Marco Giusti (Grosseto, 24 dicembre 1953) è un critico cinematografico, saggista, autore televisivo e regista italiano.
Trasferitosi da bambino a Genova con la famiglia, intraprese la carriera di giornalista cinematografico. Entrato in Rai nel 1985, ha realizzato diversi programmi televisivi, tra cui Blob[1][2], Blobcartoon, Cocktail d'amore, Fuori orario, La situazione comica, Carosello (nella riedizione del 1997), Scirocco, Orgoglio coatto, Fenomeni, Matinée, Soirée, Stracult[3] e Base Luna. Nel 1974 è tra i fondatori della rivista Il Falcone Maltese assieme a Teo Mora ed Enrico Ghezzi.
Nel 1996 interrompe la propria collaborazione con Ghezzi[4], inizia ad organizzare eventi come la mostra su Carosello per la Triennale di Milano e, nel 2004, la retrospettiva Italian kings of the B's - Storia segreta del cinema italiano per la Mostra del cinema di Venezia, per la quale nel 2007 segue anche la rassegna sul western all'italiana[5][6] e nel 2010 la retrospettiva La situazione comica[7]. È membro del comitato scientifico che assegna il Premio "Pino Pascali".
Tra i numerosi saggi da lui scritti si ricordano quelli dedicati alla storia di Carosello e le biografie di Moana Pozzi, Stanlio e Ollio, Roberto Benigni, Franco e Ciccio e Totò. Collabora da molti anni con L'Espresso e Il manifesto.
Dal 2011, è autore di una rubrica settimanale di cinema su Dagospia, nella quale recensisce un film di ultima uscita, con uno stile pungente e non allineato col giornalismo della carta stampata[8].
Ha rilevato che i film d'autore e di genere italiani spesso mancano di idee sceniche e di un linguaggio cinematografico proprio[9], così come di una comunicazione efficace e di una distribuzione commerciale adeguata all'ambizione di conquistare tutto il pubblico italiano e di esportare in tutto il mondo[10].
Ha sposato Alessandra Mammì, critica cinematografica de L'Espresso e figlia dell'ex ministro Oscar Mammì.