La norma internazionale ISO 50001 "Sistemi di gestione dell'energia - Requisiti con guida per l'uso", recepita e tradotta nella sua versione italiana nella UNI CEI EN ISO 50001, specifica i requisiti per creare, implementare, avviare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell'energia (EnMS). Creata dall'Organizzazione internazionale per la normazione fa parte della serie di norme ISO 50000 per la gestione dell'energia. L'obiettivo di tale sistema è di consentire che un'organizzazione persegua, seguendo un approccio sistematico il miglioramento continuo delle proprie prestazioni energetiche e del proprio EnMS, comprendendo in questo l'analisi della propria efficienza energetica, nonché il controllo sui consumi e gli usi dell'energia, con possibili riduzioni dei costi energetici e monitoraggio delle fonti. Oltre al rispetto della normativa cogente la norma prevede di analizzare le fonti di energia e i processi in cui esse vengono ripartite.

L'edizione attualmente in vigore è di agosto 2018, recepimento italiano di settembre 2018. La nuova edizione sostituisce integralmente la prima emissione del 2011, introducendo la struttura HLS (hight level structure) rafforzando l'enfasi sul ruolo della direzione e permettendo una maggiore integrazione con altre norme dei sistemi di gestione come la ISO 14001:2015, norma che regola i sistemi di gestione ambientale. Il focus comune é migliorare l'uso dell'energia per una maggiore efficienza e riduzione delle emissioni atmosferiche, in un ottica di maggiore sostenibilità.

Tale norma può essere utilizzata per una certificazione, per un'auto-dichiarazione oppure semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e migliorare un sistema di gestione dell'energia. Si tratta di una norma volontaria a cui possono aderire tutte le tipologie di aziende e organizzazioni. In Italia il decreto legislativo del 4 luglio 2014, n. 102 attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica definendo un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica, cita la certificazione ISO 50001, in particolare per le grandi imprese (cosi come definite dal testo di norma) e le industrie energivore (elenchi nazionali ENEA) che sono tenute a divulgare la propria diagnosi energetica. Un EGE o personale equiparabile, con know-how in temi energetici, devono sottoscrivere, in alcuni casi la diagnosi energetica.

Tale certificazione non attesta una particolare prestazione energetica, né tanto meno dimostra un basso consumo energetico, ma piuttosto sta a dimostrare che l'organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli usi energetici delle proprie attività, e ne ricerca sistematicamente il miglioramento in modo coerente ed efficace. La ISO 50001 non è quindi una certificazione di prodotto, ma una certificazione di processo. In quest'ottica le fonti rinnovabili, sono valide se garantiscono una miglior efficienza energetica e facilitano il legame fonte/uso (con minori perdite energetiche).

La norma che definisce i giorni di audit per verifiche ISO 50001:2018 condotte da organismi di certificazione accreditati è la ISO 50003:2021. Accredia allo stato attuale, fino a diversa comunicazione di IAF, preferisce mantenere la suddivisione degli accreditati per aree tecniche come indicate dalla tabella 2 della ISO 50003:2014: edifici, edifici complessi, industria medio leggera, industria pesante, trasporti, miniere, agricoltura, fornitura/produzione di energia [1][2]. La certificazione ISO 50001 applicata esclusivamente ad edifici non deve essere confusa con la APE, benché questa può essere d'aiuto, specialmente nella base line.

Cronologia

Anno Edizione
2011 1ª Edizione
2018 2ª Edizione

Standard precedenti

La norma ha avuto origine dallo standard tecnico europeo precedente la EN 16001, recepito in Italia con la UNI CEI EN 16001, di pubblicazione del comitato europeo di normazione (CEN). La norma aveva dettato i requisiti per la certificazione dei Sistemi di gestione dell'energia a partire dal 2009 .

Principali requisiti della norma

I requisiti previsti nella norma sono del tutto generali, applicabili a qualsiasi tipo di organizzazione e schematizzabili secondo il modello del miglioramento continuo definito dal ciclo di Deming Plan-Do-Check-Act, «Pianificare-Attuare-Verificare-Agire».

La ISO 50001:2018 ha la seguente struttura:

Requisti precedenti

La ISO 50001:2011 aveva la seguente struttura:

Note

Voci correlate