Corteno Golgi
comune
Corteno Golgi – Stemma
Corteno Golgi – Bandiera
Corteno Golgi – Veduta
Corteno Golgi – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoIlario Sabbadini (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate46°10′01″N 10°14′40″E
Altitudine925 m s.l.m.
Superficie82,61 km²
Abitanti1 907[1] (30-9-2022)
Densità23,08 ab./km²
FrazioniPisognéto, Galleno, Doverio, Lombro, Megno, Piazza, Ronco, San Pietro in Aprica, Sant'Antonio, Santicolo
Comuni confinantiAprica (SO), Edolo, Malonno, Paisco Loveno, Sernio (SO), Teglio (SO), Tirano (SO), Villa di Tirano (SO)
Altre informazioni
Cod. postale25040
Prefisso0364
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017063
Cod. catastaleD064
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 532 GG[3]
Nome abitanticortenesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Corteno Golgi
Corteno Golgi
Corteno Golgi – Mappa
Corteno Golgi – Mappa
Posizione del comune di Corteno Golgi nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Córteno Golgi (originariamente solo Córteno, Cùrten[4] o Córten[5] in dialetto camuno) è un comune italiano di 1 907 abitanti[1], della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia. Assunse l'attuale denominazione a partire dal 1956, in onore dello scienziato e medico Camillo Golgi che nacque in questo paese, scopritore del cosiddetto "Apparato di Golgi".

Il territorio di Corteno Golgi in Val Camonica

Geografia fisica

Territorio

Il paese (Pisognéto) si trova a quota 925 m s.l.m., a metà della Valle di Corteno, lungo la quale scorre l'Ogliolo, torrente lungo circa 16 km che nasce sul versante sud del passo dell'Aprica (1181 m s.l.m.) e confluisce nell'Oglio all'altezza di Edolo (690 m s.l.m.)

Il territorio comunale va da una quota minima di circa 750 m s.l.m. in loc. Bisìne ai 2754 m s.l.m. di Cima Telenek nelle Alpi Orobie nord-orientali.

Clima

Secondo i dati medi provenienti dalla stazione meteorologica di Aprica, dal trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta ai -5,3 °C, mentre quella del mese più caldo, luglio, è di +16,2 °C.

Le precipitazioni medie annue, attorno ai 1250 mm, si distribuiscono mediamente in 93 giorni, con un minimo relativo in inverno ed un picco molto prolungato ed accentuato tra la primavera, l'estate e l'autunno[6].

APRICA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) −1,50,44,39,615,320,322,921,117,010,93,9−1,0−0,79,721,410,610,3
T. min. media (°C) −9,1−7,8−4,6−1,03,47,49,49,15,60,6−3,9−8,3−8,4−0,78,60,80,1
Precipitazioni (mm) 624770100140134137141118109148481573104123751 254
Giorni di pioggia 65671010111087851623312393

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Val Camonica.

Il Medioevo

Lunedì 23 marzo 1299 i consoli della vicinia di Corteno si recano a Edolo, dove è presente Cazoino da Capriolo, camerario del vescovo di Brescia Berardo Maggi. Qui confermano, ad eccezione di Gasparino figlio di ser Aiolfo di Galleno che riteneva l'atto obbligatorio solo per i manenti, il consueto giuramento di fedeltà. Tra le decime viene enumerato che la curia aveva diritto alla coscia di ogni orso catturato. Sono enumerati 42 manenti.[7]

Il 19 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Vione e Córteno Giovanni e Belotto Bardelli di Malonno.[8]

Il 28 gennaio 1350 il vescovo di Brescia Bernardo Tricardo investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Borno, Pescarzo, Cerveno e Corteno Bertolino e Giacomo Alberzoni di Breno.[9]

Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Corteno, Comino Zamboni e il notaio Ottobono da Saviore, si schierarono sulla sponda ghibellina.[10]

L'età moderna

Nel XIV secolo inizia la secolare lite fra Córteno e Santicolo per il possesso della Malga Bàrek: terminerà con una sentenza dell'eccellentissimo tribunale della Serenissima il 9 giugno 1787.[11]

Durante il periodo veneziano la Val di Scalve, a corto di spazio per le proprie bestie, chiese ed ottenne alla Serenissima di utilizzare la Malga Cülvègla, di proprietà di Córteno. I Cortenesi attesero fino al 1797 (fine del governo veneziano) per riappropriarsene, scacciandone gli Scalvini. Il 15 agosto 1798, giorno della Sagra dell'Assunta patrona di Córteno, gli Scalvini, giunti attraverso i passi del Sèllero e del Sellerino, assaltano la malga e, dopo aver affogato il casaro nel siero, tentano di sottrarre anche le bestie al pascolo. Un secondo pastore, sceso in paese, dà l'allarme e dal villaggio una folla armata risale la montagna in due gruppi: il primo attraverso il Prebóren, l'Òrio ed il Torsolèt, il secondo lungo i Tremùcc, il Foràm ed il Sessa. Nel frattempo i consoli del paese tentano la trattativa con gli Scalvini. Essa non va a buon fine e al segnale dei consoli (un fazzoletto rosso sventolato) la folla scende dai monti facendo un massacro. Il torrente insanguinato venne chiamato Val Rösa.[12]

L'età contemporanea

Camillo Golgi

Il 7 luglio 1843 vi nacque Camillo Golgi, Premio Nobel per la Medicina nel 1906, primo italiano a ricevere la prestigiosa onorificenza il 25 ottobre (la decisione relativa a Giosuè Carducci fu presa due settimane dopo, l'8 novembre). Memorabile la festa dedicata a Golgi dalla comunità cortenese il 9 agosto 1908.

