Girolamo Tiraboschi (Bergamo, 18 dicembre 1731 – Modena, 9 giugno 1794) è stato un erudito e storico della letteratura italiana.
All'età di 15 anni entrò nella Compagnia di Gesù e frequentò i collegi di Monza e Genova. Nel 1755, dopo avere insegnato in alcune scuole di provincia, fu chiamato alla cattedra di Retorica nel collegio dei gesuiti di Brera, nella sede dell'attuale Accademia di Belle Arti. Qui si dedicò spontaneamente anche al riordino della biblioteca, la futura Biblioteca Nazionale Braidense. Nacque in quel periodo la fama di erudito, che aumentò dopo la revisione del vocabolario italiano-latino di Mandosio (1682-1736)[1] e soprattutto dopo una monumentale opera riguardante gli Umiliati[2]. Nel 1770 pertanto fu chiamato dal duca di Modena Francesco III d'Este alla direzione della Biblioteca estense come successore dello Zaccaria e di Ludovico Antonio Muratori. Tiraboschi rimase a Modena per il rimanente della sua vita.
A Modena nel decennio 1772-1782 riuscì a realizzare la monumentale Storia della letteratura italiana, la prima opera completa che sia stata dedicata all'argomento[3]. Durante la composizione della Storia della Letteratura pubblicò alcune opere erudite riguardanti letterati del passato, fra cui un'importante vita di Fulvio Testi[4] e un saggio sull'opera del poeta cinquecentesco Giovanni Maria Barbieri[5]. Tiraboschi continuò a curare a lungo la Storia della Letteratura Italiana, tanto da far uscire una nuova edizione in 16 volumi nel periodo 1787-1794[6].
Tiraboschi continuò inoltre l'attività di ricerca erudita, in genere su argomenti di storia locale per i quali era più facile controllare i documenti del passato. Fra le principali opere, la storia dell'Abbazia di Nonantola[7] e il Dizionario degli stati estensi, pubblicato postumo in due volumi[8]. Molto importante fu inoltre la sua attività di editore del "Nuovo giornale dei letterati d'Italia", a cui collaborarono fra altri Saverio Bettinelli e Clementino Vannetti; il periodico venne inteso come un aggiornamento continuo della "Storia della letteratura italiana", che si arrestava per l'appunto al Settecento.
(A integrazione del seguente elenco, limitato ai titoli essenziali, si legga il "Catalogo delle opere stampate dal Sig. cavaliere Tiraboschi" comprendente anche indicazioni su inediti o su lavori apparsi su riviste, contenuto nell'introduzione della Storia della letteratura edita postuma a Venezia dalla tipografia di Giuseppe Molinari nel 1822, p. LXXVIII-LXXXII (on-line)