Girolamo Vitali (Capua, 1623 – 1698) è stato un astrologo, matematico e religioso italiano.
Entrò a far parte dei Chierici regolari teatini, presso il convento di Sant'Eligio a Capua, dove fu ordinato sacerdote in giovane età.[1] Successivamente si trasferì a Roma, presso la chiesa di San Silvestro.[1]
Tra le scarne notizie su di lui, si sa che fu seguace dell'illustre astrologo Placido Titi,[2] restando affascinato dalla sua spiegazione del lessico astrologico egizio in termini di relazioni geometriche e proporzioni armoniche delle sfere celesti, che andava oltre l'interpretazione di Tolomeo.[3]
Sotto l'influsso di Titi, Girolamo Vitali raggiunse la notorietà con la pubblicazione del trattato matematico e astrologico Lexicon mathematicum astronomicum geometricum, avvenuta a Parigi nel 1668.[1] Si trattava del più completo dizionario storico dei termini astrologici fino allora prodotto,[3] contenente 1345 lemmi.[4]
A seguito di diversi attacchi rivolti alla concezione astrologica da lui esposta, tuttavia, il Vitali operò una profonda revisione del suo Lexicon, pubblicandone una nuova versione molto rimaneggiata nel 1690, in cui ridusse i riferimenti all'astrologia, e introdusse ulteriori argomenti di matematica e architettura militare.[1]
Tra le altre opere figurano alcune tavole astronomiche sul primo mobile, edite a Norimberga nel 1676.[5] Nella Digressio physio-theologica ad verbum Sympathia, originariamente accluso al Lexicon, Vitali tratta invece del magnetismo e della polvere di simpatia.