Ottavio Spadaro (Catania, 2 gennaio 1922[1] – Roma, 29 gennaio 1996[2]) è stato un regista, sceneggiatore e direttore artistico italiano.
Ottavio Spadaro, dopo la laurea in giurisprudenza[3], nel 1948 si diplomò all’Accademia nazionale d'arte drammatica con l’allestimento de Il cane dell'ortolano di Lope de Vega.
La sua prima regia da professionista è stata Corruzione al Palazzo di giustizia, di Ugo Betti, (Teatro delle Arti di Roma il 7 gennaio 1949)[4][5]. Da quella messa in scena nacque un’amicizia che si concretizzò con numerosi allestimenti dei testi di Ugo Betti per il teatro, la radio e la televisione[6][7].
Numerosi gli allestimenti di testi di Luigi Pirandello, come pure le sceneggiature delle sue novelle per la serie Il mondo di Pirandello, in 5 episodi diretti da Luigi Filippo D'Amico e trasmessi dalla Rai nel marzo-aprile 1968[8].
Per la televisione curò l'adattamento e la regia di alcuni romanzi (Antonello capobrigante calabrese di Vincenzo Padula, Il segreto di Luca di Ignazio Silone, L'avventura di un povero cristiano di Ignazio Silone, Il figlio di due madri di Massimo Bontempelli). Numerosi anche gli adattamenti radiofonici.
Venne nominato direttore artistico del Teatro Stabile di Trieste (stagioni 1954-55 e 1955-56) e del Teatro Stabile di Napoli (stagione 1962-63).
Nel 1965 fu nominato segretario dell'Istituto del Dramma Italiano. In conseguenza di tale mansione partecipò alle riunioni della Commissione per assegnazione dei premi IDI e curò la redazione dell’Annuario del Teatro Italiano di varie annate.
Come articolista collaborò a riviste specializzate: "Rivista italiana di drammaturgia" (Istituto del Dramma Italiano), "Teatro scenario" (Aldo Grazanti Editore), "Sipario", "Studi romani" (Istituto di Studi Romani).
Nel 1964 con Rosana Pistolese, Dario Cecchi e Nello Ponente partecipò alla fondazione dell'Accademia di costume e di moda.