Lonato del Garda comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Roberto Tardani (centro-destra) dal 15-6-2015 (2º mandato dal 22-9-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 45°27′56.52″N 10°28′29.64″E / 45.4657°N 10.4749°E |
Altitudine | 188 m s.l.m. |
Superficie | 68,2 km² |
Abitanti | 16 961[1] (30-11-2023) |
Densità | 248,7 ab./km² |
Frazioni | 12 comitati di quartiere (vedi elenco) |
Comuni confinanti | Bedizzole, Calcinato, Calvagese della Riviera, Castiglione delle Stiviere (MN), Cavriana (MN), Desenzano del Garda, Padenghe sul Garda, Pozzolengo, Solferino (MN) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25017 |
Prefisso | 030 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017092 |
Cod. catastale | M312 (E667 fino al 2-8-2009) |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | lonatesi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Lonato del Garda nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
Lonato del Garda (Lonato fino al 2007, Lunà del Garda[3] o Lonàt del Garda[4] in dialetto bresciano) è un comune italiano di 16 961 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia, nella zona del basso lago di Garda. Si trova a poca distanza dalla provincia di Mantova e di Verona.
Il comune di Lonato del Garda si estende su una superficie di 70,55 km², con un'altezza sul livello del mare che va dai 65 ai 283 metri. Per un breve tratto di circa 350 metri esso si affaccia sul lago di Garda.[5] Il nucleo dell'abitato è composto dalla rocca e dalla basilica di San Giovanni Battista.
Il territorio comunale è percorso dal canale Arnò, derivato dalla Roggia Lonata.[6]
Da alcuni il nome Lonato sembra derivante da "Lona", termine di origine celtica con il significato di laghetto o acquitrino. L'origine resta tuttavia vaga, molte sono le ipotesi e non vi è una certezza. Tante però sono state le variazioni prima di arrivare al nome Lonato.
In un diploma di Carlo Magno del 16 luglio 774, con il quale diverse terre bresciane tra cui Lonato vengono donate al monastero di San Martino di Tours, il paese viene chiamato Lionam e così anche in un diploma del 16 giugno 887 di Carlo il Grosso. Non tutti gli studi affermano però che anche Lonato facesse parte delle terre donate.
Nel 909, in una concessione con la quale Berengario permette ai lonatesi di fortificare il paese, il paese è chiamato Lonado.
Molte altre sono le varianti, nel 977 è chiamato Leonado, nel 1109 Lonatus, nel 1167 Lunatus, nel 1884 Papa Lucio III lo chiama Lunadus e Leonadus. Neppure lo stemma può fornire un'idea precisa sull'origine. Alcuni ipotizzano che possa addirittura derivare da Luna per la forma del territorio.
Nel 2007 Lonato diventa "del Garda" vista la vicinanza al lago e per una valorizzazione del territorio.
Lo stemma è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 14 maggio 1952.[7]
«D'azzurro, al leone d'argento, linguato di rosso, sostenente con la zampa anteriore destra due chiavi d'oro, poste in croce di S. Andrea, con gli ingegni all'insù, e accompagnato in capo da tre gigli di Francia, pure d'oro, ordinati in fascia. Ornamenti esteriori da Città.»
Lo stemma di Lonato raffigura un leone rampante in campo azzurro con due chiavi incrociate nella zampa anteriore destra, in alto tre gigli (concessi da Luigi XII nel 1509)[8]; lo scudo è sormontato dalla corona civica.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 25 giugno 1953, è un drappo partito di bianco e d'azzurro.[7]
Abitanti censiti[12]
Dal punto di vista religioso, la parrocchia di Lonato fa parte della diocesi di Verona. Questo perché, la tradizione suggerisce che il Cristianesimo fu introdotto da san Zeno e da missionari provenienti dalla sua diocesi. La frazione di Esenta fa invece parte della diocesi di Brescia.
A Lonato è parlato il dialetto bresciano, una variante del lombardo.
A Lonato oltre ai vari asili, scuole elementari e medie, è presente l'Istituto Tecnico Tecnologico "Luigi Cerebotani", l'Istituto Agrario "Vincenzo Dandolo" e l'Istituto paritario "Paola di Rosa".
Lonato ospita un corpo musicale la cui presenza è resa nota già nel giugno 1805 quando Napoleone Bonaparte diretto a Verona passò da Lonato e fu accolto dalle autorità e dalla banda cittadina.
• Fiera di Sant'Antonio Abate: pur non essendo Sant'Antonio Abate il santo patrono di Lonato, nel fine settimana più prossimo al 17 gennaio, giorno della ricorrenza del santo, in paese si tiene una fiera agricola, artigianale e commerciale. Si ha documento di una fiera dedicata al bestiame il 17 gennaio già nel 1813. La prima vera edizione che fu caratterizzata dall'introduzione di un'esposizione di macchine e merci agricole risale al 1958. La fiera è un'occasione per rievocare antiche tradizioni del luogo. Durante i tre giorni sono previsti: il Palio delle Contrade nel quale alcune frazioni di Lonato si sfidano in giochi della tradizione, il concorso per il miglior salame e il miglior chisöl, un dolce tipico lonatese e la benedizione dei trattori.
