La collina dei conigli
Moscardo incontra il Coniglio Nero della Morte
Titolo originaleWatership Down
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito, Stati Uniti d'America, Canada
Anno1978
Durata90 min
Rapporto1,66:1
Genereanimazione, fantastico, drammatico, avventura
RegiaMartin Rosen
SoggettoRichard Adams
SceneggiaturaMartin Rosen
ProduttoreMartin Rosen
Casa di produzioneNepenthe Productions
Distribuzione in italianoCineriz
MontaggioTerry Rawlings
Effetti specialiPhilip Campbell
MusicheAngela Morley
StoryboardLess Healey
Art directorBill Rowe
Character designDennis Gardiner
AnimatoriRobyn Hamilton-Garrett
SfondiHenry Spinetti
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

La collina dei conigli (Watership Down) è un film di animazione del 1978 diretto da Martin Rosen, tratto dal romanzo omonimo di Richard Adams.

La trama è abbastanza fedele al libro originale, nonostante ci siano parti omesse e qualche cambiamento (ad esempio, il film narra di 8 conigli rispetto ai 17 del libro). Il film è stato censurato in molti paesi per la sua violenza.

Nella colonna sonora spicca la canzone Bright Eyes di Art Garfunkel, singolo che arrivò al primo posto nelle classifiche inglesi.

Trama

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Nel prologo viene mostrata la creazione del mondo da parte del grande Fritz, divinità identificata con il Sole, e la leggenda di El Ahrairà, il Principe dei Conigli, punito dal grande Fritz per la sua superbia.

Nella conigliera di Sandleford, Quintilio, un giovane coniglio, ha una terribile visione che preannuncia l'imminente distruzione dell'area in cui si trovano le loro tane. Quintilio e suo fratello maggiore Moscardo non riescono a convincere il Gran Coniglio sulla necessità della fuga; i due decidono di partire, insieme ad alcuni compagni, tra gli altri Parruccone, Argento, Mirtillo, Dente di Leone, Nicchio e Violetta. Moscardo assume la guida del gruppo e si avvia attraverso un territorio sconosciuto. Riescono così a superare un bosco dall'aria tetra abitato da pericolosi predatori e ad attraversare un fiume per eludere un cane; stremati, trovano riposo all'ombra di alcune verdure in un campo, ma Violetta, temporaneamente allontanatasi, viene ghermita da un uccello rapace.

I fuggiaschi, con il morale a terra per le difficoltà del viaggio ed un'imprecisata meta che appare sempre più utopica, incontrano Primula Gialla, un coniglio dai modi curiosi, il quale chiede a Quintilio e agli altri di unirsi alla sua conigliera. Qui vi trovano cibo in abbondanza ma Quintilio ha comunque un brutto presentimento su quel luogo, e ben presto scoprono che i dintorni sono pieni di trappole piazzate da un agricoltore. Parruccone si salva a stento da una di esse ed i conigli, sconvolti dalla situazione, ripartono. Durante una sosta Moscardo, accompagnato da Nicchio, esplora la fattoria del Noceto, qui vi trova un grosso cane legato e delle coniglie tenute in gabbia. Interrotti dall'arrivo di un gatto, sono costretti ad una rocambolesca fuga, con la promessa però che sarebbero tornati a liberarle.

Lungo la strada vengono raggiunti da un coniglio di Sandleford affaticato e ferito gravemente, Pungitopo, che racconta come la conigliera d'origine sia stata distrutta dagli uomini, confermando lo spirito profetico di Quintilio. Stremato si riposa e poi racconta che durante il viaggio dall'ormai distrutta conigliera, si è imbattuto nella conigliera di Èfrafa, rigidissima comunità comandata dal tiranno Generale Vulneraria e dai suoi feroci conigli. A Èfrafa vigono turni per il pascolo ed altre ferree regole, ogni trasgressione è punita molto severamente con la violenza. Pungitopo, anch'esso percosso duramente per aver tentato ripetutamente la fuga, riesce infine a fuggire solo grazie all'aiuto della coniglia Kaisentlaia, e anche per via del fatto che i conigli Efrafani che lo stavano inseguendo vengono investiti da un treno.

Finalmente i conigli raggiungono la sommità della collina di Watership, sorta di terra promessa delle visioni di Quintilio, e vi si stabiliscono. Sul colle i conigli incontrano un gabbiano ferito ad un'ala di nome Kehaar, lo aiutano e diventano così amici. Finalmente insediati, i conigli si accorgono però che la nuova conigliera è destinata a estinguersi, visto che tra loro non vi sono femmine; con l'aiuto di Kehaar, guarito, organizzano un volo di ricognizione dei dintorni alla ricerca di altri insediamenti nella speranza di riuscire a convincere alcune femmine ad aggregarsi alla propria.

Mentre Kehaar è assente per il sopralluogo aereo, Moscardo, Mirtillo e Dente di Leone decidono di effettuare un'incursione alla vicina fattoria del Noceto precedentemente esplorata per liberare le coniglie domestiche. Una volta arrivati rosicchiano le chiusure della gabbia per permettere la fuga a Cedrina e alle sue compagne, nel mentre però i proprietari della fattoria, allarmati da un rumore e dai latrati del cane, sopraggiungono armati, i tre incursori sono costretti ad una precipitosa fuga, nel corso della quale Moscardo viene ferito gravemente da un colpo di fucile e disperso; le coniglie vengono invece recuperate dai fattori e rimesse in gabbia. Mirtillo e Dente di Leone, credendolo morto e disperso, fanno ritorno alla collina dove informano Quintilio dell'accaduto. Quintilio guidato dallo Spirito del Coniglio Nero, attraverso visioni oniriche, raggiunge il luogo ove Moscardo si è nascosto, e lo riporta alla collina; qui sopraggiunge Kehaar, che estrae i pallini di piombo dalla coscia del ferito.

Kehaar riporta di aver visto un'altra grande conigliera a una certa distanza, si tratta di Èfrafa. Pungitopo sconsiglia vivamente una spedizione in quel luogo, ma Moscardo, ostinato, mette a punto un piano. Parruccone dovrà infiltrarsi a Èfrafa, contattare alcune femmine scontente e farle uscire sfuggendo alla sorveglianza del Generale Vulneraria e della sua Ausla.

I conigli intraprendono la pericolosa spedizione e aiutati dal gabbiano, riescono a tornare sul colle Watership insieme a Kaisentlaia, a Nerigno e alle altre femmine liberate da Èfrafa. Una pattuglia efrafana li ha però seguiti e presto Vulneraria organizza una spedizione contro Watership. Così gli ingressi alla tana vengono ostruiti con la terra, ma gli efrafani sono forti e numerosi, attaccano quindi la conigliera e la sua sorte sembra segnata. Nel frattempo Quintilio è in preda ad un altra visione, che suggerisce a Moscardo un'idea: chiede a Parruccone di chiudere tutto e di resistere tenacemente e il più a lungo possibile all'assalto di Vulneraria, mentre lascia in tutta fretta la tana seguito da Mirtillo, Dente di Leone e Kaisentlaia.

Intanto Parruccone ha fatto scavare delle gallerie di fuga per permettere agli altri di fuggire, mentre lui rimane indietro insieme a Nicchio, che funge da esca per attirare il Generale, per combattere Vulneraria. A sua insaputa però, anche Nerigno è rimasto indietro con l'intento di fronteggiare il Generale per far guadagnare tempo agli altri e per vendicarsi di colui che, per un tentativo di fuga, lo aveva torturato, esposto e usato come monito per gli altri conigli.

Gli scagnozzi di Vulneraria ormai hanno rimosso l'ostruzione agli ingressi, e il generale s'infila nella tana. Dopo un breve percorso, trova Nerigno, che gli salta addosso, venendo però facilmente sconfitto e ucciso brutalmente da Vulneraria che lo sgozza senza pietà. Dopo essersi liberato di Nerigno, il Generale affronta poi Parruccone che oppone una strenua resistenza contrattaccandolo, grazie a uno stratagemma. Moscardo, intanto, con i tre compagni attira il cane della fattoria del Noceto fin alla tana assediata e il grosso cane sbaraglia gli efrafani, uccidendone alcuni. Grazie all'astuzia, la conigliera è salva e il Generale Vulneraria ucciso, poiché tenterà una futile battaglia contro il feroce cane.

Alla fine il Coniglio Nero della Morte fa visita a Moscardo ormai anziano, questi dapprima titubante, viene rassicurato e lascia il mondo terreno per seguire il Coniglio Nero, certo che la sua conigliera prospererà e si espanderà per molto tempo.

Personaggi

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Conigliera di Sandleford

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Fattoria del Noceto

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Conigliera di Èfrafa

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Conigliera delle trappole

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Altri

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Accoglienza

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Il film ha ricevuto critiche positive; nel 1979 è stato candidato per il Premio Hugo come miglior film drammatico. Nel 2004, la rivista Total Film lo inserì al 47º posto fra i più grandi film inglesi di tutti i tempi.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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