Dal 1956 il nome del Comune, che in precedenza era semplicemente Corteno, fu modificato in Corteno Golgi per onorare la memoria dell'illustre scienziato al quale aveva dato i natali e che era stato suo cittadino per i primi quindici anni di vita. Golgi mantenne in seguito un affettuoso rapporto col paese d'origine, tornandovi spesso (ad esempio per il viaggio di nozze), mentre d'estate soggiornò per decenni nella vicina Aprica.

Simboli

«Stemma partito d'azzurro e d'argento: all'effige di S. Martino Vescovo, raffigurato come cavaliere, aureolato d'oro, avvolto nel mantello di porpora, tenente con la mano una spada d'argento posta in palo, accompagnato nel primo dalla testa del cavallo d'argento vista di profilo, bardata d'oro.»

Lo stemma è stato adottato dalle autorità comunali con delibera del 30 aprile 1983 e concesso con D.P.R. dell'11 ottobre dello stesso anno. Vi è raffigurato san Martino a cui era dedicata una chiesa risalente al IX secolo, eretta su dirupo che sovrasta Corteno, nelle cui vicinanze fu edificato un castello di cui oggi restano solo pochi tratti di mura. Il campo azzurro e argento riprende i colori della provincia di Brescia.[13]

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Santa Maria
Chiesa di Santa Maria ed Elisabetta (o della Visitazione)

Le chiese di Corteno Golgi sono:[14]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[15]

Tradizioni e folclore

Gli scotüm sono, nei dialetti camuni, dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre volte indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quelli che contraddistinguono gli abitanti delle singole frazioni cortenesi sono:

I salumieri di Córteno erano molto rinomati in passato, tanto da essere richiesti in città come Brescia, Mantova, Verona, Vicenza e Padova.[16]

Cultura

Musei

Mostra museo Camillo Golgi

Eventi

Geografia antropica

Frazioni

Ronco di Corteno Golgi, ha lo stesso nome di una frazione di Gussago e di una di Schilpario.

Economia

Nei secoli scorsi era fiorente a Corteno, come in altre parti della Val Camonica, la filiera estrattiva e lavorativa dei metalli. Sono ancora oggi visibili imbocchi di miniere, legrane (forni di sgrossatura) e ruderi, in via di disfacimento, di un altoforno. Numerosi i toponimi che testimoniano tali attività, quali fucine, forno e calchere[18]. La stessa FIAT progettò, a cavallo delle due guerre mondiali, di avviare attività mineraria in quel di Corteno, come testimoniano documenti di concessione in tal senso.

Amministrazione

Il municipio di Corteno Golgi.

Template:Amministrazione attuale

| 27 Maggio 2019. Sabbadini Ilario | lista civica


|- | data-sort-value="24 aprile 1995" | 24 aprile 1995

| 14 giugno 2004

| data-sort-value="Luigi Martinotta" | Martino Luigi Martinotta

| lista civica

| Sindaco |

|-

|- | data-sort-value="14 giugno 2004" | 14 giugno 2004

| 8 giugno 2009

| data-sort-value="Giacomo Salvadori" | Guido Giacomo Salvadori

| lista civica

| Sindaco |

|-

|- | data-sort-value="8 giugno 2009" | 8 giugno 2009

| 27 maggio 2019

| data-sort-value="Luigi Martinotta" | Martino Luigi Martinotta

| lista civica

| Sindaco |

|-

|- | data-sort-value="27 maggio 2019" | 27 maggio 2019

| in carica

| data-sort-value="Sabbadini" | Ilario Sabbadini

| lista civica

| Sindaco |

|-

|}

Unione di comuni

Corteno Golgi fa parte dell'Unione Alpi Orobie Bresciane, assieme ai comuni di Edolo, Malonno, Sonico e Paisco Loveno.

Gemellaggi

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 233, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 157.
  6. ^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  7. ^ Gabriele Archetti, Berardo Maggi - Vescovo e signore di Brescia, Brescia, ottobre 1994, p. 313.
  8. ^ Celli 1984, p. 83.
  9. ^ Celli 1984, p. 104.
  10. ^ Gregorio Brunelli, Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni, a cura di Oliviero Franzoni, Breno, Tipografia Camuna, 1998 [1698], pg. 183.
  11. ^ Bianchi 1979, p. 72.
  12. ^ Bianchi 1979, p. 93.
  13. ^ Marco Foppoli, Corteno Golgi, in Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 203, ISBN 978-88-7385-844-7.
  14. ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 139.
  15. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  16. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992.
  17. ^ Museo Golgi, su museogolgi.it.
  18. ^ Tratto da: Bianchi 1979, p. 153.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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