Montirone
comune
Montirone – Stemma
Montirone – Veduta
Montirone – Veduta
Vista del palazzo Lechi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoFilippo Spagnoli (centro-destra) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°26′50″N 10°13′47″E / 45.447222°N 10.229722°E45.447222; 10.229722 (Montirone)
Altitudine100 m s.l.m.
Superficie10,52 km²
Abitanti5 052[1] (30-11-2023)
Densità480,23 ab./km²
Comuni confinantiBagnolo Mella, Borgosatollo, Ghedi, Poncarale
Altre informazioni
Cod. postale25010
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017114
Cod. catastaleF680
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 410 GG[3]
Nome abitantimontironesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montirone
Montirone
Montirone – Mappa
Montirone – Mappa
Posizione del comune di Montirone nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Montirone (Muntirù o Montirù in dialetto bresciano[4]) è un comune italiano di 5 052 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia. Si trova nella pianura a sud di Brescia, a circa 12 chilometri a sud dal capoluogo.

Tra il 1927 e il 1955 fu aggregato al comune di Borgosatollo.[5]

Geografia fisica

Il territorio è sostanzialmente pianeggiante ed è irrigato da diverse seriole come il Naviglio superiore, la Molinara, la Gheda e la Pedrona.

Origini del nome

Il nome è attestato come Monterione nell'XI secolo. Secondo la Marcato (1990) il toponimo deriverebbe dal termine "monterone" che non indicherebbe un monte vero e proprio ma un piccolo rilievo o un dosso, anche se un'etimologia dotta lo voleva derivato da un supposto mons Tironis[6]. Il rilievo in questione, comunque, potrebbe essere la motta sulla quale nel XIV secolo fu costruita la torre degli Emilj, l'attuale Villa Ventura[7].

Stando al Mazza (1986), il toponimo deriverebbe da monte di terra, quindi in riferimento al rilievo sopracitato, o anche dal latino Monterius (cacciatore)[8].

Storia

Epoca medievale

Il comune di Montirone è già riscontrabile nell’estimo visconteo del 1385 riconoscibile tra i comuni della quadra di Ghedi e Calvisano, successivamente durante il periodo veneto fece parte della quadra di Ghedi[9]. Il comune, che nel 1493 contava 100 abitanti per poi diminuire verso l’inizio del ’600 contando 40 case e 80 abitanti (40 fuochi e 80 anime);

Alla fine del XIV secolo, il vescovo di Milano Tommaso Visconti risultava proprietario della zona e concesse al cancelliere visconteo Filippino Emili il feudo della Curia de Montirono[8]. L'Estimo Visconteo del 1385 cita la presenza di comune, appartenente alla quadra di Ghedi e Calvisano[10].

Durante la guerra fra Milano e la Repubblica di Venezia, Montirone rimase fedele alla prima e da qui, nel 1453, partì la minaccia dei milanesi a Brescia[8].

L'epoca veneta

Durante l'epoca veneta, il comune fu inserito nella quadra di Ghedi[10]. Nel 1504 il feudo fu donato da Venezia a Niccolò Orsini, duca di Pitigliano. Tuttavia gli Emili mantennero delle proprietà contribuendo a sviluppare l'agricoltura attraversa l'omonima cascina[8].

Durante il periodo in cui fu redatto il Catastico Bresciano di Giovanni Da Lezze (1610), Montirone non godeva di autonomia municipale, inoltre era terra esente in quanto feudo del Vescovo di Brescia: l'amministrazione delle terre era affidata a un massaro[11]. Nella Descrizione generale del 1764 è citato nuovamente come comune[10].

Nel 1764 la famiglia Lechi fu investita dal Vescovo del feudo. Tale investitura fu confermata solamente nel 1775 con ducale 20 dicembre dalla magistratura feudale della Serenissima[12].

Epoca napoleonia e asburgica

Nel XVIII secolo Montirone assunse un grande sviluppo, grazie ai conti Lechi, vi furono la realizzazione del grande palazzo, dei canali e sistemi idraulici per il territorio. Venne riedificata la chiesa principale.

Tra i grandi mecenati si ricorda Faustino Lechi, il quale nel suo palazzo ospitò Leopoldo Mozart con il figlio Wolfgang Amadeus Mozart.

Nel 1805 durante la campagna di Montichiari, Montirone in quanto possedimento dei conti Lechi, generali dell'esercito francese, diede ospitalità per tre giorni all'allora Imperatore di Francia Napoleone Bonaparte.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 1292 del 13 marzo 1989.[13]

«D'oro, alle tre fasce ondate di azzurro, attraversate dall'aquila di nero, allumata, rostrata, armata d’argento, coronata con corona all'antica d'oro, posta sulla prima fascia, afferrante la ruota del mulino di due cerchi e di dodici raggi, di rosso, con il centro posto sotto la terza fascia, e accompagnata sui fianchi dalle lettere maiuscole C e M, di rosso, attraversanti, con la parte superiore posta sulla seconda fascia. Ornamenti esteriori da Comune.[14]»

