Luciano Caruso (Foglianise, 18 marzo 1944Firenze, 16 dicembre 2002) è stato un poeta, artista e giornalista italiano.

Biografia

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Nacque in Italia nel 1944 a Foglianise, in provincia di Benevento; ma crebbe e visse a Napoli, dove si laureò in Estetica Medievale con una tesi sui Carmina Figurata. Da questi studi uscì un articolo nella rivista d'avanguardia Linea-Sud e una pubblicazione curata assieme a Giovanni Polara[1] per Lerici editore. Nel 1976[2] si trasferì a Firenze[3].

Notevole anche la sua attività nel campo della critica letteraria: assieme a Stelio Maria Martini contribuì alla rivalutazione critica del Futurismo. Durante la sua vita a Napoli fu l'editore di molte riviste d'avanguardia tra cui “Continuum” o “Le Porte di Sibari” e redattore di “Linea-Sud”, “Continuum”, “Continuazione/AZ”, “EX”, “Ana etcetera”, “Uomini e idee”, “E/mana/azione” e “Silence’s Wake”.[4] Ha diretto e curato anche molte edizioni e collane tra cui “Futuristi – Fonti delle Avanguardie del ‘900" (Spes, Firenze), Manifesti Futuristi 1909 - 1944. Proclami, interventi e documenti teorici del Manifesti Futurismo (Spes, Firenze) e assieme alla moglie Sonia Puccetti “Le brache di Gutemberg: cronaca e storia” (Belforte, Livorno).[5]

Durante la sua vita Caruso ha tenuto circa 60 mostre personali e ha partecipato a numerose mostre dedicate alla "Poesia Visuale", "Poesia visiva", "Nuova scrittura" e ai "Libri d'artista" in Italia e all'estero.[3] Molte delle sue opere artistiche come "La via della seta" e "Atlanta" sono dedicate al tema della "vita artistica come un lungo viaggio".[6] Caruso fu tra i curatori della mostra 'Alfabeto in sogno' avvenuta a Reggio Emilia nel 2002[7] e, a novembre di quell'anno, presentò i suoi ultimi pezzi a Napoli.

Influenze

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Come giovane studente di filosofia Luciano Caruso fu influenzato dallo stile di Benedetto Croce e Antonio Gramsci.[8] A Napoli ebbe modo di frequentare: Nino Cortese, Vincenzo Cilento, Giuseppe Galasso, Francesco Compagna, Salvatore Battaglia e lo studioso latino Francesco Arnaldi. Ha frequentato anche lo storico dell'arte Raffaello Causa e lo scrittore Luigi Incoronato. Mantenne una visione popolare della realtà in cui visse, che lo portò a stretto contatto con le condizioni di vita nelle zone più povere di Napoli. Questa lealtà alle sue origini portò alla sua attenzione la natura problematica parallela all'arte e alla poesia contemporanea. Trascorse molto tempo a Napoli con i pittori del Gruppo 58. Questi artisti includevano Enrico Bugli, Bruno Di Bello, Lucio Del Pezzo, Mario Persico, Salvatore Paladino, Guido Biasi, ecc...[9] Tra questi artisti Caruso fu il più vicino a Mario Colucci che, avendo aderito al movimento "Pittura Nucleare", portò Caruso in contatto con l'ambiente milanese e parigino. Caruso fu anche influenzato dall'esperienza francese degli anni '60. Ciò è evidente nel suo uso della procedura analogica di discendenza surrealista e nella sua sperimentazione con la possibilità della "lettera liberata dalla parola nell'espressione dell'artista". Si incontrò regolarmente con il poeta Stelio Maria Martini con il quale fondò insieme , nel 1967, il gruppo Continuum.[3] Caruso si recava spesso a Roma per vedere Emilio Villa e Mario Diacono.[9]

