Emidio Mucci

Emidio Mucci (Roma, 22 luglio 1886[1]Roma, 23 novembre 1977) è stato un librettista e musicologo italiano.

Biografia

Suo padre, romano di seconda generazione (i Mucci provenivano da Montolmo, oggi Corridonia), era sindaco del Pio Istituto di San Girolamo della Carità, membro della Commissione del Pubblico Patrocinio, nonché consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Roma e successivamente del Collegio degli Avvocati del Sacro Concistoro.[2] Al pari del fratello Renato (segretario particolare del governatore di Roma Francesco Boncompagni Ludovisi), Emidio seguì le orme paterne laureandosi in legge e abilitandosi alla professione di avvocato.

Successivamente frequentò un corso di letteratura teatrale tenuto da Pietro Paolo Trompeo e fu allievo di composizione del maestro Ezio Carabella presso il Conservatorio di Santa Cecilia.[3]

La sua grande passione, però, fu il teatro lirico. La musica era nella tradizione familiare con radici a Montolmo, dove fu attivo un teatro fin dai primi anni del XVII secolo, nonostante si trattasse, allora, di un comune di circa cinquemila abitanti. Il teatro di Montolmo è dedicato oggi a Giovanni Battista Velluti, famoso castrato.

Come letterato Emidio Mucci rivela spiccate influenze dannunziane.[4] Compose molti libretti teatrali per musicisti del suo tempo.[5]

Intensa soprattutto la sua collaborazione con Licinio Refice, per il quale scrisse: Cecilia (1922)[6][7], Trittico francescano (1925), Ombra di nube e altre liriche, La Samaritana (1935), Margherita da Cortona (1936), L'Oracolo (1944), Lilium Crucis (1949), Il Mago (1952).[8] Per Margherita da Cortona, notevole tributo al Sacro del Novecento musicale, Mucci stesso raccolse la leggenda della santa di Cortona dalla bocca di un pastore cortonese.[9] La prima fu al Teatro alla Scala il 1º gennaio 1938.[10]

Realizzò anche alcuni libretti per Ezio Carabella, come Stella del mare, un quadro mistico ispirato alla vicenda di Rosvita di Gandersheim.[11]

Curò la versione ritmica di varie opere straniere come Giovanna d'Arco al rogo di Claudel-Honegger, Sansone di Hamilton-Händel, Il sacrificio di Lucrezia di Duncan-Britten, Cristoforo Colombo di Claudel-Milhaud.[3]

Adattò con testo italiano alcuni episodi evangelici come Emmaus, la Vedova di Naim. Intensa fu anche l'attività editoriale del Mucci nel campo della musicologia: realizzò fra l'altro due studi su Bernardino Molinari e Lino Liviabella[12]; scrisse anche su Bonaventura Somma.

Premi

Opere

Libretti, oratori, azioni coreografiche

Saggi

Traduzioni

Note

  1. ^ Carlo Schmidl, Dizionario universale dei musicisti: Supplemento, Milano, Sonzogno, 1938, p. 806. URL consultato il 3 dicembre 2016.
  2. ^ Formiggini, p. 463.
  3. ^ a b Pellegrino, p. 492.
  4. ^ (EN) René Seghers, Franco Corelli: prince of tenors, New York, Amadeus Press, 2008, p. 82.
  5. ^ Sartori, p. 263.
  6. ^ Mario Corsi, In attesa di "Cecilia", in Radiocorriere, n. 3, 1934, p. 10.
  7. ^ Leonardo Bragaglia, Storia del libretto: nel teatro in musica come testo o pretesto drammatico, Roma, Trevi editore, 1970, p. 147.
  8. ^ Mucci Emidio [collegamento interrotto], su Internet Culturale.
  9. ^ La musica per la Settimana Santa, su Rai Radio 5 Classica.
  10. ^ L'autore: Licinio Refice (PDF), su Annus Fidei.va. URL consultato il 3 novembre 2016.
  11. ^ Paolo Patrizi, CARABELLA, Ezio, su Enciclopedia del Cinema, Treccani, 2003. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  12. ^ Paolo Patrizi, MOLINARI, Bernardino, su Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 75, Treccani, 2011. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  13. ^ Notizie in breve - Necrologi, in Musica d'oggi, 1º gennaio 1960, p. 395.

Bibliografia

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