L'utilizzo di questi simboli sta a indicare gli elementi principali presenti sul territorio e nella storia del comune: le bande gialle e d'azzurro simboleggiano i campi di grano e i canali, la ruota rappresenta la noria, ossia il sistema idraulico costruito nel XVIII secolo per apportare l'acqua alle fontane di palazzo Lecchi. Le iniziali C e M sono le iniziali di "Comunitas Montironis".[13]

Il gonfalone è un drappo di bianco.[14]

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiesa di San Lorenzo (sec. XVIII)

Grande ruota idraulica

La Noira, lungo il canale Molinara

Torre degli Emili

Villa di campagna dei conti Emili

Posta nella località del Belleguardo, essi possedevano una casa di villeggiatura dotata di oratorio privato. Un edificio a corte dotato di portico con colonne in marmo che si apriva verso sud verso il centro cittadino. Sul tetto della villa è ancora presente un campaniletto la cui campana serviva a scandire il lavoro nei campi. La chiesetta del XVIII secolo ancora esistente era intitolata a S. Gaetano.

Nel corso del tempo il complesso è passato poi di proprietà ai nobili . Ora in stato di abbandono l'edificio è di proprietà dell'adiacente azienda metallurgica Profilatinave.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[16]

Lingue e dialetti

Nel territorio di Montirone, accanto all'italiano, è parlata la lingua lombarda prevalentemente nella sua variante di dialetto bresciano.

Famiglie storiche e personaggi illustri

Legate all'abitato di Montirone sono riscontrabili principalmente due famiglie nobili, gli Emili e i Lechi:

La famiglia più antica è quella dei Conti Emilj:

Altra importante famiglia legata al comune di Montirone è quella dei Conti Lechi:

Altri personaggi

Infrastrutture e trasporti

Il territorio comunale di Montirone è percorso dall'autostrada A21 e dal raccordo Ospitaletto-Montichiari. I due caselli più vicini sorgono entrambi a cavallo dei confini tra il comune e i suoi contermini: Brescia Sud, sulla A21, e Borgosatollo, sulla A21 racc.

Il centro abitato è attraversato dalla strada provinciale 24 Chiaviche-Cadimarco; da questa si dirama la SP 23 diretta a Borgosatollo[17].

La stazione di Montirone è lo scalo della ferrovia Parma-Brescia a servizio del paese. La linea ferroviaria percorre la parte settentrionale del territorio comunale.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1975 14 giugno 2004 Guido Bussi PCI
poi lista civica di centrosinistra
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Serafina Bandera lista civica di centrosinistra Sindaco
8 giugno 2009 27 maggio 2019 Francesco Lazzaroni Il Popolo della Libertà-Lega Nord Sindaco
27 maggio 2019 16 aprile 2021 Eugenio Stucchi Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia Sindaco
16 aprile 2021 4 ottobre 2021 Corrado Conforto Galli Commissario [18]
4 ottobre 2021 in carica Filippo Spagnoli Lega-Forza Italia Sindaco

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponimi in dialetto bresciano
  5. ^ Comune di Borgosatollo, 1859 - [1971] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 agosto 2015.
  6. ^ Carla Marcato. Montirone, in Dizionario di toponomastica. Torino, UTET, 1990, p.503. ISBN 8802072280.
  7. ^ Storia di Montirone Archiviato il 19 settembre 2013 in Internet Archive. sul sito del comune.
  8. ^ a b c d Mazza (1986), p. 310.
  9. ^ L. Mazzoldi, L'estimo mercantile del territorio 1750. Introduzione-testo-tabelle,, in supplemento ai Commentari dell'Ateneo di Brescia per l'anno 1966., 1966.
  10. ^ a b c LombardiaBeniculturali - Comune di Montirone (sec XIV - 1797), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 maggio 2010.
  11. ^ "La terra è detta essente, perché bene feudale del Vescovo di Brescia. Non vi è commune, [ma] solo massaro". Catastico Bresciano, 1610. Cfr. Mazza (1986), p. 311
  12. ^ Mazza (1986), p. 311.
  13. ^ a b Marco Foppoli, Montirone, in Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 100, ISBN 978-88-7385-844-7.
  14. ^ a b Comune di Montirone, Statuto comunale (PDF), Art. 3 - Stemma e gonfalone.
  15. ^ a b c d Monumenti - Comune di Montirone - Provincia di Brescia, su comune.montirone.bs.it. URL consultato il 1º giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2020).
  16. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  17. ^ Cartografia della rete stradale provinciale (PDF), su provincia.brescia.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
  18. ^ Montirone, il commissario è Corrado Conforto Galli, in Giornale di Brescia, 16 aprile 2021.

Bibliografia

- Piccola Storia di Montirone, Rosanna Ferrari Stanga,1996, casa editrice “La Rosa”. Tipi e Tépe dè Muntirù, Rosanna Ferrari Stanga,2005.

- Montirone e lo Sport, Filippo Spagnoli, 2021, casa editrice "La compagnia della stampa - Massetti".

Altri progetti

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