Governo Zoli
StatoBandiera dell'Italia Italia
Presidente del ConsiglioAdone Zoli
(DC)
CoalizioneDC
con l'appoggio esterno di: PNM-MSI
e l'astensione di: PMP
LegislaturaII Legislatura
Giuramento20 maggio 1957
Dimissioni19 giugno 1958
Governo successivoFanfani II
2 luglio 1958
Segni I Fanfani II

Il Governo Zoli è stato il dodicesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il sesto e ultimo della II legislatura. È rimasto in carica dal 20 maggio 1957[1] al 2 luglio 1958[2], per un totale di 408 giorni, ovvero 1 anno, 1 mese e 12 giorni.

Storia

La caduta del primo governo di Antonio Segni coincide con l'inizio della crisi del centrismo degasperiano. La grave crisi che il PCI ha attraversato con il rapporto Kruscev e la Rivolta d'Ungheria ha dato a Pietro Nenni l'occasione di mettere la parola fine al patto d'azione coi comunisti e a guardare al PSDI per una riunificazione dei due partiti. Il possibile ruolo di governo cui i socialisti ambiscono modifica i rapporti tra PSDI e PRI, da una parte, e un PLI sempre più a destra dopo la scissione dei radicali dall'altra. I partiti minori hanno consolidato col tempo una rendita di potere che consente di ricattare più o meno apertamente una DC sempre più frammentata al suo interno, che sa di dover modificare la strategia delle alleanze mantenendo una rigorosa impostazione anticomunista del governo. In questa situazione la formazione di un gabinetto dopo la caduta di Segni appare problematica.

Svolte le necessarie consultazioni il capo dello Stato, Giovanni Gronchi, decide di affidare l'incarico al senatore Adone Zoli per un governo del presidente a maggioranza non precostituita, che consenta l'adempimento costituzionale dei bilanci e traghetti il parlamento alla naturale scadenza della legislatura (maggio 1958). Il risultato è un monocolore democristiano che alla Camera, causa il voto contrario dei socialisti, finisce col reggersi col voto determinante del MSI. Dopo aver dichiarato che la fiducia ottenuta dalle Camere con i voti missini non è rappresentativa della linea politica e programmatica della DC, Zoli rassegna le dimissioni.

Dopo aver conferito due mandati esplorativi al presidente del Senato Cesare Merzagora e al segretario della DC Amintore Fanfani, entrambi falliti, Gronchi decide di rifiutare le dimissioni e Zoli si adatta a guidare un esecutivo la cui durata è già stata fissata.

Compagine di governo

Appartenenza politica

Provenienza geografica

La provenienza geografica dei membri del Consiglio dei ministri si può così riassumere:

Regione Presidente Ministri Sottosegretari Totale
  Emilia-Romagna 1 1 1 3
  Campania - - 6 6
  Lombardia - 2 3 5
  Puglia - 1 4 5
  Toscana - 2 2 4
  Piemonte - 1 3 4
Bandiera della Sicilia Sicilia - 1 3 4
  Veneto - 2 1 3
  Lazio - 1 2 3
  Basilicata - 2 - 2
  Liguria - 2 - 2
  Calabria - 1 1 2
  Sardegna - - 2 2
  Marche - 1 - 1
  Abruzzo - - 1 1
  Trentino-Alto Adige - - 1 1
  Umbria - - 1 1

Sostegno parlamentare

Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza DC (261), PNM (26), MSI (25), Misto (2)[4]
314 / 590
Opposizione PCI (143), PSI (75), PSDI (19), PLI (13), PMP (13)[5], PRI (5), SVP (3), Misto (5)[6]
276 / 590
Senato della Repubblica[7] Maggioranza DC (110), PNM (10), MSI (9), Misto (6)[8]
135 / 243
Opposizione PCI (50), PSI (29), Indipendenti di Sinistra (7), PMP (5)[5], PLI (5), PSDI (4), PRI (2), SVP (2), Misto (4)[9]
108 / 243

Composizione

Carica Titolare Sottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei ministri Adone Zoli (DC)
Vicepresidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Pella (DC)
Ministri senza portafoglio
Riforma della Pubblica Amministrazione Mario Zotta (DC)
Cassa del Mezzogiorno[13] Pietro Campilli (DC)

(fino al 26 febbraio 1958)

