Lechi | |
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pianta di leccio di verde uscente dalla punta di 3 rami sostenenti ciascuno - una aquila di nero coronata di oro - le 3 aquila poste 1, 2 le inferiori affrontate su azzurro - 2 leoni controrampanti di oro verso il tronco tutto su azzurro | |
Titoli | Conti |
Data di fondazione | XIII secolo |
Etnia | italiana |
I Lechi o Lecchi sono una nobile famiglia italiana, originari del territorio di Lecco, furono in passato chiamati anche De Luco o Leuco.[1] Nel XIII secolo si stabilirono nella città di Brescia.[2]
I Lechi furono un'importante famiglia bresciana, tra i suoi esponenti si ricordano i fratelli Teodoro e Giuseppe che servirono nelle file dell'esercito di Napoleone.
Risale al 1724 l'investitura del feudo di Montirone ai fratelli Pietro e Angelo Lechi da parte del vescovo di Brescia. Nel 1745 si aggiunse il feudo di Bagnolo insieme al titolo comitale.
Faustino Lechi conte e mecenate era un appassionato di arti, fu infatti lui a incominciare la maestosa collezione d'arte che si tramanderà fino ai primi del Novecento e che verrà poi donata al comune di Montichiari che la trasformerà nel museo omonimo.
Tra i personaggi illustri ospitati dai Lechi presso la dimora di Montirone vi fu anche il famoso musicista Amadeus Mozart.[3]
Di questa amicizia vi è traccia in una lettera spedita dal padre Leopold Mozart alla moglie: "Vi è a Brescia un conte Lechi, gran suonatore di violino, appassionato conoscitore e amatore di musica, presso il quale abbiamo promesso di fermarci durante il nostro viaggio di ritorno".[3]
Nell'archivio Lechi che conserva tutti i documenti, lettere contratti appartenuti alla nobile famiglia bresciana, è stata ritrovata un'opera inedita di Alessandro Manzoni.[4]
LECHI | |||||||||||||
Bernardino fl. 1590 | |||||||||||||
Gio. Maria fl. 1671 | |||||||||||||
FAUSTINO I | |||||||||||||
Angelo abate | Bernardino 1680-1741 | PIETRO 1691-1764 1718 ⚭ Francesca Maccarinelli | |||||||||||
Bernardino Galeano | FAUSTINO II 1730-1800 1765 ⚭ Doralice Bielli (1749-1819) | Galliano 1739-1799 1766 ⚭ Virginia Conforti | |||||||||||
Angelo 1769-1850 ⚭ 1810 Carmelita O’ Loghlin | Giacomo | Francesca "Fanny" 1774-1806 ⚭ Francesco Ghirardi | Bernardo "Bernardino" 1775-1869 | TEODORO 1778-1866 1829 ⚭ Clara Martinengo Cesaresco (1801-1880) | Giuseppe 1766-1836 ⚭ Eleonora Siméon | Luigi 1786-1867 | |||||||
Doralice Teodora ⚭ Giovanni Martinengo Villagana ⚭ Giorgio Barbiano di Belgioioso | FAUSTINO III 1831-1870 1863 ⚭ Giulia Malabaila di Canale | ||||||||||||
TEODORO 1864-1939 1889 ⚭ Maria Livia Valotti dei conti di Monzone | Clara 1870 | Alfredo 1867-1901 1892 ⚭ Anna Vignati | |||||||||||
ANTONIO 1901-1977 1929 ⚭ Elisabetta Bettoni Cazzago (1904) | Teodora 1896-1898 | Adele 1894-1898 | Fausto 1892-1979 | Giulia 1890 | Barbara 1891 | Nina 1894-1918 | |||||||
GIACOMO 1930-1982 | |||||||||||||
Lo stemma della famiglia Lechi è composto da una "pianta di leccio di verde uscente dalla punta di 3 rami sostenenti ciascuno - una aquila di nero coronata di oro - le 3 aquila poste 1, 2 le inferiori affrontate su azzurro - 2 leoni controrampanti di oro verso il tronco tutto su azzurro".[5][6]