Hildegard Knef (Ulm, 28 dicembre 1925Berlino, 1º febbraio 2002) è stata un'attrice, cantante e scrittrice tedesca.

Hildegard Knef
Hildegard Knef nel 1969
NazionalitàBandiera della Germania Germania
GenerePop
Strumentovoce
Sito ufficiale

Biografia

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Hildegard Knef fu la prima attrice tedesca ad approdare a Hollywood nel secondo dopoguerra, ed è a tutt'oggi una delle pochissime artiste europee ad aver lavorato anche a Broadway, dove furoreggiò al fianco di Don Ameche dal febbraio 1955 all'aprile 1956 in ben 478 rappresentazioni di Silk Stockings, versione musicale di Cole Porter del celebre film Ninotchka di Ernst Lubitsch[1].

Interpretò il primo film tedesco del dopoguerra, Gli assassini sono tra noi, pellicola cult diretta nel 1946 da Wolfgang Staudte, e vinse nel 1948 il premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Locarno con il film Film ohne Titel, diretto da Rudolf Jugert. Dopo un primo soggiorno a Hollywood, rivelatosi frustrante e infruttuoso per la riluttanza dei produttori americani a far lavorare un'attrice tedesca a guerra appena conclusa, tornò in Germania per sostenere il ruolo principale in La peccatrice (1950) di Willi Forst, suscitando grande scandalo per una breve scena in cui appariva integralmente nuda[2].

Richiamata a Hollywood dalla 20th Century Fox che l'aveva messa sotto contratto (dopo aver modificato il suo nome in Hildegarde Neff[3]), recitò al fianco di celebri attori in film importanti come I dannati (1951) di Anatole Litvak con Oskar Werner[4], Corriere diplomatico (1952) di Henry Hathaway con Tyrone Power, Le nevi del Chilimangiaro (1952) di Henry King con Gregory Peck. Tornata in Europa, affiancò James Mason in Accadde a Berlino (1953) di Carol Reed. In Francia intrecciò una breve relazione con Boris Vian e recitò in diversi film fra cui Henriette (1952) di Julien Duvivier e Landru (1963) di Claude Chabrol. Nel 1976 vinse il premio come miglior attrice al Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary con il film Jeder Stirbt für Sich Allein, tratto dall'omonimo romanzo di Hans Fallada[5], e nel 1978 fu diretta da Billy Wilder in Fedora con William Holden. Apparve infine in un horror italiano diretto da Fabrizio Laurenti, La casa 4 (1988).

Come cantante fu attiva per più di mezzo secolo a partire dal 1951, venendo spesso paragonata a Marlene Dietrich[6]. Colse il suo più grande successo nel 1968 con Für mich soll's rote Rosen regnen, un brano che rieseguì in una seconda versione nel 1992 duettando con gli Extrabreit: originariamente melodico, il pezzo fu trasformato in una canzone punk rock, accompagnata anche da un videoclip che rivela il notevole affiatamento tra la diva e la scatenata band della NDW, guidata da Kai Havaii.

La Knef pubblicò alcuni libri di memorie e una biografia su Romy Schneider, di cui era amica.

Malata di tumore, morì nel 2002 in un ospedale berlinese per una polmonite che aveva contribuito a peggiorare il quadro clinico.

Vita privata

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Hildegard Knef si sposò una prima volta nel 1947, per poi divorziare cinque anni dopo. Nel 1962 passò a nuove nozze, con l'attore David Anthony Palastanga, noto anche come David Cameron. I due ebbero una figlia, Christina Antonia. Dopo aver divorziato dal secondo marito la Knef si unì in matrimonio nel 1977 con Paul Freiher von Schell, che le rimase accanto sino alla fine.

Filmografia parziale

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Doppiatrici italiane

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Discografia

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Singoli

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Album

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Omaggi

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Onorificenze

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Croce al merito di I classe dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di I classe dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca
— 1975
Dama dell'Ordine al Merito dello Stato Federale di Berlino - nastrino per uniforme ordinaria
Dama dell'Ordine al Merito dello Stato Federale di Berlino
— 1º ottobre 1995

Note

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  1. ^ "501 star del cinema", a cura di Steven Jay Shneider, Atlante Edizioni, Bologna, 2008, pag. 346
  2. ^ (DE) Ralf Schmitt, "Hildegard Knef ist tot" Spielfilm (February 1, 2002). Retrieved March 5, 2012
  3. ^ (DE) Thomas M Gurke, Hildergard Knef, su hildegardknef.de, Impressum. URL consultato il 10 gennaio 2013.
  4. ^ (EN) David Binder, Hildergard Knef, 76, Actress Who Escaped P.O.W. Camp, in The New York Times. URL consultato il 22 aprile 2014.
  5. ^ (DE) Peter Warneke, Biographie Carl Raddatz, su filmmuseum-potsdam.de, Film Museum Potsdam. URL consultato il 5 marzo 2012.
  6. ^ (EN) Hildegard Knef, su go.galegroup.com, Gale, 2002. URL consultato il 29 aprile 2014.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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