Keith Emerson
Keith Emerson nel 2008
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereRock progressivo
Art rock
Musica elettronica
Periodo di attività musicale1965 – 2016
Album pubblicati26
Studio20
Live6
Raccolte0
Sito ufficiale

Keith Noel Emerson (Todmorden, 2 novembre 1944Santa Monica, 11 marzo 2016) è stato un tastierista, pianista, organista e compositore britannico.

È principalmente noto per essere stato il leader dei gruppi di rock progressivo The Nice ed Emerson, Lake & Palmer.

Si distinse nell'uso innovativo dell'organo Hammond ed in particolare dei sintetizzatori Moog; nel 2014 fu inserito nella Hammond Organ Hall of Fame assieme ai più grandi virtuosi dello strumento[1] . È considerato uno dei più influenti musicisti della scena progressive, ed è spesso stato definito il più importante e talentuoso tastierista della storia del rock.[2][3][4][5][6][7]

Biografia

Nato nella cittadina inglese di Todmorden, nello Yorkshire, dove la famiglia si era spostata per evitare i bombardamenti tedeschi, Emerson da bambino ritornò con la famiglia a Worthing, Sussex, dove crebbe e iniziò a sviluppare la propria passione per il pianoforte[8].

Prime esperienze e primi gruppi

Le sue prime composizioni pianistiche nacquero dall'ascolto delle big band americane e dal forte interesse verso Johann Sebastian Bach, Sergej Prokof'ev, Dave Brubeck e Art Tatum.

Già in prima adolescenza mise in evidenza il suo talento con un trio jazz che si ispirava al jazz americano di matrice nera; successivamente acquisì popolarità nei suoi primi gruppi ufficiali, i T-Bones di Gary Farr e successivamente The V.I.P.'s. A un concerto con i V.I.P.'s si riferisce un noto aneddoto per il quale durante la performance si scatenò una rissa fra il pubblico; incitato dai colleghi della band a non smettere di suonare, Emerson produsse con l'organo Hammond dei suoni simili a esplosioni e a raffiche di mitragliatrice, che immediatamente placarono i belligeranti[9].

Emerson giunse alla notorietà come organista e pianista dei Nice a partire dal maggio del 1967. Il gruppo fu formato da Emerson come band di supporto su incarico della cantante P. P. Arnold, con la condizione che la band riservasse per i propri brani originali la prima parte dello spettacolo. La band, che iniziò a lavorare autonomamente alla fine dell'estate del 1967, amava mescolare il rock con la musica classica senza disdegnare incursioni nel jazz, utilizzando sonorità tipiche dell'organo Hammond e aggiungendo forti elementi psichedelici; caratteristiche che a posteriori possono far considerare i Nice come uno dei primi gruppi progressive rock al mondo[10]. Fu anche e soprattutto grazie alla reinterpretazione iconoclasta del brano America tratto dall'opera West Side Story di Leonard Bernstein che i Nice attirarono l'attenzione dei media[8][11].

Grazie al suo virtuosismo, al suo stile ecclettico e alle esibizioni viscerali in cui accoltellava, cavalcava e faceva urlare l'Hammond, la fama di Emerson superò ben presto quella della band. Emerson decise di cercare nuovi musicisti per portare ad ulteriore maturazione ed evoluzione le sue idee musicali.[11] Dopo 3 album realizzati in studio e due album live (il quinto, Elegy, è postumo), nella primavera del 1970 i Nice si sciolsero. La PolyGram qualche anno dopo lo scioglimento del gruppo pubblicò una raccolta con il titolo Keith Emerson with the Nice, comprendente gli ultimi due album con i brani in ordine diverso.

Emerson Lake & Palmer

Keith Emerson al moog negli anni settanta

Emerson fondò quindi un nuovo gruppo con altri due musicisti che già godevano di una certa fama: Greg Lake (chitarrista-cantante-bassista), proveniente dai King Crimson di Robert Fripp, e Carl Palmer (batteria-percussioni), proveniente dagli Atomic Rooster di Vincent Crane.

Nacquero così gli Emerson, Lake & Palmer, che divennero uno dei più significativi gruppi di rock progressivo degli anni settanta[10]. Unitisi nel mese di maggio, ad agosto già si esibivano insieme al Festival dell'Isola di Wight[12].

