Margot Loyola | |
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Margot Loyola nel 2014 | |
Nazionalità | Cile |
Genere | Folk[1] Nueva Canción Chilena[2][3][4] |
Strumento | voce, chitarra, pianoforte |
Gruppi | Las Hermanas Loyola |
Margot Loyola, all'anagrafe Ana Margot Loyola Palacios (Linares, 15 settembre 1918[1] – Santiago del Cile, 3 agosto 2015[1]), è stata una cantautrice, antropologa e musicologa cilena.
Unitamente a Violeta Parra e Gabriela Pizarro è considerata una delle principali ricercatrici del folklore cileno. È considerata altresì una delle più grandi e importanti precorritrici della Nueva Canción Chilena.[2][3][4]
Figlia di Recardo Loyola, commerciante e pompiere, e di Ana María Palacios, figlia di un farmacista, Margot Loyola ha studiato pianoforte al Conservatorio Nacional de Música de Chile assieme a Cristina Ventura, Rosita Rendard ed Elisa Gayán, e canto con Blanca Hauser.[5][6][7] Unitamente alla sorella Estela, forma il suo primo gruppo musicale, Las Hermanas Loyola (letteralmente "Le Sorelle Loyola"), che si fanno conoscere negli anni quaranta.[6] Dai suoi corsi all'Università del Cile, sorsero i balletti folcloristici Loncurahue e Pucará e il gruppo Millaray.[6] Più tardi nacquero anche il Ballet Folclórico Nacional Aucaman (1965), predecessore del Bafona, e il gruppo folcloristico Cuncumén.[6]
Tra le se varie ricerche condotte da Margot Loyola, particolare importanza assume lo studio del 1952 sulle danze tradizionali peruviane resbalosa e marinera, che mette in confronto con la refalosa e la cueca cilene. Inoltre lavora con Porfirio Vásquez, il patriarca della musica nera, e studia la cultura indigena del Perù con José María Arguedas. In Argentina compie studi con il musicologo Carlos Vega, che diviene suo maestro nel terreno della ricerca e di cui diviene una stretta collaboratrice, e in Uruguay con Lauro Ayestarán. Ancora nel 1952 Margot Loyola inizia a studiare le danze cerimoniali del nord del Cile assieme a Rogelia Pérez, fondatrice del gruppo di ballo Las Cuyacas, e lavora anche con Los Morenos de Cavancha.
Margot Loyola ha studiato il folclore delle più remote regioni del Cile, raccogliendo e assimilando una gran quantità di materiale, avvalendosi del consiglio di musicologi e specialisti del folclore. Ha creato una scuola di canto e ballo tradizionale cileno, divenendo una importante ambasciatrice della cultura cilena.
Alla sua morte, avvenuta il 3 agosto 2015, il governo del Cile ha decretato due giorni di lutto nazionale.[8][9]
È stata sposata con Osvaldo Cádiz.[10]