Rapporti con il Parlamento Dino Del Bo (DC)
Ministero Ministri Sottosegretari di Stato
Affari esteri Giuseppe Pella (DC)
Interni Fernando Tambroni Armaroli (DC)
Bilancio Adone Zoli (DC)
Finanze Giulio Andreotti (DC)
Tesoro Giuseppe Medici (DC)
Grazia e Giustizia Guido Gonella (DC)
Difesa Paolo Emilio Taviani (DC)
Industria e Commercio Silvio Gava (DC)
Commercio con l'Estero Guido Carli (DC)
Agricoltura e Foreste Emilio Colombo (DC)
Lavori Pubblici Giuseppe Togni (DC)
Lavoro e Previdenza Sociale Luigi Gui (DC)

(fino al 17 giugno 1958)

Adone Zoli (DC)

(dal 17 giugno 1958)

Trasporti Armando Angelini (DC)
Marina Mercantile Gennaro Cassiani (DC)
Poste e Telecomunicazioni Bernardo Mattarella (DC)
Pubblica Istruzione Aldo Moro (DC)
Partecipazioni statali Giorgio Bo (DC)
Alto Commissariato Alto Commissario
Alto Commissario per l'Alimentazione Emilio Colombo (DC)
Alto Commissario per l'Igiene e la Sanità Pubblica Angelo Giacomo Mott (DC)
Crescenzo Mazza (DC)

Alto Commissario Aggiunto

Alto Commissario per il Turismo Pietro Romani (Ind.)
Domenico Larussa (DC)

Vice alto Commissario

Cronologia

Salvo diversa indicazione la cronologia è attinta dal sito dellarepubblica.it, e precisamente dalla pagina indicata in bibliografia

1957

1958

Note

  1. ^ Vittorio Gorresio, Il governo Zoli ha giurato al Quirinale e si presenterà al Parlamento il 29 maggio, su archiviolastampa.it, 21 maggio 1957.
    «Roma 20 maggio. Tutto si è svolto regolarmente e rapidamente, con quel tono di solennità incolore che si addice a queste cerimonie: ha giurato per primo Zoli, al quale Gronchi ha poi stretto la mano invitandolo a porsi al suo fianco per assistere al giuramento degli altri ministri.»
  2. ^ La cerimonia al Quirinale, su archiviolastampa.it, 3 luglio 1958.
  3. ^ Seduta del 7 giugno 1957
  4. ^ Alessandro Scotti e Domenico Leccisi
  5. ^ a b Astenuti
  6. ^ Cesare Pozzo, Fabio De Felice, Ugo Bartesaghi, Mario Melloni e Bruno Villabruna
  7. ^ Seduta del 4 giugno 1957
  8. ^ Pietro Canonica, Pasquale Jannaccone, Giovanni Messe, Raffaele Cadorna, Santi Savarino e Giuseppe Bosia
  9. ^ Enrico De Nicola, Luigi Sturzo e Cesare Merzagora non partecipano al voto; Luigi Angrisani vota contro
  10. ^ Sottosegretario del Consiglio dei ministri
  11. ^ Sottosegretario con delega per i servizi di stampa
  12. ^ Sottosegretario con delega per i Servizi dello Spettacolo
  13. ^ Ministro senza portafoglio con delega a Presidente per il Comitato dei Ministri per la Cassa del Mezzogiorno e con delega a Presidente del Comitato di Ministri per l'esecuzione di opere straordinarie nell'Italia centrale e meridionale
  14. ^ Sottosegretario con delega all'Emigrazione
  15. ^ Sottosegretario per i danni e pensioni di guerra
  16. ^ Sottosegretario con delega all'Aviazione Civile
  17. ^ l'Unità, 5 giugno 1957
  18. ^ l'Unità, 8 giugno 1957
  19. ^ il Messaggero, 9 giugno 1957
  20. ^ Il Messaggero, 28 giugno 1957
  21. ^ Il Messaggero, 29 e 30 giugno 1957
  22. ^ Il Messaggero, 31 agosto 1957
  23. ^ Il Messaggero, 2 settembre 1957
  24. ^ Il Tempo, 3 settembre 1957
  25. ^ La Stampa, 6 gennaio 1957
  26. ^ La Stampa, 7 gennaio 1957
  27. ^ l'Unità, 13 gennaio 1958. L'operazione non va tuttavia in porto per le pretese di Lauro sul controllo del nuovo partito.
  28. ^ Il Messaggero, 29 gennaio 1958
  29. ^ La Stampa, 14 febbraio 1957
  30. ^ Pellecchia, Il governo Zoli ha rassegnato le dimissioni, su archiviolastampa.it, 19 giugno 1958.

Bibliografia

Voci correlate

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