Esordirono discograficamente con l'omonimo Emerson, Lake & Palmer, fondamentalmente diviso in due parti: una incentrata soprattutto sulle composizioni classicheggianti di Emerson, come The Three Fates, e l'altra dove sono più evidenti i contributi degli altri componenti, in brani come Tank e Lucky Man. Fondamentale è l'uso dell'organo Hammond C3. A partire dal secondo album, Tarkus, Emerson ampliò il proprio parco tastiere elettroniche, tra cui il sintetizzatore monofonico modulare MOOG III C realizzato dall'ingegnere elettronico statunitense Robert Moog, sviluppando contemporaneamente una presenza scenica notevole. Emerson fu il primo musicista a portare in tour un Moog, strumento a quel tempo utilizzato più che altro in studio.[2][8][10][11]

Sul palco Emerson si lanciava in esibizioni viscerali ispirate allo stile di Jimi Hendrix; durante il bis, senza smettere di suonare egli si gettava a terra tirandosi l'Hammond L100 sulla pancia e suonandolo al contrario, oppure infilava coltelli tra i tasti per produrre dei droni. Nel 1971 venne rilasciato l'album live Pictures at an Exhibition reinterpretazione in chiave rock progressive della omonima composizione pianistica di Musorgskij. Questo LP, contenente anche citazioni de Lo schiaccianoci di Čajkovskij, faceva emergere le origini classiche di Emerson, che fin da bambino si cimentava con successo nell'esecuzione di pezzi classici[2].

I primi successi da solista

Dopo altri 5 album in studio (Trilogy, Brain Salad Surgery, Works Volume 1, Works Volume 2, Love Beach) e dopo aver collezionato numerosi riconoscimenti internazionali, verso la fine degli anni settanta il gruppo si sciolse ed Emerson si lanciò in una carriera solista che lo portò, tra l'altro, a comporre colonne sonore. La più celebre è quella del film Inferno (1980) di Dario Argento. Già ai tempi di ELP, Emerson aveva realizzato due singoli di successo reinterpretando Honky Tonk: Honky Tonk Train Blues, del pianista statunitense Meade "Lux" Lewis, e Maple Leaf Rag, inciso nei primi del Novecento da Scott Joplin. Sia il primo che il secondo, ribattezzato per l'occasione Odeon Rag, devono il loro successo in Italia anche al fatto di essere stati le sigle del programma televisivo Odeon. Tutto quanto fa spettacolo. Nel 1976 Emerson fu ospite di Oscar Peterson nell'omonimo show televisivo; egli duettò con il celebre pianista jazz sulle note di Honky Tonk Train Blues[13]

Tentativi di riunione con gli ex compagni

Durante gli anni ottanta Emerson si riavvicinò agli altri due membri di ELP. Il primo progetto, con Greg Lake e il batterista hard rock Cozy Powell, (formando un gruppo che intenzionalmente i tre chiamarono Emerson, Lake & Powell, portando alla "risurrezione" della sigla ELP) portò ad un album in pieno filone progressive nel 1986 e ad un tour negli Stati Uniti. Il secondo, chiamato Three, col polistrumentista statunitense Robert Berry e Carl Palmer, portò alla realizzazione di un album invece orientato al pop, che ebbe scarso successo di vendita nonostante un tour con tutti sold-out nel Nord America[14].

La ricostituzione di Emerson, Lake & Palmer

La reunion, nel 1992

Durante il 1991 i tre membri di ELP si riunirono, avendo inizialmente in programma la scrittura di una colonna sonora. I buoni risultati delle session in studio li portarono invece alla realizzazione di un album, Black Moon, e ad un tour mondiale che durò, con ottimo successo, dall'estate del 1992 alla primavera del 1993[14]. Nel 1994 pubblicarono un altro album, In the Hot Seat.

