Governo Berlusconi II | |||
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Stato | Italia | ||
Presidente del Consiglio | Silvio Berlusconi (FI) | ||
Coalizione | FI, AN, LN, CCD-CDU/UDC, NPSI, PRI | ||
Legislatura | XIV Legislatura | ||
Giuramento | 11 giugno 2001 | ||
Dimissioni | 20 aprile 2005 | ||
Governo successivo | Berlusconi III 23 aprile 2005 | ||
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Il governo Berlusconi II è stato il cinquantasettesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XIV legislatura.
Il governo rimase in carica dall'11 giugno 2001[1][2] al 23 aprile 2005[3], per un totale di 1 412 giorni, ovvero 3 anni, 10 mesi e 12 giorni. È stato il governo più longevo della storia della Repubblica Italiana e il secondo dall'Unità d'Italia, dopo il governo Mussolini.
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 20 giugno 2001 con 175 voti favorevoli, 133 contrari e 5 astenuti[4].
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 21 giugno 2001 con 351 voti favorevoli, 261 contrari e 1 astenuto[5].
A seguito della sconfitta subita dai partiti al governo alle elezioni regionali italiane del 2005, UDC, Nuovo PSI e Alleanza Nazionale ritirarono le loro delegazioni[6][7][8] e ciò indusse il Presidente del Consiglio Berlusconi ad annunciare il 20 aprile in Senato la volontà di costituire un nuovo governo di fine legislatura e rassegnò al Quirinale le proprie dimissioni[9][10]. Al governo succedette così il governo Berlusconi III.
Camera dei deputati[11] | Seggi | |
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Forza Italia Alleanza Nazionale CCD-CDU Lega Nord Nuovo PSI Totale maggioranza |
178 99 40 30 3 353 | |
Democratici di Sinistra La Margherita Rifondazione Comunista Comunisti Italiani Socialisti Democratici Italiani Federazione dei Verdi Minoranze linguistiche Altri[12] Totale opposizione |
136 80 11 10 9 8 5 7 266 | |
Totale | 619[13] |
Senato della Repubblica[11] | Seggi | |
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Forza Italia Alleanza Nazionale CCD-CDU Lega Nord Nuovo PSI Partito Repubblicano Italiano Fiamma Tricolore Totale maggioranza |
82 45 29 17 1 1 1 176 | |
Democratici di Sinistra La Margherita Federazione dei Verdi Minoranze linguistiche Socialisti Democratici Italiani Rifondazione Comunista Comunisti Italiani Lega per l'Autonomia Lombarda Movimento Territorio Lombardo Libertà e Giustizia per l'Ulivo Altri[12] Totale opposizione |
65 43 10 10 6 4 2 1 1 1 5 148 | |
Totale | 324 |
Composizione del governo a inizio mandato:
Composizione del governo a fine mandato:
La provenienza geografica dei membri del Consiglio dei ministri si può così riassumere:
Regione | Presidente | Ministri | Viceministri | Sottosegretari | Totale |
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Lombardia | 1 | 8 | 1 | 5 | 15 |
Lazio | - | 5 | - | 6 | 11 |
Piemonte | - | 1 | 1 | 8 | 10 |
Sicilia | - | 3 | 1 | 5 | 9 |
Veneto | - | - | 1 | 8 | 9 |
Emilia-Romagna | - | 3 | - | 5 | 8 |
Campania | - | 2 | 2 | 3 | 7 |
Puglia | - | 3 | - | 3 | 6 |
Toscana | - | 1 | - | 4 | 5 |
Calabria | - | - | 2 | 3 | 5 |
Abruzzo | - | - | - | 4 | 4 |
Liguria | - | 1 | - | 1 | 2 |
Basilicata | - | - | - | 2 | 2 |
Sardegna | - | 1 | - | - | 1 |
Marche | - | - | 1 | - | 1 |
Il 6 dicembre 2002 il Biancofiore confluisce con Democrazia Europea nell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC).
La politica estera del Governo Berlusconi ha visto l'appoggio agli Stati Uniti d'America, dopo la guerra in Afghanistan del 2001, anche nella guerra in Iraq del 2003 (l'Italia comunque si è dichiarata non belligerante secondo quanto dice l'articolo 11 della Costituzione: il Paese ha inviato truppe solo nel dopoguerra su mandato ONU con compiti di stabilizzazione). In ambito europeo, il presidente Berlusconi ha espresso pubblicamente la volontà di sostenere l'entrata della Turchia nell'Unione europea, provocando i mugugni della Lega Nord che ha più volte sostenuto il contrario, e quella di favorire relazioni cordiali con la Russia. In particolare si ricorda il vertice a Pratica di Mare (Lazio), il 28 maggio 2002, dove per la prima volta nella storia i capi di governo dell'Alleanza Atlantica della NATO e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, si sono riuniti. Nell'incontro si sono presi impegni internazionali concreti per il disarmo nucleare mondiale. Il suo governo ha varato leggi più restrittive in merito all'immigrazione illegale (la legge Bossi-Fini) e con l'intento di fermare quella clandestina ha cercato cooperazione con i paesi dell'area mediterranea, volendo così garantire un controllo più adeguato alla frontiera meridionale dell'Unione europea.
Della politica estera vanno anche ricordati gli episodi discussi:
«Signor Schultz, so che in Italia c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò. Lei è perfetto.»
La riforma fiscale, secondo quanto diceva il Contratto con gli italiani, non è stata completata. Sul realismo di questo progetto le opinioni professate da governo e opposizioni divergono sostanzialmente; il primo ha affermato che è stato possibile realizzarlo solo in parte a causa di alcune resistenze all'interno della coalizione (aggiungendo però che c'è stata comunque una diminuzione della pressione fiscale), le altre che per le classi meno abbienti gli scarsi sgravi sull'IRPEF sono stati più che annullati dall'aumento delle imposte locali e indirette, come i bolli.