Edmonda Aldini nasce a Reggio Emilia, nel piccolo nucleo di Ca' di Rocco.[2] A 14 anni vince un concorso con borsa di studio e viene ammessa, prima dell'età minima, all'Accademia d'arte drammatica, diretta da Silvio D'Amico.[1] Nel 1951 si diploma, assieme ad attori del calibro di Luigi Vannucchi, Glauco Mauri, Franco Graziosi e all'allora allievo regista Andrea Camilleri.[3] Debutta, e si fa immediatamente notare per le sue doti recitative, come attrice drammatica teatrale a San Miniato nel 1953 ne I dialoghi delle Carmelitane nel ruolo di suor Costanza.[1]
Nel 1955 è a fianco di Vittorio Gassman, con il quale recita per diversi anni ricoprendo parti di eccezionale difficoltà. Tra le opere migliori di quel periodo si ricordano: l'Ornifle di Jean Anouilh (1957),[4] il dramma a sfondo sociale Alla periferia di Federico Zardi, la memorabile interpretazione in Oreste di Vittorio Alfieri, di una bellissima Clitennestra, tutta giocata sui registri bassi, fino al Gioco degli eroi televisivi (1963), grande successo di critica e di pubblico, nel quale sosteneva tutti i ruoli femminili, dalla regina Atossa de I Persiani di Eschilo a Maria nel Pianto della Madonna di Jacopone da Todi.
Molto presente anche nella prosa radiofonica della Rai, dagli anni cinquanta.
Nel 1963 interpreta il film Ro.Go.Pa.G., nell'episodio diretto da Pier Paolo Pasolini.[1] Dallo stesso anno al 1966 si concede una parentesi televisiva, dapprima conducendo L'approdo,[5][1] successivamente affiancando Luigi Silori nel programma culturale Libri per tutti,[1] in cui il conduttore invitava l'attrice a leggere brani di autori contemporanei.
Nella stagione teatrale 1968-1969 partecipa alla rappresentazione della pièce Un quarto di vita di Giorgio Gaslini; rappresentata in prima nazionale al Teatro Regio di Parma,[6] vede la partecipazione, tra gli altri, di Duilio Del Prete - suo compagno anche nella vita[1] - Andro Cecovini, Gabriella Ravazzi, Daisy Lumini, Franca Mazzola e i gruppi I Nuovi Angeli e i Funamboli; la Aldini partecipa anche alla realizzazione del disco (pubblicato dalla Durium nell'estate del 1969).
Attrice dalle multiformi possibilità, Edmonda Aldini ha legato il suo nome a interpretazioni importanti: da La figlia di Jorio, diretta da Roberto De Simone, con Giuseppe Pambieri e Elena Zareschi,[7] a Ignorabimus di Arno Holz, diretto da Ronconi al Fabbricone di Prato[8][9] - ma con Ronconi occorre ricordare anche la straordinaria prova di attrice nel Riccardo III allo Stabile di Torino (era Lady Anna accanto a Gassman),[10]Confessione scandalosa di Ruth Wolff (1977),[11] nei panni e nelle vicissitudini più psicologiche che storiche di Cristina di Svezia, diretta da Giuseppe Patroni Griffi (con il quale interpretò anche Elettra nell'Oreste di Vittorio Alfieri, accanto a Remo Girone).[12]
Negli ultimi anni l'attrice ha diradato le sue apparizioni, privilegiando le serate di poesia, per poi ritirarsi a vita privata.
Nel corso della sua carriera Edmonda Aldini è stata anche cantante, collaborando con il gruppo torinese di Cantacronache e incidendo anche dischi in proprio, tra cui ricordiamo Rabbia e tango, con musiche di Astor Piazzolla e testi scritti da Duilio Del Prete in collaborazione con Angela Denia Tarenzi, e Canzoni in esilio, con brani scritti da Mikīs Theodōrakīs.[1]