Durante la metà degli anni novanta, Keith Emerson ebbe un periodo di profonda crisi, iniziata con la separazione dalla moglie. Emerson viveva in una casa, di sua proprietà, precedentemente abitata da J. M. Barrie, il creatore del personaggio di Peter Pan. Al momento del divorzio, la moglie ricevette tutta la proprietà e tutti i fondi dal matrimonio, stimati attorno a 10 milioni di sterline. A seguito di ciò Emerson si spostò negli Stati Uniti, ospite del suo amico e tecnico delle tastiere Will Alexander, al quale rimarrà affezionato negli anni a seguire[senza fonte]. Successivamente Emerson condivise la sua vita privata con Mari Kawaguchi. Nello stesso periodo gli fu riscontrata una malattia al braccio destro (compressione del nervo ulnare) che per un certo periodo gli rese difficile, se non quasi impossibile, l'utilizzo dell'arto. L'operazione chirurgica cui si sottopose nel 1994 andò parzialmente a buon fine e nel 1996, una volta ripresosi, il tastierista ritornò dal vivo con ELP, incluso un tour di successo negli USA condiviso con i Jethro Tull. Successivamente, nel 1997, ci fu un altro tour mondiale. Quello del 1998, nel quale condivisero gli spettacoli con Dream Theater e Deep Purple, fu l'ultimo, gli ELP si sciolsero. L'ultima reunion dal vivo avvenne nel 2010, al Victoria Park di Londra, nella giornata del 25 luglio dell'High Voltage Festival.

Dal 2000 al 2016

Nel 2002 pubblica un disco solista, suonato unicamente al pianoforte. Emerson Plays Emerson, fa conoscere al pubblico il lato più introspettivo dell'artista inglese, che in questo disco appare più riflessivo e intimo.

Nel 2004 Emerson compone la maggior parte delle musiche che si possono ascoltare nel film giapponese Godzilla: Final Wars. Sempre nello stesso anno viene data alle stampe la sua autobiografia ufficiale Pictures of an Exhibitionist. Il film documentario Pictures of an Exhibitionist basato sul volume è in postproduzione dal 2014.

Nel settembre 2008 (nel mese di agosto in Giappone in anteprima) esce il suo nuovo album solista, Keith Emerson Band featuring Marc Bonilla, il primo con un gruppo dopo lo scioglimento degli ELP. Segue un tour mondiale in cui però si evidenzia un peggioramento delle condizioni della mano destra di Keith, che ha perso quasi del tutto la sensibilità sulle ultime due dita.

Nel 2010 era previsto un tour mondiale (Stati Uniti, Giappone ed Europa) con il vecchio compagno Greg Lake, nel quale sarebbero stati impegnati a ricordare le proprie carriere[15][16]. Il tour è però stato interrotto a causa di un improvviso ricovero, per la necessità di Emerson di sottoporsi ad una serie di interventi chirurgici per la rimozione di un polipo al colon discendente.[17] Nel 2014 è uscito un album della rinata etichetta Manticore che contiene una delle esibizioni live del duo negli USA: Live from Manticore Hall.

Nel settembre del 2011 Emerson avvia una collaborazione con il noto direttore d'orchestra Terje Mikkelsen e la Munich Radio Orchestra per una reinterpretazione in chiave orchestrale e sinfonica delle composizioni degli ELP e della Keith Emerson Band. Il risultato è l'album Three Fates pubblicato nel 2012.

La tragica morte

Durante la notte tra il 10 e l'11 marzo 2016, all'età di 71 anni, Emerson si uccide nella sua casa di Santa Monica presso Los Angeles, con un colpo alla testa; soffriva di depressione a causa della malattia alla mano destra, che ormai lo obbligava a suonare la tastiera con otto dita, e con una prognosi di ulteriore peggioramento[18][19]. Il medico legale stabilì la morte per suicidio, e concluse che Keith aveva sofferto anche di mal di cuore e di depressione associata all'assunzione di alcolici[20]. Come dichiarato dalla sua fidanzata Mari Kawaguchi, Emerson era diventato negli ultimi tempi "depresso, nervoso e ansioso" perché il danno ai nervi aveva severamente limitato il suo modo di suonare; era preoccupato che le sue performance nei concerti già in agenda in Giappone potessero risultare troppo povere e non all'altezza del suo nome, così da deludere i fan[21].

Vita privata

Emerson possedeva una licenza di volo e amava guidare motociclette. Ebbe due figli, Aaron (anch'egli musicista) e Damon (un grafico).

Discografia

Keith Emerson in concerto al NEARfest del 2006.

Con i Nice

Con Emerson, Lake & Palmer

Con Emerson, Lake & Powell

Con 3 (Emerson, Berry and Palmer)

Come solista

Brani di Keith Emerson pubblicati solo in dischi di artisti vari:

Partecipazioni a progetti, tributi o dischi di altri artisti

Improvvisazioni e brani basati su opere di altri compositori

La produzione musicale di Emerson si contraddistingue per l'originale e pionieristica fusione di rock, musica classica o assoluta e jazz. Gli innesti, le reinterpretazioni e le citazioni di opere di altri compositori nei dischi e nei live dei Nice e degli ELP danno forma ad un inedito collage sonoro che trascende i generi e si configurano come sinceri omaggi alle fonti di ispirazione della sua musica e carriera; inoltre hanno contribuito a divulgare la musica classica e il jazz fra la vasta ed eterogenea schiera di appassionati del rock. È tipico della musica d'improvvisazione, come il jazz, attingere alle armonie classiche e reinventarle in chiave moderna, come pure inserire all'interno di brani originali estratti di composizioni altrui. La capacità di mixare creativamente all'interno di un brano originale citazioni di altre composizioni viene vista nella musica jazz come una dimostrazione delle grandi doti d'improvvisazione del musicista. Ad esempio, in alcune esibizioni live Emerson durante il solo di organo di Tarkus (Stone of Years) cita 'Round Midnight di Thelonius Monk. Soltanto nel primo album degli ELP furono utilizzate delle parti di brani di compositori "classici" senza che venissero citate le fonti; tutti gli album successivi citano regolarmente le fonti; quando richieste, le royalties sono sempre state pagate al compositore o all'editore in possesso dei diritti. Aaron Copland confessò di essere rimasto piuttosto perplesso dall'arrangiamento del brano Fanfare For the Common Man, in particolare per l'intermezzo strumentale in cui Emerson improvvisa con il synth Yamaha GX-1, ma ne approvò l'utilizzo; Alberto Ginastera viceversa, rimase impressionato dalla versione elettronica realizzata da Emerson del quarto movimento del suo Concerto N° 1 per piano e orchestra, contenuta nell'album Brain Salad Surgery col titolo Toccata, dichiarando che egli stesso l'avrebbe realizzata in quel modo. Il grande direttore d'orchestra Leonard Bernstein chiese addirittura di bloccare la pubblicazione di un singolo negli Stati Uniti, dopo che ebbe ascoltato la versione a suo dire "sacrilega" del suo brano America dall'opera West Side Story[22][23][24].

Con The Nice

Con Emerson Lake & Palmer

Da solista

Brani composti da Emerson (da solo o con il contributo di altri)

Già negli anni ’60 con i Nice Emerson compone musica cimentandosi in diversi stili musicali, che spaziano da canzoni pop rock come Flower King of Flies, The Thoughts of Emerlist Davjack, Happy Freuds a brani complessi comprendenti influenze trasversali (dal barocco al contemporaneo, dal jazz al folk) come For Example e Five Bridges Suite, anticipatori di quello che nel decennio successivo sarà conosciuto come genere progressive.

Negli anni settanta, accanto agli arrangiamenti di brani classici e alle ballate di Lake, un elemento decisivo degli album degli Emerson Lake & Palmer sono le composizioni con musica scritta da Emerson. Il suo approccio musicale rimane molto variegato: brani dall'impatto hard rock con venature jazz come Bitches Crystal, A Time and a Place, Living Sin, esempi di country o stride piano come Jeremy Bender, The Sheriff e Benny the Bouncer, pezzi strumentali avventurosi difficili da classificare in un genere, come The Three Fates, Tank, Abaddon's Bolero. Le composizioni più epiche, articolate e complesse come Tarkus, Trilogy, The Endless Enigma, Karn Evil 9, Pirates, Memoirs of an Officer and a Gentleman sono tutte scritte da Emerson. Come solista, il Concerto per pianoforte e orchestra pubblicato nell’album Works Vol. I (1977) apre una nuova stagione di composizioni realizzate con l’orchestra, che si svilupperanno nelle prime colonne sonore degli anni ’80.

Nei decenni successivi Emerson ha composto molti brani per pianoforte, come The Dreamer, And Then January, Outgoing Tide, Broken Bough, Soulscapes mostrando una vena intimista e crepuscolare, ribadita anche in brani orchestrali come Glorietta Pass e After All of This. Ritmiche funky e dance si possono trovare invece in diversi brani presenti nelle colonne sonore Murderock e Nighthawks, mentre in alcune tracce di Godzilla Final Wars i suoni e i ritmi sono quelli degli anni Duemila. Un ritorno alle sonorità visionarie e tumultuose del progressive è costituito dall'album registrato a nome della Keith Emerson Band, che contiene la lunga suite The House Of Ocean Born Mary scritta a quattro mani con Marc Bonilla.

Di seguito una lista dei brani scritti dal tastierista.

Con Keith Emerson Trio

Con The Nice

Con Emerson Lake & Palmer/Emerson Lake & Powell/Three

Da solista

Note

  1. ^ (EN) Hammond Hall of Fame Class of 2014, su hammondorganco.com. URL consultato il 12 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
  2. ^ a b c Keith Emerson, Lucky man : autobiografia di un tastierista rock, Stampa alternativa/Nuovi equilibri, 2007, ISBN 978-88-7226-976-3, OCLC 799842784. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  3. ^ Contemporary Keyboard, vol. 3, n. 10, 1977, pp. 22–30, 32, 36, 38, 52.
  4. ^ Contemporary Keyboard, vol. 6, n. 9, 1980, pp. 16–23.
  5. ^ 25 giants of keyboard music, in Keyboard, gennaio 2000. "No one else captured the hearts of fledgling rock keyboardists through the '70s and '80s the way he did."
  6. ^ AllMusic profile, su allmusic.com."Keith Emerson has proven himself perhaps the greatest, most technically accomplished keyboardist in rock history."
  7. ^ Federico Romagnoli, Potere di un'icona – Cosa significava Keith Emerson?, su ondarock.it, Ondarock. URL consultato il 25 marzo 2020.
  8. ^ a b c Martyn Hanson, Hang on to a Dream – The Story of the Nice, Helter Skelter Publishing, ISBN 1-900924-43-9.
  9. ^ Trevor Pinch e Frank Trocco (2002), Analog Days, The Invention and Impact of the Moog Synthesizer, Harvard University Press.
  10. ^ a b c Mike Barnes, Storia del Progressive Rock. Origini e leggende della musica inglese anni Settanta, Odoya, 2021.
  11. ^ a b c Emerson, Lake & Palmer. L'autobiografia ufficiale. Ediz. illustrata - Carl Palmer - Libro - Rizzoli Lizard - | IBS, su ibs.it. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  12. ^ Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia della musica rock: 1970-1979, Giunti Editore, 1998 - ISBN 8809215230
  13. ^ Keith Emerson and Oscar Peterson, su youtube.com..
  14. ^ a b Martyn Hanson e Frank Askew, Emerson, Lake & Palmer : the show that never ends : a musical biography, Helter Skelter, 2001, ISBN 1-900924-17-X, OCLC 44603141. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  15. ^ (EN) News, su greglake.com. URL consultato il 28 luglio 2010.
  16. ^ (EN) What's New at KeithEmerson.com, su keithemerson.com. URL consultato il 28 luglio 2010.
  17. ^ (EN) 2010 Tour Updates, su greglake.com. URL consultato il 23 settembre 2010.
  18. ^ (EN) Legendary Keyboardist Keith Emerson 1944 – 2016, su jambase.com. URL consultato l'11 marzo 2016.
  19. ^ (EN) Keith Emerson's Death: Gunshot to the Head… Looks Like Suicide, su tmz.com. URL consultato il 19 giugno 2016.
  20. ^ (EN) Keith Emerson's death ruled suicide, in BBC News, 15 marzo 2016. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  21. ^ (EN) Joe Lynch, Keith Emerson’s Girlfriend Sheds Some Light on Keyboardist’s Suicide, su Billboard, 14 marzo 2016. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  22. ^ New Musical Express, giugno 1974.
  23. ^ Ciao 2001, marzo 1974.
  24. ^ Melody Maker, settembre 1975.

Bibliografia

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