Gregorio Diamare, O.S.B. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 13 aprile 1865 a Napoli |
Ordinato presbitero | 28 giugno 1891 |
Nominato abate ordinario | 20 luglio 1909 |
Nominato vescovo | 27 gennaio 1928 da papa Pio XI |
Consacrato vescovo | 12 marzo 1928 dal cardinale Alessio Ascalesi, C.PP.S. |
Deceduto | 6 settembre 1945 (80 anni) a Sant'Elia Fiumerapido |
Gregorio Vito Diamare (Napoli, 13 aprile 1865 – Sant'Elia Fiumerapido, 6 settembre 1945) è stato un vescovo cattolico e abate italiano, medaglia d'oro al valor civile.
Nato a Napoli da Salvatore Diamare e Teresa Albano, iscritto all'università sente la vocazione verso la vita monastica nell'ordine benedettino ed entra nell'Arciabbazia di Montecassino, gli viene dato l'incarico della direzione del collegio interno. Nel 1909 viene nominato priore e l'anno successivo alla morte di Bonifacio Krug il 24 luglio diventa arciabate.
Per trentasei anni sarà l'abate di Montecassino. Fu nominato vescovo titolare di Costanza di Arabia il 12 marzo 1928. Il 18 settembre 1943 inviò tutti i monaci da Montecassino a Roma, restando nel monastero con pochi monaci, consapevole che il convento sarebbe stato bombardato durante la battaglia di Cassino.
Per merito suo e del tenente colonnello austriaco Julius Schlegel[1] della Divisione corazzata "Hermann Göring", l'archivio con i più preziosi documenti bibliografici e le opere d'arte furono posti in salvo dai bombardamenti e consegnati in Vaticano l'8 dicembre 1943.
La genealogia episcopale è: