La donna invisibile | |
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Titolo originale | The Invisible Woman |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1940 |
Durata | 72 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | commedia, orrore, fantascienza |
Regia | A. Edward Sutherland |
Soggetto | Joe May, Curt Siodmak |
Produttore | Burt Kelly (associato) |
Casa di produzione | Universal Pictures |
Distribuzione in italiano | Universal (1949) |
Fotografia | Elwood Bredell |
Montaggio | Frank Gross |
Effetti speciali | David S. Horsley (non accreditato) |
Musiche | Frank Skinner |
Scenografia | Jack Otterson, Richard H. Riedel (direttore artistico associato) Russell A. Gausman (arredatore) |
Costumi | Vera West |
Interpreti e personaggi | |
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La donna invisibile (The Invisible Woman) è un film del 1940, diretto da A. Edward Sutherland.
Grazie al professor Gibbs, la giovane indossatrice Katy Carrol diventa invisibile e vuole vendicarsi del suo vecchio principale. La ragazza, grazie al suo potere - che però funziona a intermittenza - mette a soqquadro l'atelier, ma due agenti segreti di una nazione straniera la inseguono per avere la formula.
Il film fu prodotto dall'Universal Pictures.
Distribuito dalla Universal Pictures, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 27 dicembre 1940.
Il film ha ricevuto recensioni critiche contrastanti, Theodore Strauss del New York Times ha definito il film sciocco, banale e ripetitivo, con una sceneggiatura scricchiolante, temendo cosa fosse diventato senza l'interpretazione di John Barrymore.[2] Variety lo definì un buon intrattenimento per il pubblico generale,[3] Il Film Daily lo definì comico e brillantemente dialogato[4] Harrison's Reports lo ha definito una commedia piuttosto buona per la massa, non offrendo tutto sommato di nuovo a coloro che hanno visto le precedenti pellicole,[5] John Mosher del The New Yorker ha commentato come la tematica sia ancora buona, nonostante nel film non sia molto usata, risultando l'esempio più debole della prodezza che la telecamera può facilmente rendere divertente.[6]