Caruso si interessò all'arte visiva medievale e studiò pittori come Alberto Burri.[10] Questa ricerca lo ha portato all'uso artistico della scrittura manuale o stampata. Caruso creò opere usando carta non trattata o strappata o con macchie o con cancellature. Parte delle sue opere sono state assemblare con oggetti riciclati di tutti i giorni o particolari come corteccia, corda, fogli di carta.[11] Le sue prime opere calligrafiche risalgono al 1963-64.[12] Dopo l'antologia Il gesto poetico della poesia d'avanguardia (Napoli, 1968)[13], Caruso produsse una notevole quantità di saggi, scritti, revisioni e annotazioni . Luciano Caruso fu al tempo stesso praticante e allievo del Futurismo, contribuendo alla ristampa di vari testi futuristi a partire dal 1974.[14] Tra il 1976 e il 1994 collaborò con il compositore britannico Fluxus Dick Higgins.[15]

Morte

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Il 16 dicembre 2002 Luciano Caruso muore a Firenze.

Opere

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Curatore

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Note

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  1. ^ Luciano Caruso e Giovanni Polara, Iuvenilia Loeti, via Lazio 9, Rome, Lerici Editore Roma, July 1969.
  2. ^ * Felice Piemontese, Autodizionario degli scrittori italiani, 01/90, Milan, Leonardo, September 1990, pp. 93-94, ISBN 88-355-0077-X.
  3. ^ a b c * Luciano Caruso, Anabasi Senza Nome: Poesia visuale e libro d'artista in Italia, Reggio Calabria, International AM Edizioni, February 1997.
  4. ^ * Parola Immagine Per l'Aggiornamento di un Museo, Viale Milano 21, Civica Galleria d'Arte Moderna, September 1991, p. 41.
  5. ^ Luciano Caruso — Verba Picta, su verbapicta.it. URL consultato il 25 novembre 2018.
  6. ^ U. Piscopo e T. Paloscia, La via della seta 1991-1999, Villa Erba, Cernobbio, IdeaComo, 1999.
  7. ^ Claudio Parmiggiani, Alfabeto in sogno, Foro Buonaparte 52, Milano, Mazzotta, 2002, pp. 299-342, ISBN 88-202-1532-2.
  8. ^ * Stelio Maria Martini, Del Poetar Citando (Luciano Caruso 1962-1983), 1ª ed., Belforte Editore Libraio, March 1984, p. 101.
  9. ^ a b Luciano Caruso, Personae, via Marano, 46 (UD), Campanotto Editore, September 2002, pp. 8-9, ISBN 88-456-0451-9.
  10. ^ Luciano Caruso, Noirnul per burri - per villa: libro-opera 1969, Esemplare N. 31, via Grande 91, Linvorno, Belforte Editore Libraio, December 1997.
  11. ^ Angela Tecce, Emilio Villa, Mirella Bandini e Giorgio Zanchetti, Alchimia della Scrittura - Luciano Caruso, Opere 1963 - 1995, Livorno, Belforte Editore Libraio, May 1995, p. 108.
  12. ^ Angela Tecce, Emilio Villa, Mirella Bandini e Giorgio Zanchetti, Alchimia della Scrittura - Luciano Caruso, Opere 1963 - 1995, Livorno, Belforte Editore Libraio, May 1995, pp. 27-28.
  13. ^ Luciano Caruso e Corrado Piancastelli, Il gesto poetico: antologia nella nuova poesia d'avanguardia, Via Poggio de' Mari, 16 Naples, Enzo Portolano Editore, December 1968.
  14. ^ Manifesti e Documenti teorici del Futurismo 1909-1944, Spes-Salimbeni, Florence.
  15. ^ Template:Cite archive

Fonti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN96115238 · ISNI (EN0000 0001 2144 4215 · SBN CFIV013345 · BAV 495/71841 · ULAN (EN500063586 · LCCN (ENn79121655 · GND (DE11931651X · BNF (FRcb120207134 (data)