• Il 17 gennaio sempre in occasione della ricorrenza di Sant'Antonio Abate, sul sagrato della chiesa dedicata al santo è tradizione portare i propri animali da compagnia, che oggi sostituiscono quasi del tutto quelli da cortile, per la benedizione degli animali.
• Il 24 giugno si tiene una sagra dalla durata di alcuni giorni, per la ricorrenza di San Giovanni Battista patrono di Lonato.
• Come in molte località del Nord Italia, anche a Lonato, la notte del giovedì grasso di mezza Quaresima, è tradizione bruciare "la vecchia", un fantoccio che simboleggia l'inverno da dimenticare per lasciare spazio alla primavera e alla sua prosperità.
• Santa Lucia, 13 dicembre: secondo una tradizione di gran parte del Nord Italia, la notte del 12 dicembre la santa porterebbe ai bambini doni e regali.
Il territorio lonatese presenta una forte vocazione vitivinicola grazie alla quale nel 2023, è entrato a far parte dell'Associazione Nazionale Città del Vino.
Sul territorio infatti si producono vini DOC come il Lugana, il Groppello e il vino da dessert San Martino della Battaglia Gefide.
Tipico prodotto gastronomico di Lonato, è l'insaccato "Os de stomech" che significa osso dello stomaco, per la presenza nell'impasto dell'osso dello sterno del maiale che viene messo a marinare, "en visiù", per un giorno nel vino rosso al quale si aggiungono sale, pepe, aglio, noce moscata e cannella. Questo insaccato è considerato uno dei migliori salumi della tradizione bresciana e, insieme allo zafferano e al raperonzolo, fa parte dei prodotti "De.C.O." di Lonato.
Il territorio comunale è suddiviso in dodici comitati di quartiere, alcuni dei quali racchiudono al loro interno diverse località[13]:
L'economia di Lonato del Garda si basa sull'agricoltura, l'industria ferriera, l'artigianato, il terziario.
Lonato è attraversato dalla Strada dei vini e dei sapori del Garda.
Il mercato settimanale si svolge il giovedì mattina.
Ogni terza domenica del mese, nel centro del paese, si tiene il "Mercantico", una rassegna di antiquariato e collezionismo nata nel 1996.
Lonato del Garda è attraversato dall'autostrada A4 Milano-Venezia. Nel territorio comunale non sono presenti caselli, dato che il più vicino, quello di Desenzano del Garda, è situato nel territorio del comune omonimo nei pressi del confine con Lonato[14].
La Padana Superiore attraversa il territorio in duplice forma. Come superstrada, in qualità di strada provinciale BS 11, passa a nord del centro abitato principale, sottopassando il colle di San Zeno grazie all'omonima galleria. Il percorso originale, divenuto strada comunale, percorre invece il centro storico. A Lonato terminano la strada provinciale 78 Calvagese - Mocasina - Lonato e la strada provinciale BS 668 Orzinuovi - Lonato. Le frazioni di Esenta e San Tomaso sono servite dalla provinciale BS 567 del Benaco; a Esenta, inoltre, termina la provinciale 25 proveniente da Cunettone di Salò[14].
La stazione di Lonato è posta sulla ferrovia Milano-Venezia a meridione del centro storico.
Tra il 1911 e il 1935, Lonato venne servita anche dalla tranvia a vapore Castiglione-Desenzano, diramazione della Brescia-Mantova-Ostiglia. La stazione del paese era situata lungo via Monte Grappa poco a nord del cavalcaferrovia[15].
Nel sistema di trasporto pubblico su gomma della provincia di Brescia, il comune di Lonato appartiene sia al lotto nord, esercito dal consorzio Trasporti Brescia Nord, sia a quello sud, di competenza di Trasporti Brescia Sud.[16].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 settembre 1988 | 30 marzo 1990 | Roberto Tardani | PSI | Sindaco | [17] |
30 marzo 1990 | 10 aprile 1993 | Ugo Lavagnini | DC | Sindaco | [18] |
10 aprile 1993 | 7 giugno 1993 | Eraldo Cavagnini | PRC | Sindaco | [19] |
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993):
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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7 giugno 1993 | 1º dicembre 1999 | Manlio Mantovani | Lega Nord | Sindaco | [20][21] |
1º dicembre 1999 | 18 aprile 2000 | Rinaldo Argentieri | Commissario | [22] | |
18 aprile 2000 | 5 aprile 2005 | Morando Perini | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [23] |
5 aprile 2005 | 15 giugno 2015 | Mario Bocchio | Forza Italia Il Popolo della Libertà |
Sindaco | [24] |
15 giugno 2015 | in carica | Roberto Tardani | Centrodestra | Sindaco | [25] |
Ha sede nel comune la società di atletica Atletica Lonato[26], iscritta alla FIDAL.
La società di calcio A.S.D. Virtus Feralpi Lonato ha disputato campionati dilettantistici regionali, mentre ha sede nel comune (insieme a Salò) la FeralpiSalò fondata nel 2009 dall'unione della Feralpi Lonato e dell'A.C. Salò Valsabbia.