indicato in particolare quando si presentino perdite ematiche vaginali, dolore pelvico, discrepanza tra volume uterino (riscontrato con l'esame obiettivo) e volume atteso per l'epoca di gravidanza, rischio di malformazione fetale, per datare la gravidanza oppure può essere eseguito in pazienti a basso rischio in assenza di indicazioni specifiche.

Ecografia del secondo trimestre

Il secondo trimestre di gravidanza corrisponde al periodo che va dalla 14ª settimana alla 26ª settimana di età gestazionale; in questo periodo l'esame ecografico è eseguito mediante sonda addominale ed è finalizzato, oltre alla determinazione della datazione della gravidanza, della presenza del feto e della sua attività cardiaca, anche a:

  1. Valutare corionicità e amnionicità in caso di gravidanza gemellare
  2. Studiare l'anatomia fetale per l'esclusione di anomalie congenite (ecografia morfologica)
  3. Localizzare la placenta
  4. Valutare la quantità del liquido amniotico.

Ecografia morfologica

Ecografia 3D della colonna vertebrale di un feto alla 21ª settimana di età gestazionale

L'esame ecografico per la valutazione dell'anatomia fetale viene eseguito tra la 19ª e la 21ª settimana di età gestazionale; al fine di escludere o accertare la presenza di malformazioni, durante l'esame devono essere visualizzati:

Ecografia del terzo trimestre

Il terzo trimestre di gravidanza corrisponde al periodo che va dalla 27ª settimana di età gestazionale al termine della gravidanza. Le ecografie ostetriche eseguite durante questo trimestre servono a valutare la crescita fetale, la quantità del liquido amniotico e l'inserzione placentare, oltre che a determinare la situazione e la presentazione del feto e a valutare la sua attività cardiaca.

L'esame è di norma eseguito per via transaddominale, ma si può ricorrere alla sonda vaginale per meglio apprezzare il rapporto tra l'orifizio uterino interno e la placenta nel caso in cui, per esempio, si voglia escludere il sospetto di placenta previa.

Biometria fetale

L'andamento della crescita fetale viene valutato attraverso la misurazione di:

I valori biometrici ottenuti vengono quindi confrontati con dei valori di riferimento in base all'età gestazionale.

Misurazioni

Nell'ecografia ostetrica le misurazioni fondamentali sono:

Queste misurazioni biometriche permettono di datare la gravidanza e valutare l'accrescimento del feto.

Ecografia Office

L'ecografia office in ostetricia e ginecologia è un esame ecografico eseguito a supporto della visita ostetrica ed è finalizzato alla ricerca di dati diagnostici che possono essere utilizzati a completamento di questa. Con l'ecografia Office si può determinare la presenza della camera ovulare, dell'embrione e dell'attività cardiaca embrio-fetale, valutare il numero di feti, la parte presentata fetale e la quantità di liquido amniotico (rilevata soggettivamente).

L'ecografia Office oltre che dal medico, può essere effettuata anche dall'ostetrica/o.[4]

Note

  1. ^ «Si definisce "embrione" il prodotto del concepimento fino a 10 settimane compiute (pari a 10 settimane e 0 giorni di età gestazionale), si definisce "feto" da 10 settimane in poi.» Da Società Italiana di Ecografia Ostetrico Ginecologica, Linee Guida SIEOG, EDITEAM gruppo editoriale, Ottobre 2010.
  2. ^ Decreto ministeriale del 10 Settembre 1998 (PDF), su salute.gov.it. URL consultato il 5 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2015).
  3. ^ Per calcolare il rischio di trisomia 21 nel feto
  4. ^ Possibilità per l'ostetrica/o di effettuare l'ecografia office in gravidanza, su fnco.it. URL consultato il 5 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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